Warning: Creating default object from empty value in /siti_joomla/rnric/plugins/system/helix/core/wp_shortcodes.php on line 97
Resoconto CD 27 e 28 giugno 2012

Resoconto CD 27 e 28 giugno 2012

Category: Documenti e Resoconti Written by Paolo Valente Hits: 5132

(formato pdf)

27 giugno, ore 14.30

- Approvazione ordine del giorno

Il Rappresentante dei ricercatori (RNR) chiede di trovare un momento di discussione in merito alla recente circolare del Presidente sull’utilizzo delle 160 ore per attività di arricchimento professionale di ricercatori e tecnologi. Il Presidente assicura che se ne parlerà durante le Comunicazioni. L’O.d.G. è approvato.

1) Approvazione verbali precedenti sedute

Verbale approvato senza particolari osservazioni.

2) Comunicazioni del Presidente

Il Presidente ricorda che il dott. Fortuna partecipa alla sua ultima riunione del Consiglio Direttivo come membro di Giunta. Per ringraziarlo, il Presidente lo ha invitato al prossimo CD di luglio per un saluto e un ricordo del lungo e fondamentale servizio per l’Istituto.

Termina con il Consiglio odierno il mandato del Collegio dei Revisori dei conti (D’Amico, Cerracchio e Peri). Il MIUR ha comunicato i nominativi del nuovo Collegio, si tratta di D’Amico, Gargano e Ciardiello (non dipendente del MIUR). Poiché tra le modifiche al nostro Statuto è stata introdotta la possibilità di avere dei Revisori che non sono dipendenti del Ministero, il dott. Ciardiello potrebbe far parte del Collegio, ma dovrebbe essere rinominato. Il problema è stato segnalato al MIUR.

In cartellina il Regolamento del Personale: il testo è stato modificato in modo da includere tutte le richieste di modifica, cancellazione o integrazione dei Ministeri vigilanti, ovvero MIUR, Funzione Pubblica e MEF. Quest’ultima versione del Regolamento richiede un passaggio di approvazione presso i Ministeri, che dovrebbe però essere veloce, laddove non venissero apportate sostanziali modifiche rispetto a quelle richieste o suggerite.

In realtà, pur avendo accolto tutte le richieste di modifica o integrazione dei Ministeri, siamo in attesa di un’ultima risposta da parte della Funzione Pubblica in merito al riconoscimento della specificità della disciplina dei contratti a tempo determinato nel comparto Ricerca (l’applicazione dell’art. 23 DPR 171/1991) rispetto alla disciplina generale della materia per la Pubblica Amministrazione (l’art. 36 del D.lgs. 165/2001). Alcuni Direttori commentano, infatti, che sarebbe molto importante, anche al fine di poter adempiere ai progetti Europei (già in essere nel Settimo Programma Quadro, ma anche nel futuro in Horizon 2020), poter continuare ad utilizzare i contratti per “progetti di ricerca” ai sensi appunto dell’art. 23. Il RNR chiede che vengano approfondite le conseguenze dell’applicazione dell’art. 36 del D.lgs. 165/2001 in luogo del DPR 171/1991, anche in merito alla durata massima dei contratti. In generale sarebbe importante difendere la specificità del lavoro di ricerca rispetto alla generalità del Pubblico Impiego. Il Presidente dà mandato al Direttore Generale di verificare l’orientamento degli altri Enti di ricerca. Il Rappresentante del personale TTA chiede che si reiteri il tentativo di introdurre la possibilità di congedo per motivi di ricerca anche per il personale tecnico ed amministrativo.

Sembra ragionevole presumere che questo ultimo passaggio dovrebbe concludersi in tempi brevi e dovrebbe essere possibile arrivare all’approvazione definitiva a luglio (parere della Funzione Pubblica entro il 6 luglio, quindi approvazione in Giunta Esecutiva di metà mese e Consiglio Direttivo di fine mese), con l’approvazione definitiva da parte del MIUR subito dopo l’estate.

