Warning: Creating default object from empty value in /siti_joomla/rnric/plugins/system/helix/core/wp_shortcodes.php on line 97
Resoconto CD 26 e 27 aprile 2012

Resoconto CD 26 e 27 aprile 2012

Category: Documenti e Resoconti Written by Paolo Valente Hits: 3780

(formato pdf)

26 aprile, ore 14.30

E’ scaduto (lo scorso 27 aprile) il mandato del dott. Gian Carlo Boeri, rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e Sviluppo Economico, è quindi attualmente in prorogatio (i termini di legge sono di 45 giorni).

Il Presidente porge il benvenuto a nome del Consiglio alla dott.ssa Chiara Meroni, nuova direttrice della Sezione di Milano. Il Presidente cita che nella sua visita alla sezione in occasione del passaggio di consegne con il direttore uscente, dott. Battistoni, ha avuto occasione di apprezzare l’alto contenuto tecnologico del laboratorio LASA.

Il presidente saluta calorosamente il prof. Rotondi, alla sua ultima riunione come direttore della sezione di Pavia, lo ringrazia ed esprime l’intenzione di avvalersi della sua esperienza e capacità nel prossimo futuro. Il Direttivo si unisce con un applauso.

- Approvazione ordine del giorno

 

1) Approvazione verbali precedenti sedute

Verbale approvato senza particolari osservazioni.

2) Comunicazioni del Presidente.

Il decreto di riparto del FOE, Fondo Ordinario degli Enti di ricerca (il cosiddetto “fondone”), per l’anno 2012 è stato trasmesso per il prescritto parere dal MIUR alle Camere, che dovranno esprimersi entro il 18 maggio. Viene messo in evidenza che:

E’ chiaro che un finanziamento dell’ordine di 20-25 milioni all’anno per Super-B non è compatibile con il profilo di spesa del progetto. In effetti il Ministro ha sottolineato come i progetti-bandiera non possano essere integralmente finanziati sull’8% del fondo ordinario e quindi andranno sottoposti a una revisione; i relativi finanziamenti verranno richiesti direttamente al Ministero dell'Economia e Finanze e al CIPE.

Il comitato di revisione del progetto ITER è coordinato da Catherine Cesarsky.

Per quanto riguarda la quota premiale da assegnare agli Enti, pari al 7% del “fondone”, il relativo decreto ministeriale è in corso di riscrittura dopo le osservazioni della Corte dei Conti, ma nulla si conosce su quanto verrà riconosciuto all'INFN (il decreto dovrebbe arrivare entro fine maggio). Il ministro aveva preannunciato che per il 2013 il meccanismo cambierà (ci saranno degli indicatori per la quota premiale, che verrà probabilmente incrementata (il Ministro aveva indicato una ulteriore percentuale pari al 5%, ma la percentuale non viene esplicitata in questo decreto).

E’ chiaro che l’Ente sarà in seria difficoltà ad avviare tutti i progetti con finanziamenti specifici se non ci fosse riassegnata attraverso i progetti premiali (ne abbiamo presentati 17 di ottima qualità) una quota rilevante del 7% di budget stornato dal Ministero per costituire gli oltre 100 milioni che costituiscono il fondo per i progetti premiali.

Un’ulteriore difficoltà è costituita dall’autorizzazione (da parte del Ministero dell’Economia e Finanze, MEF) ad elevare, a causa dell’entità che hanno oramai raggiunto i fondi a destinazione vincolata, il limite di cassa. Va ricordato, infatti, che anche solo il “transito” dei fondi vincolati destinati al progetto Super-B, che necessariamente vanno destinati al consorzio Cabibbo-lab, incide sul limite di cassa dell’INFN.

La richiesta di autorizzazione a bandire e assumere sui fondi di turn-over 2009 e 2010, presentata a suo tempo alla Funzione Pubblica, nell’attesa del DPCM autorizzativo alla firma del Ministero dell'Economia e Finanze è stata integrata con le risorse 2011 e il residuo del turn-over 2010. I posti richiesti sono quindi pari a 71 (rispetto ai 64 già illustrati in precedenza ci sono 6 ricercatori e 1 funzionario di amministrazione, secondo le attuali disponibilità nella dotazione organica), mentre per quanto riguarda il residuo delle risorse, l'articolazione andrà dettagliata in sede di programmazione triennale del fabbisogno di personale.

