Siamo a Catania, i primi giorni di dicembre in occasione del piano triennale che vede riunita la Dirigenza (Giunta Esecutiva) e i dipendenti dell’Infn per confrontarsi sulle attività dell’Ente e creare un momento di condivisione. Il clima mite siciliano, nonostante fosse quasi inverno e Natale, la natura sovrana e prorompente di un vulcano in piena eruzione ci hanno fatto vivere in una atmosfera quasi surreale e che ci ha forzato ad un esodo (aeroporto CHIUSO per il fumo) con transumanze rocambolesche…

La prima intervista è quella di Anna Linda Magrì Responsabile del Servizio di Direzione e di Segreteria Scientifica dipendente della Sezione di Catania dal 1996 (20 anni di attività), a cui  piace il suo lavoro, anche se è gratificante a seconda del periodo. La collega affronta il tema dell’accorpamento che l’Amministrazione della Sezione di Catania e quella dei Laboratori Nazionali del Sud  hanno vissuto nel 2014.

Questo processo ha visto parecchie difficoltà in fase iniziale ma oggi sembra che la situazione si sia stabilizzata. Sottolinea l’importanza che si riesca a stare bene nel luogo di lavoro anche se sono da mettere in conto gli alti ed i bassi. L’atmosfera lavorativa è accogliente, con alcuni colleghi ci sono ovviamente più affinità, con altri più rispetto per via dell’età e con i più giovani maggiori attenzioni (accudimento).

Per lei la conciliazione della vita famigliare e lavorativa è stata possibile grazie a sacrifici e maggiore impegno. Anna Linda è madre di una bimba piccola e per ritagliarsi spazi per sé si alza alle 5 del mattino per andare a fare jogging. Ha dichiarato di aver vissuto una sorta di due vite ..una prima ed una dopo la nascita della figlia.

Emblematica la frase “Si scappa si corre… aumenta la stanchezza fisica ma si cerca di incastrare tutto”.

Poi è la volta dei nostri Rappresentanti Nazionali Sindacali, amici e colleghi …compagni di viaggio in un periodo delicato …che li vede uniti nel sostenere alcune battaglie perché la trattativa è bloccata (intervista fatta a dicembre ma ancora di grande attualità). Il primo a parlare è Ernesto Filoni della Sezione di Torino assunto nel 1996 e dal 2007 si occupa della FLC CGIL prima a tempo pieno poi con i tagli a tempo parziale …e poi Giuseppe Carinci detto Pino all’Infn dal 1985. All’Infn loro si occupano di contrattazione integrativa di II LIVELLO PER TUTTI …quindi per tutti si intendono tutti i colleghi INFN di tutte le categorie per la parte specifica che riguarda l’applicazione del contratto

In parte dell’intervista appaiono sfuocati  (derivante forse dai fumi del vulcano che stavano già facendoci capire ciò che da li a breve sarebbe successo?)

I verbi che vengono utilizzati sono significativi: SIGLIAMO – CONTRATTIAMO - DISCUTIAMO

L’ambito è il salario accessorio determinato da una contrattazione decentrata dell’Ente. 

Per il personale tecnico amministrativo c’è più margine di trattativa … quindi straordinari, responsabilità, indennità annuali …e proprio nell’istante in cui ne stavamo parlando si è fermato alle mie spalle il Vice Presidente Antonio Zoccoli.

Altro tema di grande interesse e attualità è il precariato per cui il sindacato ha portato avanti iniziative  per mantenere il personale precario in servizio il più possibile quando in altri enti i contratti terminavano più bruscamente. La figura del precario oggi non è più quella del ragazzino neolaureato alle prime esperienze ma è un quarantenne con molta esperienza anche lavorativa padre di famiglia che fatica a pagare un mutuo.

Il lavoro viene svolto ascoltando le esigenze dei colleghi sia per migliorare la vita lavorativa ma anche quella economica…parlando con loro direttamente facendo assemblee nelle varie sedi anche se scomode e dislocate sull’intero territorio nazionale. Pertanto non c’è una quotidianità nella relazione  anche se i nostri “Henry (Gianni?) e Pinottosono disponibilissimi ad essere contattati.

Un messaggio molto chiaro: “non siamo comunque DEUS EX MACHINA che al tavolo di trattativa possiamo risolvere tutto”.

Durante l’intervista è emersa una parola molto importante la DIGNITA’ del lavoro e con questo abbiamo, forse, detto tutto!

La terza intervista è al collega Giuseppe Platania dipendente della Sezione di Catania dal 2002 e poi stabilizzato nel 2008.  Che ha vissuto su di sé l’esperienza del precariato e che evidenzia che la variabile tempo/anzianità andrebbe premiata poiché non si dovrebbe rinnovare un “precario” se non “capace” in quel ruolo.

Giuseppe evidenzia un ambiente lavorativo in cui c’è sintonia ed  un rapporto buono con i colleghi. Il team del calcolo funziona bene anche se si può sempre migliorare.

A Giuseppe piacciono le sfide per cui si è candidato ed è  stato eletto RSU-RLS nelle ultime elezioni.

Dulcis in fundo il nostro Rappresentante Nazionale del personale Amministrativo, Tecnico e Tecnologo, Roberto Gomezel della Sezione di Trieste che è stato confermato nel suo secondo mandato. Il suo compito è molto impegnativo (se svolto bene!) ma Roberto “umilmente” enfatizza l’importanza delle sinergie che si instaurano durante l’Assemblea dei Rappresentanti che generano collaborazioni proficue per raggiungere gli obiettivi. Il rapporto positivo con i colleghi è un punto di forza di questo lavoro.

L’interazione con il personale amministrativo si può definire come una riscoperta in cui si evidenzia la loro peculiarità operativa (senso pratico) di come raggiungere l’obiettivo, competenza che sempre non si trova in altre categorie di dipendenti.

Una parte molto interessante di questo ruolo è l’evolversi del rapporto che si instaura con il Consiglio Direttivo. Roberto ha dovuto modificare il suo carattere “…che non mi faceva mediare…” mentre ora la mediazione è fondamentale per andare avanti.

La formazione tende a volte a sottovalutare la forza che le persone hanno in partenza. …l’ Ente tende a non dare le linee guida per la formazione …ed è una sorta di  debolezza, la mancanza di organizzazione …vengono prese decisioni ma non sono portate avanti fino in fondo al raggiungimento dell’obiettivo manca la programmazione

Questo potrebbe dare il valore in più se l’Ente valorizza e sfrutta le capacità dei singoli e li fa crescere.

Linda Magri: http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/video005.html

Ernesto Filoni e Giuseppe Carinci: http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/video006.html

Giuseppe Platania: http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/video004.html

Roberto Gomezel: http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/video001.html