Il Presidente comunica che sta per essere emanato il Decreto Ministeriale relativo alla ripartizione del fondo premiale per l’anno 2011. Si trattava della quota, pari al 7% del fondo ordinario degli enti di ricerca (FOE), destinata a finanziare specifici progetti degli Enti. La Commissione (presieduta dal prof. Salamini) ha concluso i propri lavori e ha predisposto la graduatoria, espressa in quarantesimi. I 17 progetti presentati dall’INFN hanno tutti ottenuto un punteggio compreso tra i 35 e i 40 punti (il massimo punteggio è stato ottenuto dal progetto LHC, primo assoluto della graduatoria). Sono stati finanziati i progetti che hanno ottenuto almeno 37/40, con l’eccezione dovuta alla garanzia data a ciascun ente di recuperare almeno la metà del 7% del budget stornato nel fondo premiale.

L’ammontare complessivo dei progetti INFN dovrebbe essere di poco superiore ai 33 milioni: LHC (10,000), SUMA (1,925), LUNA-MV (2,805), ITALRAD (1,500), ERMES-WORLD (3,500), LNS astrofisica nucleare (4,950), SPES (5,630), MUNES (5,000). A questi va aggiunto il finanziamento del progetto congiunto con l’ASI (LIMADOU). Il Decreto ministeriale seguirà l’iter consueto dei decreti di riparto, con l’approvazione da parte delle Commissioni parlamentari (VII commissione di Camera e Senato).

Questi fondi, sebbene attribuiti per specifici progetti, sono parte del finanziamento ordinario, quindi non dovrebbero dar luogo a overhead né possono essere considerati “fondi esterni”. Occorrerà stabilire il modo di gestione di questi fondi ( a livello centrale o di laboratori nazionali). Sarà inoltre necessario allestire un meccanismo di revisione e controllo (attraverso il consueto meccanismo dei referee), probabilmente ampliando quanto già presente nelle Commissioni Scientifiche Nazionali.

Il prof. Fiorentini, nel ricordare l’eccellente risultato dei LNL, esprime gratitudine per la fiducia accordata ai progetti presentati dal laboratorio da Giunta e Direttivo. Il Presidente torna a sottolineare che il risultato ottenuto, congiunto ai tempi estremamente ridotti (tra il 16 dicembre 2011 e il 12 gennaio 2012) per la presentazione dei progetti da parte dei laboratori nazionali e delle CSN, indicano una capacità dell’Istituto di essere propositivo e competitivo ad altissimo livello. Una chiave del successo è stata senza dubbio il riferimento alle direttrici di Horizon 2020. E’ evidente che questa capacità di fare proposte di progetti di alto livello e competitività va mantenuto anche per il bando di progetti 2012, coprendo anche alcune aree per le quali non abbiamo presentato proposte per il premiale 2011 (ad esempio in tema di salvaguardia dei beni culturali, dove abbiamo un polo di eccellenza nel Labec).

A questo proposito, comunica che il Ministero ha espresso la volontà di costituire un tavolo con tutti gli Enti di ricerca per definire meglio le modalità di presentazione. E’ presumibile che questo tavolo partirà dopo l’estate. Il relativo decreto di bando dovrebbe essere emanato per luglio, con scadenza presumibilmente novembre 2012. Una possibile differenza potrebbe essere anche quella di ammettere progetti di infrastrutture di ricerca.

Sono stati resi noti i risultati della pre-selezione dei progetti FIRB “Futuro in Ricerca” di competenza dell’INFN (4 progetti presentabili, sulla base della consistenza del personale ricercatore). A garanzia dell’assoluta imparzialità del processo, il panel, composto di 5 esperti internazionali anonimi (e che non si conoscono tra di loro) non legati ad esperimenti o attività dell’INFN, ha prodotto una graduatoria che non cambia anche elaborando statisticamente gli indicatori numerici (non cambiano i progetti selezionati prendendo la media troncata dei punteggi o i 3 migliori punteggi, ecc.). Nell’augurarsi che questi progetti superino anche la selezione finale (ministeriale) e che vengano quindi finanziati, si sottolinea che la durata temporale, pari a 3 anni, dovrebbe essere sufficiente al completamento dei progetti. Il Presidente ricorda anche l’auspicio del ministro Profumo che questo tipo di selezioni, al pari di quelle per i grant European Research Council, valgano per assumere giovani meritevoli senza passare attraverso un concorso.