Le giornate per il Piano Triennale si svolgeranno a Torino, il 18 e 19 giugno. Come preannunciato, il focus sarà sui progetti più grandi: Super-B, SPES, Km3net. Ci sarà una presentazione sulle prospettive di fisica, del vice-presidente Masiero e una presentazione sui fondi esterni del dott. Vercesi.

Sulla riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale e sul Sistema Informativo ci sono comunicazioni rilevanti:

La direttrice dei LNGS, dott.ssa Votano, ringrazia pubblicamente l’Ufficio Comunicazione per l’idea e il contributo all’organizzazione all’evento-spettacolo teatrale di Marco Paolini, in diretta televisiva dalla sala B dei laboratori sotterranei e dalla sala Fermi dei laboratori esterni. Il successo è stato oltre ogni aspettativa, con oltre 1 milione e mezzo di spettatori della diretta su La7 il 25 aprile in prima serata.

3) Rinnovo cariche elettive: elezione direttore Sezione di Bari.

Le consultazioni del personale (svolte il 10 aprile 2012) hanno visto 100 votanti su 105 aventi diritto, 48 voti per Mauro De Palma, 30 per Pietro Colangelo, 20 per Giuseppe Iaselli e 2 schede nulle. Il prof. Iaselli ha ritirato la sua disponibilità. In Direttivo: 34 aventi diritto (maggioranza 18), votanti 31; hanno ottenuto voti: De Palma 25, Colangelo 4, bianche 2. Il nuovo direttore prof. De Palma, dovrebbe entrare in carica il 23 luglio.

4) Riaccertamento dei residui passivi al 31.12.2011.

5) Conto consuntivo al 31.12.2011.

Il Direttore Generale, dott. Luigi Giunti, presenta una relazione sul conto consuntivo dell'anno 2011, illustrando anche l'andamento del bilancio, dei residui passivi e dell'avanzo di bilancio per gli ultimi anni.

Si mette in evidenza, in particolare, come si sia notevolmente ridotta l'entità degli avanzi di bilancio a destinazione libera, anche a fronte del recupero di una grossa parte dei residui passivi, ovvero dei fondi impegnati e non effettivamente spesi. In particolare, dopo aver recuperato circa 16 milioni nel 2010, nel 2011 si è proceduto a recuperare 9.4 milioni di residui passivi, nonostante ciò l'avanzo a destinazione libera ammonta complessivamente a 15.5 milioni. La parte restante dell’avanzo è essenzialmente costituito da fondi a destinazione vincolata che sono stati erogati a fine anno e inevitabilmente sono andati in avanzo (l’avanzo complessivo è di 106 milioni).

6) Variazioni di Bilancio 2012.

Il Direttore Generale prosegue illustrando le variazioni di bilancio, necessarie per la normale operatività di un Ente dalla struttura (anche territorialmente) molto articolata come il nostro.

Le delibere vengono approvate senza osservazioni particolari e all’unanimità.

7) Approvazione nuove modifiche allo Statuto dell’Istituto.

Il Presidente illustra le ulteriori modifiche che si rendono sostanzialmente necessarie per inquadrare il nuovo Gran Sasso Science Institute, la scuola di dottorato dell'INFN, per la quale sarà necessario l'equivalente del Senato Accademico. E' stato quindi modificata la definizione di Centro Nazionale, distinguendo i Centri Nazionali di Studi Avanzati dai Centri Nazionali Tecnologici-Scientifici. Questo permetterà anche una maggiore flessibilità e la possibilità di costituire Centri Nazionali con altri soggetti sia pubblici sia privati.

8) Approvazione delibere di ordinaria amministrazione.

Vengono proposte le delibere come da elenco allegato. In particolare segnalo:

 

27 aprile, ore 10.00

Si prosegue con l’approvazione delle delibere di ordinaria amministrazione.

Si ricorda che è stato istituito un gruppo di lavoro del Direttivo per rivedere complessivamente la materia, ne fanno parte: E. Nappi, G. Fortuna, G. Batignani, M. Morandin, L. Votano, R. Gomezel.

