Siamo a Napoli, Complesso Universitario di Monte S. Angelo, Dipartimento di Fisica, che ospita la locale Sezione INFN.

 

Nell'atrio un albero di Natale che dà un tocco di calore in una struttura che sembra un labirinto, fatta di corridoi e di scale che vanno su e poi vanno giù, apparentemente senza un vero senso: sono state un vero e proprio test di orientamento per la nostra intervistatrice, Raffaella Piazzi, che era la prima volta che veniva qui. Non riusciva a trovare la strada... e si è persa più volte!

Fuori un clima mite, per essere pieno dicembre, un sole caldo, una luce particolare... Dentro i colleghi, che si sono lasciati coinvolgere nell'iniziativa, pronti a raccontarsi, a mettersi in gioco, anche se con un po' di

timidezza iniziale e con qualche reticenza, messa da parte man mano che si entrava nel racconto.

Con Delia, Adelaide il suo vero nome, la prima ad essere stata intervistata, si è creata da subito un'atmosfera serena, che ci ha fatto condividere spontanee risate, come si vede nell'intervista stessa. Delia Aversano, moglie, madre, art.15 INFN, amministrativa, precaria ma determinata dalla consapevolezza di essere comunque fortunata oggi a lavorare e in un contesto come il nostro in particolare. Difficile è il compito di dover conciliare tutto: lavoro, famiglia… lei stessa si paragona a Vishnù, divinità con molte braccia che fa tante cose contemporaneamente, e dichiara di non vivere mai nel presente perché nell’oggi pensa e programma già il domani. L’abbiamo già sentita questa storia, vero???

La seconda ad essere intervistata è stata Alessandra Doria, tecnologa, responsabile operativo del Tier2 di Napoli dell’esperimento ATLAS al CERN; inizialmente la voleva scrivere, la sua intervista, provando una sorta di piccola avversità rispetto alla telecamera. A poco a poco, però, si è sentita a suo agio ed è riuscita a parlare di sé, del suo lavoro, del suo ambito lavorativo, che è tipicamente a gestione maschile. Emblematica la constatazione di come viene percepito il suo ruolo all'esterno dell'Ente, ad esempio dai fornitori, che faticano ad identificarla come responsabile di un’area del calcolo e persistono nel considerarla come segretaria o assistente, a priori non competente, quasi fosse non adatta a ricoprire il suo ruolo...

Alessandra ha inoltre sottolineato la necessità di mettere dei “paletti” affinché si possano conservare quelle libertà personali indispensabili per conciliare la vita familiare con quella lavorativa e non si vadano a sovrapporre gli spazi. Come lei stessa afferma, spesso può sembrare che chi non si dedica al lavoro 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 sia una persona “menefreghista” o “lavativa” ma non è così, come molte donne sanno!

L'ultimo ad essere intervistato è stato Paolo Di Meo: sì, un uomo, il primo uomo della nostra Newsletter!

Paolo lavora presso il Servizio di Elettronica e Rivelatori della Sezione di Napoli da una quindicina d'anni. Dalla sua narrazione emerge la descrizione di una realtà lavorativa in cui i colleghi stanno bene insieme tra di loro e gestiscono ritmi lavorativi intensi alternati a momenti più tranquilli e “normali”. Punti fondamentali sono la collaborazione, la soddisfazione di un lavoro riconosciuto ed apprezzato, la condivisione della progettualità con i colleghi ricercatori e ricercatrici, il desiderio di trovare spazi di socializzazione all’interno dell’ampio laboratorio… come il giovedì della pizza “take away”!

Paolo è stato intervistato da Iaia Masullo che sembra quasi meravigliata nel video, oltre che incuriosita dal suo racconto, pur lavorando a Napoli anche lei. Da qui nasce una domanda: ma ci si conosce davvero tra colleghi? Quanto si conoscono le realtà all'interno dell'istituto in cui si lavora tutti i giorni ?

Chissà, forse questo percorso attraverso le nostre interviste serve anche a valorizzare e ad apprezzare il lavoro di tutti, struttura, per struttura…

 

http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/intervista-delia-napoli.html 

http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/intervista-alessandra-napoli.html 

http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/intervista-paolo-napoli.html