I quattro progetti selezionati sono due di “linea 3” (E. Chiadroni, LNF, accelerazione al plasma e A. Annovi, LNF, trigger di traccia ad alto parallelismo), uno di “linea 2” (G. Lamanna, CERN, pattern recognition in tempo reale per la selezione di eventi rari) e uno di “linea 1” (M. Vignati, Roma, sviluppo di rivelatori di luce criogenici). A questi vanno aggiunti altri 8 progetti universitari d’“area INFN” nelle Università di Pavia, Bari, Trieste, Padova, Firenze, Sassari e Napoli. La selezione finale avverrà tramite dei panel nominati dal Comitato dei Garanti della Ricerca, che si potranno avvalere di referee, con un meccanismo molto simile, appunto, a quello dell’ERC.

Il RNR chiede che l’intera graduatoria, con relativi punteggi, sia resa pubblica, il Presidente nel opporre il suo diniego, per motivi di privacy, comunica che in ogni caso le schede di valutazione sono state inviate a tutti i candidati.

Anche per quello che riguarda i progetti PRIN, la pre-selezione, a livello delle varie Università, si è conclusa e tutti i progetti che vedevano la partecipazione di unità INFN, tranne uno, sono stati pre-selezionati per partecipare alla fase finale. Anche in questo caso il CNGR si avvarrà di panel, in questo caso in un numero pari al numero di settori scientifico-disciplinari.

Si è aperto il bando per l’ammissione alla scuola di dottorato di fisica degli acceleratori INFN, presso l’Università “Sapienza” di Roma.

Per quanto riguarda il Gran Sasso Science Institute, il comitato ordinatore ha iniziato il suo lavoro. Il GSSI ha ottenuto la tutela della SISSA per quanto riguarda il dottorato in fisica e quello inmatematica. Entro il 30 luglio andrà elaborato lo Statuto.

Si è svolto al CERN il Council, al quale ha partecipato il Presidente, durante il quale si è deciso di annunciare i nuovi risultati sulla ricerca del bosone di Higgs in un doppio seminario pubblico, tenuto da due rappresentanti delle collaborazioni ATLAS e CMS, alle ore 9 del 4 luglio 2012 (trasmesso in tutto il mondo in diretta webcast) dal CERN, anticipando i contributi alla conferenza ICHEP che si terrà la settimana successiva a Melbourne, in Australia. Il Presidente sottolinea l’importanza dei risultati che verranno annunciati, sia nel caso in cui una o entrambe le collaborazioni raggiungano la soglia delle 5 deviazioni standard (necessarie per reclamare una “discovery”) sia che questo traguardo non venga raggiunto. Ricorda come, oltre all’osservazione – che non dovrebbe essere smentita – di una nuova particella, ogni discrepanza rispetto alle probabilità di decadimento nei vari canali attesi per l’Higgs o nella sezione d’urto, renderebbe il risultato ancora più interessante. Poiché le collaborazioni mantengono il più rigoroso riserbo sui risultati, occorre però attendere la mattina del 4 luglio. Presso la Presidenza (così come in varie sedi INFN) si terrà un evento pubblico per i giornalisti italiani in contemporanea con i seminari al CERN.

Il componente di Giunta Zoccoli illustra l’esito dell’Assemblea dei soci del GARR, la quale recentemente (inizio giugno) in una importante seduta alla presenza dei presidenti degli Enti di ricerca consorziati (INFN, ENEA, CNR), del presidente CRUI, e del ministro Profumo, ha approvato il nuovo Statuto. La versione dello Statuto approvata ricalca la bozza con le modifiche suggerite dal Consiglio Direttivo ed è ora operativo. Nel frattempo sono scaduti i termini per la presentazione delle candidature alla Direzione del GARR. E’ stato nominato un comitato ristretto allo scopo di fare una prima scrematura dei 19 curriculum pervenuti per permettere al Consiglio di Amministrazione di produrre una short list di canditati. In questa lista, il prossimo ottobre, il nuovo Consiglio di Amministrazione sceglierà il nuovo Direttore del GARR.