9) Relazioni:

Il Direttore Generale mostra la serie storica del finanziamento dell’Ente a partire dal 1970, rivalutato in valuta 2011.

infn-budget-2011

In particolare si mette in evidenza come l’attuale livello di finanziamento a destinazione libera sia paragonabile a quello degli anni 1985-1986, ma con una non trascurabile differenza: mentre negli anni ’80 il finanziamento era in crescita (praticamente si assiste ad un raddoppio) a fronte di una forte espansione dell’Ente, a partire dalla fine degli anni ’90 abbiamo avuto un lungo periodo di budget a valore nominale praticamente costante, il che ha condotto alla lunga, costante, e – integrata su molti anni – cospicua erosione a causa dell’inflazione, ben visibile nel grafico. Da ultimo, nel 2011, a causa della destinazione del 13% del finanziamento ministeriale ai fondi per i progetti-bandiera e al fondo premiale, che ritornano non integralmente e sotto forma di fondi comunque vincolati, si assiste al crollo del budget a destinazione libera.

Per poter sostenere le attività dell’Ente, a partire dagli anni 2000 è stato necessario ricorrere all’utilizzo sistematico dell’avanzo, il che ha portato alla riduzione di tale avanzo dai circa 100 milioni del 2003 ai 15.5 del 2011. Inoltre, in questo avanzo, come illustrato nel conto consuntivo 2011, è inclusa non solo la differenza con la competenza dell’anno precedente, ma anche una quota non trascurabile proveniente dal recupero dei residui passivi (9.4 milioni).

In effetti l’avanzo si costituisce a partire dalla differenza tra la previsione iniziale di spesa e la previsione finale; quindi, poiché sostanzialmente sono stati azzerati i residui passivi, per il prossimo anno si può prevedere un avanzo compreso tra 5 e 7 milioni.

Di fronte a questa contrazione del finanziamento è stato possibile predisporre il bilancio di previsione 2012, il quale deve essere necessariamente essere in pareggio, grazie a delle (esplicite e trasparenti) sottostime di alcune voci: IRAP, partecipazione a consorzi ed energia elettrica. Se non si tiene infatti conto del finanziamento ai progetti premiali, la differenza tra i fondi necessari e il budget a destinazione libera, pari a 27 milioni, non viene coperto integralmente dall’avanzo (15,5 milioni) e dai fondi esterni.

Anche tenendo conto che comunque è ragionevole prevedere che l’Istituto riceverà una parte di finanziamento premiale, la cui entità non è naturalmente attualmente conosciuta, questo quadro conduce inevitabilmente alla conclusione che è necessario stabilizzare le spese dell'Ente su un livello più basso.

Altre importanti considerazioni:

E’ necessario un’analisi delle necessità delle strutture. In una situazione di contrazione delle spese e di difficoltà di bilancio è infatti molto sentita la necessità di una ottimizzazione anche per recuperare risorse per le situazioni più critiche e gli interventi più urgenti (per esempio per le infrastrutture, per le manutenzioni delle macchine, eccetera).

Il Presidente a questo scopo istituisce un gruppo di lavoro del Direttivo così composto: A. Zoccoli, D. Bettoni, U. Dosselli, G. Bruni, M. Rotondi.

Il direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati, Umberto Dosselli illustra lo stato di avanzamento di DAFNE e le sue prospettive. La performance della macchina con KLOE, e quindi in presenza del campo solenoidale dell'esperimento e dei relativi magneti compensatori, si può definire soddisfacente ma inferiore a quella ottenuta nel 2008 con l’esperimento Siddharta installato nella zona di interazione di KLOE (in assenza di campo magnetico). La luminosità di picco raggiunta è stata di 1.5*1032 cm-2 s-1 con 840 mA + 810 mA di elettroni e positroni, quindi stessa luminosità massima ottenuta nel precedente run di KLOE, ma con correnti inferiori. La luminosità specifica è certamente più alta di quanto ottenuto con la vecchia zona d’interazione di KLOE nel 2005/2006, ma è circa la metà della massima luminosità specifica ottenuta nel 2008 con il crab-waist. La migliore luminosità integrata è, ad oggi, di circa 6 pb-1 al giorno mentre la migliore luminosità oraria, pari a 377 nb-1, porta a una proiezione di circa 9 pb-1 al giorno.

La macchina è in grado di garantire, allo stato attuale, tra 2 e 2.5 fb-1 in un anno, con 280 giorni di run e un'efficienza pari all'80% (paragonabile a quanto ottenuto negli scorsi anni, ma non nell’ultimo periodo). Con un miglioramento ragionevole del vuoto e quindi delle correnti massime (attualmente 1.5 A di elettroni e 0.8 A di positroni) nonché con il lavoro di ottimizzazione è ragionevole aspettarsi di arrivare tra 3 e 3.5 fb-1/anno. Rispetto ai costi, sebbene i miglioramenti della macchina abbiano comportato una riduzione consistente delle correnti di alimentazione dei magneti, passando da 6 a 3.34 MW di potenza impegnata, l'aumento dei costi dell'energia elettrica ha neutralizzato tali risparmi.

