I Fattori di Forma
I nucleoni, protone e neutrone, non sono particelle puntiformi come mostrato sperimentalmente dalla misura del momento magnetico anomalo del protone fatta da O. Stern nel 1933; essi hanno distribuzioni estese di carica elettrica e magnetismo, misurate per la prima volta negli anni 1950 dal gruppo di R. Hostadter a Stanford, utilizzano la diffusione elastica di elettroni. Questa struttura interna è descritta dai Fattori di Forma elettrodeboli, che sono funzioni fondamentali del 4-momento trasferito Q^2 nel processo elastico elettrone-nucleone (o dal 3-momento trasferito nello specifico riferimento di Breit). A Q^2=0 i fattori di forma elettrico e magnetico corrispondono alla carica elettrica e al momento magnetico del nucleone e nel limite non relativistico, le loro derivate in Q^2 esprimono i raggi quadratici medi elettrico e magnetico del nucleone rispettivamente. Proprio per questo, il fattore di forma del protone, ad esempio, è cruciale nella determinazione del Lamb shift nell’atomo di idrogeno, uno dei più precisi calcoli di QED, la teoria delle interazioni elettrodeboli. Inoltre, i Fattori di Forma sono legati ai momenti primi delle Distribuzione di Partoni Generalizzate (GPD), un approccio teorico recente introdotto nel tentativo di ottenere un quadro completo della struttura del nucleone, ma oggetti difficili da misurare.Le GPD sembrano essere le quantità chiaver per accedere agli importante, ma sconosciuti, momenti orbitali angolari dei quark (e dei gluoni) nel nucleone; in questo contesto, i Fattori di Forma possono contribuire alla determinazione degli OAM.
Formalmente i Fattori di Forma discendono dalla QCD, la teoria delle interazioni forti, nella regione deve il confinamento è dominante. Ad oggi, questa derivazione è terribilmente complessa e quindi predizioni in tal senso sono possibili soli nella regione perturbativa (ad alto Q^2) o da QCD sul reticolo (con soluzioni numeriche) che comincia a fornire risultati consistenti con le misure. In effetti, misure ad alti Q^2 sembrano offrire una via indiretta (dipendente dal modello) per ottenere informazioni sul OAM dei quark. In questa direzione si muovono i nuovi esperimenti proposti per misurare i Fattori di Forma del nucleone nell’era a 12 GeV di JLab, estendendo la leadership in questo campo, guadagnata dal JLab dopo le misure di svolta nelle reazioni elastiche elettrone-protone con trasferimento di polarizzazione. Nello specifico, sono stati approvati 3 esperimenti che richiederanno lo spettrometro SBS e che utilizzeranno sostanzialmente tutti le tecniche recenti (trasferimento di polarizzazione, doppia polarizzazione e rapporto di sezioni d’urto) per estendere le misure dei Fattori di Forma elettromagnetici di protone e neutrone a Q^2 sopra 10 GeV^2.
Approfondimenti
1 – C.F. Perdrisat et al., Nucleon Electromagnetic Form Factors
2 – S. D. Bass, The Spin Structure of the Nucleon