Il componente di Giunta Falciano fornisce un breve aggiornamento sull’evoluzione del sistema informativo. Da quando, con il nuovo provvedimento organizzativo dell’Amministrazione Centrale, tutte le attività sono confluite nel Servizio Sistema Informativo, i lavori continuano nella direzione già illustrata nelle precedenti occasioni. Il 10 luglio si terrà una riunione di tutti i 3 gruppi che si occupano delle 3 aree del software, alla presenza dei referee. Il gruppo di referaggio sta continuando un intenso lavoro di revisione dell’intero progetto.

In questi giorni è stata completata l’installazione del nuovo software di gestione stipendiale (Cèzanne e Sipert) ed è in corso il trasferimento dei dati storici. Presto sarà possibile accedere al cedolino attraverso il portale. Si sta anche lavorando alla parte documentale e sulle delibere, allo scopo di unificare il software già esistente.

Per quanto riguarda la procedura di gestione informatizzata degli assegni di ricerca, è stata rilasciata una versione preliminare di test. Si tratta di una gestione che prevede tre livelli: la Struttura che richiede il contratto, l’Amministrazione Centrale per la gestione centralizzata del contratto e la Giunta per il visto finale. Questa nuova procedura dovrebbe velocizzare notevolmente l’iter, accorciando i tempi di trasmissione (non c’è più cartaceo) e evitando il passaggio per le riunioni di Giunta Esecutiva e Consiglio Direttivo. Dopo la fase di verifica, soprattutto della parte regolamentare, la versione finale dovrebbe essere rilasciata entro fine luglio.

E’ in corso di prototipizzazione il nuovo portale, già visibile, come interfaccia, dal nuovo sito istituzionale (www.infn.it). Infine, è in corso uno studio, in collaborazione con la Commissione Calcolo e Reti, per mettere in sicurezza l’intero sistema informativo, attraverso un sistema ridondato presso CNAF e LNF per soddisfare le richieste sul disaster recovery. La dott.ssa Falciano torna ad esprimere il suo ringraziamento per il personale che sta profondendo un grande sforzo per raggiungere dei miglioramenti concreti in breve tempo.

Il Presidente integra le comunicazioni, dando la notizia che il MEF ha proceduto ad un taglio del fondo ordinario degli Enti di ricerca, pari a 31 milioni. Il MIUR non sembra essere intenzionato a spalmare il taglio su tutti i finanziamenti agli Enti, ma – poiché non vuole intaccare la quota premiale – sta pensando di incidere sul finanziamento dei progetti bandiera.

Per quanto riguarda la direzione dei LNGS, a luglio verrà resa nota la rosa dei candidati prodotta dal Search Committee, sulla quale in settembre si esprimerà il personale dei laboratori.

3) Variazioni di bilancio.

Il Direttore Generale, dott. Giunti, illustra le variazioni di bilancio.

Viene sottolineato come per la prima volta sia stata applicata la nuova attribuzione dell’overhead di fondi esterni: ovvero 2/3 mantenuto centralmente e il restante 1/3 attribuito al Laboratorio, che potrà utilizzarlo come fondi esterni (in questo caso ai LNGS, si tratta del progetto POR-Abruzzo). Il Presidente sottolinea l’importanza di questa nuova prassi, che permetterà alle strutture di attingere a fondi non trascurabili (in questo caso 209mila euro).

Assegnazione dell’avanzo a maggior parte a destinazione vincolata.

Questo è il primo mese in cui gli storni non passano per il Consiglio Direttivo, ma verranno effettuati tramite determinazione del Direttore Generale. Viene ricordato che verrà modificata delibera che la comunicazione sugli storni verrà fatta al Consiglio Direttivo e non solo alla Giunta.

4) Istituzione Centro Nazionale di Studi Avanzati “Gran Sasso Science Institute”

Istituzione del Gran Sasso Science Institute, in attesa di una sede, per il momento presso l’Amministrazione Centrale. Il prof. Eugenio Coccia viene nominato direttore straordinario fino al 31 dicembre 2013.