Il direttore ha sottolineato come l'efficienza complessiva sia stata negli ultimi mesi ridotta da diversi problemi hardware connessi a una scarsa manutenzione degli impianti (a causa dei problemi di budget) e come sia molto importante il problema della riduzione del personale, anche a fronte degli altri importanti impegni della divisione acceleratori di Frascati.

Rispetto ai problemi di budget, il Presidente ha sottolineato la presenza di numerosi progetti con finanziamenti anche importanti e ha quindi suggerito di attivare tutte le possibili sinergie (Sparc-lab, ELI-NP, eccetera).

Nel corso della successiva discussione è stato messo in evidenza l'assoluta necessità di provare anche con il campo di KLOE il risultato straordinario ottenuto in assenza di campo solenoidale ovvero un miglioramento di un fattore 3 della luminosità solo attraverso modifiche alla zona di interazione e allo schema di collisione. Questo è di fondamentale importanza per il progetto Super-B, e questo assessment deve giungere negli stessi tempi della cost-review, quindi entro ottobre.

Si raccomanda quindi di concentrarsi sugli sviluppi della macchina, anche sacrificando l'efficienza della presa dati di KLOE, che in questo momento è – di fatto – un elemento dell'acceleratore e di fondamentale importanza per la comprensione delle prestazioni. In questa fase sarà prioritaria l'ottimizzazione della luminosità di picco, allo scopo di validare il crab-waist, piuttosto che quella della luminosità integrata o dei fondi.

Rispetto al programma di KLOE-2, la Commissione Nazionale I a maggio discuterà dell'opportunità (e del rapporto costo/benefici) di un programma di fisica per KLOE-2 alternativo rispetto a quello originariamente proposto dalla Collaborazione, che richiedeva di accumulare dell’ordine di 20 fb-1, luminosità integrata che appare molto distante dalle possibilità di DAFNE. In particolare sono attualmente allo studio, in termini di misure di fisica e relative sensibilità, due possibili scenari "ridotti" che corrispondono a una quantità di dati pari a 5 fb-1 e 10 fb-1.

 

(sessione aperta)

Le relazioni verranno rese disponibili sul sito della Presidenza: http://www.presid.infn.it/documenti.html

La Dott.ssa Diemoz illustra il processo di elaborazione della strategia europea dello Strategy Group. L’attuale struttura europea della fisica delle alte energie: laboratorio CERN + Council con rappresentanti dei diversi stati membri. Riunioni: sessioni ordinarie che si occupano del funzionamento del laboratorio che si alternano a sessioni dedicate alla European Strategy.

Ci sono 3 rappresentanti INFN nel Restricted and Plenary Session: membro di Giunta e direttori dei LNGS e LNF. L’attuale strategia si trova al link: http://council.web.cern.ch/council/en/EuropeanStrategy/ESStatement.pdf

Consiste in 17 statement tra cui Outreach e Technology Transfer.

Si sarebbe dovuto avere a marzo un simposio per definire una strategia aggiornata al 2012; alcuni proponevano il 2013. La decisione è stata quella di rimandare la data di qualche mese. La scala temporale di questo processo è quindi:

La discussione è stata dedicata soprattutto alla definizione dei confini del mandato della European Strategy e in particolare l’esatto confine tra le attività astro-particle in generale e quelle più strettamente connesse alla fisica delle interazioni fondamentali, nonché i rapporti con le altre strutture di pianificazione della strategia scientifica europea (NuPeCC, ASPERA, ecc.).

Si è sottolineata la necessità di cercare di influenzare il processo decisionale dando input scientifici e anche contributi su punti politici e organizzativi.

Il dott. Andrea Vacchi è il nuovo presidente del Comitato Nazionale Trasferimento Tecnologico. La presentazione mette in evidenza il fatto che l’INFN ha strutture e competenze che possono essere messe in campo per il trasferimento tecnologico (TT) nei rapporti con l’industria ma non solo. Abbiamo, infatti, personale altamente qualificato, laboratori dedicati e strumentazione all’avanguardia. La ricerca di base richiede ricerca tecnologica ad alto livello che può essere utilizzata anche per ricadute a vantaggio di altri campi della tecnologia oltre che nel sistema produttivo.

