Oggi in tutto il mondo si festeggia la Giornata Internazionale della donna; i CUG che fanno parte del Forum dei CUG (nel quale sono presenti 70 pubbliche amministrazioni) vorrebbero che questo giorno non fosse una ricorrenza puramente celebrativa, fatta di mimose, cioccolatini, pizza e cinema tra amiche, ma una giornata di vera riflessione sulla situazione che le donne in Italia e in tutto il mondo stanno vivendo.

E’ di qualche giorno fa la notizia che la Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per non aver agito con sufficiente rapidità per proteggere una donna e suo figlio dagli atti di violenza domestica perpetrati dal marito, atti che hanno portato all'assassinio del ragazzo e al tentato omicidio della moglie.

L'Italia è stata condannata per la violazione dell'art. 2 (diritto alla vita), art. 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti) e art. 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione europea dei diritti umani.

I giudici di Strasburgo, la cui sentenza diverrà definitiva tra tre mesi se le parti non faranno ricorso, hanno stabilito che «non agendo prontamente in seguito a una denuncia di violenza domestica fatta dalla donna, le autorità italiane hanno privato la denuncia di qualsiasi effetto, creando una situazione di impunità che ha contribuito al ripetersi di atti di violenza, che in fine hanno condotto al tentato omicidio della ricorrente e alla morte di suo figlio».

SU QUESTO DOBBIAMO RIFLETTERE…

Sulla prevenzione, sulla necessità di ascolto, sulla obbligatorietà di intervento dopo una denuncia, sulla messa in sicurezza della vittima attraverso incontri, formazione, informazione e coinvolgimento delle Istituzioni, delle donne e degli uomini a cominciare dalla famiglia, dalla scuola e da ogni altra sede istituzionale.

L'8 marzo ci sarà uno “sciopero globale delle donne”, cui hanno aderito 40 Paesi del mondo, in cui ogni donna singolarmente, ma anche ogni categoria professionale e sindacale deciderà in che modo esprimersi.

Sarà, in tutto il mondo una giornata di impegno per la dignità delle donne, dignità contro la violenza, contro il sessismo, per la parità salariale, per la parità sostanziale.

SU QUESTO DOBBIAMO RIFLETTERE…

C'è chi sciopererà astenendosi dal lavoro, chi farà assemblee nei propri luoghi di lavoro, chi parteciperà a cortei e flash mob, chi farà conferenze, letture in piazza, ognuna a suo modo, in mille modi diversi.

Per la Giornata dell’8 marzo è auspicata una iniziativa simbolica e noi vorremmo chiedere a tutti, donne ed uomini, di fermarsi a pensare, riflettere sulla difficoltà di essere donna, sulla dignità troppo spesso calpestata, sull’uso del corpo della donna nella pubblicità, sul tema della violenza maschile.

E’ un problema culturale e politico ed occorre un coinvolgimento generale della società, ma non si può attendere oltre. Non si può più soltanto ascoltare il bollettino delle donne uccise dai mariti, compagni, conoscenti senza fare nulla perché la violenza di genere non può essere combattuta solo con l’inasprimento delle pene, ma con una presa di coscienza generale e con una profonda trasformazione culturale della società.

SU QUESTO DOBBIAMO RIFLETTERE…

Auguri sinceri.