5) Approvazione delibere di ordinaria amministrazione

Tra le delibere di ordinaria amministrazione, come da elenco allegato, si segnalano le seguenti:

-      Regolamento sussidi. Dopo un ampio confronto con le organizzazioni sindacali e diversi incontri, si è giunti a definire un nuovo regolamento. Si è dato maggior rilievo al reddito, il quale non produrrà più un punteggio da sommare, ma un fattore moltiplicativo del punteggio che si ottiene dagli eventi e dal nucleo famigliare. Questo nuovo meccanismo dovrebbe favorire i redditi più bassi. La commissione paritetica è stata ampliata nel numero di membri e – per la parte in rappresentanza dell’Istituto – prevede la partecipazione del presidente del CUG e di un membro supplente pure proveniente dal CUG. Le richieste di sussidi necessiteranno di un numero maggiore di informazioni, in modo che la fase istruttoria delle pratiche possa essere più analitica. In questo modo il lavoro della commissione dovrebbe risultare alleggerito. Nel regime transitorio, fino al 31 luglio sarà possibile presentare domande di sussidio che verranno esaminate con il vecchio regolamento. Per le spese sostenute successivamente a questa data verrà applicato il nuovo regolamento. Si dovrebbe anche passare a un’unica scadenza annuale, presumibilmente a febbraio. In questo stesso ambito, si è proceduto a semplificare la materia relativa a borse di studio per i figli dei dipendenti, richieste di prestito e richieste di asilo-nido, affidando questi benefici ad un’unica commissione. In pratica si passa da 4 commissioni a 2: una che si occupa di sussidi, e una che si occupa degli altri benefici. Le nuove commissioni verranno nominate dopo l’estate e si sta lavorando in modo che possa essere da subito utilizzata una procedura completamente informatizzata.

-      Estensione del servizio di mensa per gli ospiti stranieri. Il RNR chiede chiarimenti in merito al servizio di mensa in generale, tenendo conto anche della possibile chiusura nell’unica sezione universitaria in cui è presente una mensa INFN. Chiede poi chiarimenti in merito all’utilizzo del buono pasto, sostitutivo del servizio di mensa per i dipendenti, oggetto di contrattazione integrativa e come questo si configurerebbe per gli ospiti stranieri. La delibera viene rimandata per ulteriori approfondimenti.

Dopo aver sospeso l’approvazione delle delibere, si discute, come da richiesta del RNR, la recente circolare del Presidente in merito alle regole di utilizzo, per il personale ricercatore e tecnologo, delle 160 ore aggiuntive rispetto all’orario di lavoro per svolgere attività di arricchimento professionale. Premesso che ogni dichiarazione o autocertificazione o comunque espressione dell’autonomia dei ricercatori dovrebbe essere accompagnata da correttezza e un atteggiamento eticamente corretto, il Rappresentante dei ricercatori illustra puntualmente le richieste di chiarimento:

-      In particolare si chiede quali norme di legge abbiano disapplicato il contratto collettivo del comparto ricerca 1998-2001, il quale prevede che, in deroga alla norma generale dell’art. 53 del D.lgs. 165/2001, limitatamente alle attività nell’ambito dell’arricchimento professionale di ricercatori e tecnologi e nel limite delle 160 ore, la richiesta di autorizzazione è sostituita dalla comunicazione preventiva.

-      Esprime la richiesta che l’eventuale autorizzazione a svolgere attività al di fuori dell’attività istituzionale debba essere richiesta e concessa dal Direttore di struttura, piuttosto che dal Direttore Generale dell’Ente, anche alla luce della lettera delle norme statutarie.

-      Infine sottolinea come l’interpretazione proposta dalla circolare INFN non trovino riscontro nella regolamentazione o nella prassi degli altri enti di ricerca.

Segue una lunga e articolata discussione, in esito alla quale il Presidente decide di sospendere l’efficacia della circolare, in attesa di ulteriori approfondimenti normativi, anche con i ministeri competenti.

 

28 giugno, ore 10.00

Il Presidente saluta e esprime un caloroso ringraziamento, a nome di tutto il Direttivo, al dott. Cerracchio, alla sua ultima riunione come membro del Collegio dei revisori, dopo numerosi anni di attenta vigilanza e proficua collaborazione con l’Istituto.