L’obiettivo dell’azione del TT è quella attivare la filiera dei brevetti che poi permetta lo sfruttamento della proprietà intellettuale; poi ci sono gli spin-off.

Un ulteriore linea di azione è quella di partecipare alla realizzazione di progetti industriali seguendo specifiche custom introducendo l’impiego delle tecnologie recenti e consolidate negli sviluppi di ricerca.

E’ necessario preparare ricercatori e tecnici che possano poi fare da volano sia presso il committente sia, eventualmente, in nuove imprese.

Il Comitato Nazionale TT è costituito da 12 membri e un coordinatore, più un rappresentante della Giunta Esecutiva, 2 direttori di sezione, rappresentante degli Affari legali e Affari generali, 3 coordinatori di commissioni ad orientamento tecnologico. E’ presente un contatto con il Technology Transfer del CERN. Ci sono poi 4 esperti di varia provenienza tra cui: calcolo, elettronica, processi chimici avanzati e TT dell’Università.

E’ presente un referente locale in ogni struttura, c’è un ufficio di coordinamento centrale e un sito web, attualmente in elaborazione.

Nel nostro Paese esistono diversi modi di gestire questo processo, esiste un documento che raccoglie per il 2010 i risultati di valorizzazione dei risultati della ricerca universitaria curato da Netval. A fine 2008 erano 58 le università dotate di uno sportello dedicato a curare rapporti con le imprese.

Cosa abbiamo noi oggi a livello di organizzazione INFN:

Avviare progetti di collaborazione con industria può facilitare eventuali spin-off, rinforzare collaborazioni e sinergie con altri istituti locali, genera proprietà intellettuale. Senza brevetto è molto difficile ottenere trasferimento verso lo sviluppo; va creata una cultura del brevetto che è possibile sia ostacolo o motore a seconda dell’uso che se ne fa.

Per far questo è necessaria una mappatura delle competenze e risorse: definire tipologia dei progetti realizzati con riferimento a obiettivi dei progetti, tipologie di finanziamento, programmazione temporale e risultati ottenuti. Un possibile modello è quello della partecipazione a reti regionali di trasferimento tecnologico.

Modello gestione dei progetti TT: procedure snelle, iter brevi e valutazione proposte in tempi brevi. L’azione dei referenti locali può essere determinante. E’ possibile immaginare una struttura autonoma che abbia aggiornata conoscenza delle risorse presenti nell’INFN, identifichi progetti in cui l’INFN possa essere cruciale. In questo senso esiste una bozza di statuto elaborato nel 2010-2011 di una Fondazione (INFN-Tec).

Occorre anche ricordare che il MIUR tra i 5 principali indicatori per il premiali, oltre a indicatori puramente scientifici, ha inserito parametri che traggono impulso da attività di trasferimento tecnologico.

Nel corso della discussione è stato chiarito che la richiesta iniziale di risorse è di un paio di persone (assegni di ricerca). Nel corso della discussione emerge che sono stati avviati 2 spin-off e che attualmente i tempi per i brevetti vanno drasticamente ridotti. Viene sottolineata la necessità di un canale di comunicazione dall’esterno verso l’interno INFN al fine di avere un rapporto bidirezionale con il mondo produttivo. Viene richiesto un documento di obiettivo, con milestone chiare e risorse umane necessarie, da predisporre in tempi brevi.

Viene richiesta anche una revisione critica delle attività di TT negli scorsi anni, allo scopo di migliorare a partire dall’esperienza del passato.

Infine il dott. Vacchi annuncia una giornata di incontro e di studio con i referenti locali (il 15 maggio presso i Laboratori Nazionali di Frascati) durante la quale molti temi affrontati dalla presentazione verranno approfonditi (attivazione della filiera dei brevetti, degli spin-off, dei contratti di ricerca, e miglioramento in generale del trasferimento tecnologico anche in rapporto con l'apertura alle collaborazioni con entità esterne, anche private e al miglioramento della partecipazione ai bandi competitivi e il reperimento di fondi esterni).

10) Varie ed eventuali

Il RNR chiede chiarimenti in merito alla recente selezione per l’anticipo di fascia stipendiale. La discussione viene rimandata ad un incontro con il Direttore Generale e la Direzione affari del personale.