Si prosegue con l’approvazione delle delibere. In particolare, tra le delibere urgenti portate all’attenzione del Consiglio Direttivo, si esamina la delibera relativa al Memorandum of Understanding tra l’INFN e il Laboratorio “Nicola Cabibbo”. In tale accordo, si disciplinano le attività del personale INFN impegnato, in varie forme, nelle attività connesse alla realizzazione del progetto bandiera Super-B, presso la sede del Cabibbo-lab, ovvero presso le strutture INFN. A seguito della richiesta del Rappresentante TTA, poiché viene previsto in tale accordo che, quando il personale si trova ad operare nell’ambito del Cabibbo-lab, ad esso si applica il regolamento del personale del Consorzio, viene circolato il Regolamento del Personale, approvato dall’Assemblea dei soci. Tra le forme previste di collaborazione, oltre alla realizzazione di work packages da parte dell’INFN, nell’ambito dell’accordo, sono previste la forma del “comando” di personale presso il Cabibbo-lab e la forma della “messa a disposizione” di personale che, continuando ad operare presso strutture INFN, svolga con una certa regolarità attività connesse al Consorzio. Come illustrato dal prof. Petronzio in occasione della recente presentazione del Cabibbo-lab al Consiglio Direttivo, la struttura dei livelli professionali del Consorzio è semplificata rispetto a quella dell’Istituto, mentre la retribuzione è regolata, in attesa di un’intesa con le organizzazioni sindacali, dal Regolamento del Personale stesso, e si basa su un orario di lavoro di 40 ore settimanali. Il Rappresentante dei ricercatori richiede che venga chiarito che – nel caso in cui il personale INFN si trovi ad operare all’interno delle strutture dell’Ente – non sia previsto il pagamento di indennità da parte del Consorzio, al contrario di quanto può certamente accadere nel caso che il personale venga effettivamente “distaccato”, attraverso per esempio la forma del comando, presso il Cabibbo-lab. Nel corso della discussione viene anche messa in evidenza la necessità di gestire con attenzione l’esistenza di un’organizzazione parallela, necessaria per la gestione delle attività connesse al progetto Super-B, in particolare nei LNF. Il prof. Zoccoli sottolinea che l’accordo in approvazione è un accordo quadro che andrà accompagnato da specifici accordi, e che le attività e il personale coinvolto verranno di volta in volta concordate ed organizzate da un comitato paritetico INFN-Consorzio. Dopo la discussione, la delibera viene rimandata per permettere di chiarire alcuni dei punti critici emersi.

Il dott. Vercesi comunica che il giorno 12 luglio, alle ore 11, si terrà un seminario del prof. Bruno Quarta a Milano, relativo ai programmi European Research Council.

6) Relazioni:

- Claudia Battista, INFN Roma e GARR (anche a nome di Massimo Carboni, INFN LNF e GARR): L’infrastruttura di rete GARR-X (slides).

Un importante cambiamento rispetto al passato è quello che il GARR – a differenza del passato – prende in gestione anche le fibre ottiche oltre agli apparati di rete. GARR-X è l’infrastruttura che coprirà l’intero territorio nazionale, con interconnessioni verso l’Europa e il resto del mondo: 6500 km di dorsale realizzati a fine 2012 – 450 sedi utente – 1992 porte a 1 Gb e 800 porte a 10G; capacità aggregata 120Gbps. Il tutto coadiuvato da un avanzato sistema di traffic monitoring. Attualmente ci sono due link dedicati ad alta velocità verso gli USA, per gli esperimenti LHC e CDF. A Milano invece i link dedicati verso GEANT che verranno portati da 20 a 100Gb nella seconda metà del 2013. Reti private virtuali su cui far transitare traffico che necessita di particolare protezione; disaster recovery; storage replica e centralizzazione servizi ad alta disponibilità. Diversi servizi forniti all’INFN. Infrastruttura autenticazione e autorizzazione (IDEM GARR, AAI), questo prevede la possibilità di accesso alle riviste elettroniche. EDUROAM: rete wi-fi tra tutte le istituzioni europee che aderiscono al progetto. Sistema di multivideo conferenza in HD. INFN picco 60Gb, Aggregato Università 18,62Gb. Diverse attività in collaborazione con INFN-CCR.

- prof. Mario Calderini (consigliere del MIUR per la ricerca e l’innovazione): Cluster nazionali.

Il prof. Calderini illustra le iniziative relative alla ricerca industriale e in collaborazione pubblico-privato. Le risorse a disposizione, provenienti sostanzialmente dai fondi per la ricerca industriale (FAR), ammontano a circa 1,1 miliardi di euro, dei quali circa 1/3 dovrebbe essere riservato per Enti di ricerca e Università.

Un primo bando è quello relativo alla realizzazione di “cluster” di ricerca a carattere nazionale, con una dotazione di circa 400 milioni. Lo scopo ultimo dovrebbe essere quello di favorire l’interazione e la collaborazione di Università e Enti di ricerca con il tessuto produttivo, ovvero con le industrie e le imprese. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto, ovvero da non rendicontare, e il punto di partenza sono gli attuali distretti tecnologici. In effetti, la situazione attuale è molto frammentata sul territorio, con duplicazioni e scarsa specializzazione. L’intenzione del MIUR è quindi quella di riorganizzare questa realtà e renderla più efficiente. Sono previsti un totale di 9 clusters, a carattere nazionale, ciascuno collocato in una Regione, e caratterizzato da 4 progetti di taglia medio-grande: considerando infatti un budget di circa 40-45 milioni per cluster, si tratta di progetti di ricerca dell’ordine di 10 milioni di Euro. Questi 9 clusters dovrebbero essere connessi a 9 priorità strategiche: Chimica Verde, Agrifood, Tecnologie per gli ambienti di vita, Scienze della Vita, Tecnologie per le Smart Communities, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, Aerospazio, Energia, Fabbrica intelligente.

La localizzazione dei cluster dovrebbe essere fatta tenendo conto di 2 criteri: la specializzazione territoriale pre-esistente e le priorità industriali del territorio. Tra i vincoli di spesa, il 35% delle spese dovrebbe essere sostenuto dalle Università e Enti di ricerca, il 50% invece dai partner industriali. Questo meccanismo di finanziamento dovrebbe portare verso la cosiddetta specializzazione intelligente (smart specialization). Va sottolineato come la scelta sia stata quella di avere due tecnologie abilitanti trasversali in tutti i cluster che devono sempre essere presenti: l’ICT e i nuovi materiali.

Le Regioni e i distretti tecnologici già esistenti dovranno funzionare come “aggregatori”. Per garantire un respiro internazionale, almeno 2 dei 4 progetti di ricerca di ciascun cluster dovranno essere progetti con collaborazioni internazionali. La scadenza del bando dei cluster tecnologici è il 9 settembre.

L’altro importante bando, per un ammontare pari a 650 milioni di Euro, è quello delle Smart cities and smart communities. Si tratta di un bando che replica per tutto il territorio nazionale il bando già pubblicato per le 4 Regioni della Convergenza. L’importanza di questo approccio per il finanziamento della ricerca applicata è che per la prima volta il Ministero ha scelto non di finanziare un dato settore disciplinare o industriale, ma piuttosto un ambito applicativo ben preciso. Un altro aspetto fortemente valorizzato dal MIUR è l’approccio multidisciplinare. E, infine, viene considerato molto importante la coerenza con le linee e le direttrici del nuovo programma europeo Horizon 2020. Anche in questo caso, circa il 35% del finanziamento dovrebbe andare a Università e EPR, mentre un 50% dovrebbe andare ai partner industriali. La taglia dei progetti dovrebbe essere di 20-25 milioni di Euro. Il 5 luglio il bando richiede la presentazione di idee progettuali. Queste verranno valutate con un meccanismo di peer-review. I progetti che supereranno questa selezione andranno ad una successiva fase negoziale. Anche per questo bando sono previste verticalizzazioni relativamente alle questioni di acqua, gestione del ciclo dei rifiuti, energia, welfare, ecc. Una delle valenze di questo bando dovrebbe essere quella di vincolare i progetti ai bisogni delle pubbliche amministrazioni, con un chiaro ambito applicativo, anche prototipale.

Alla presentazione segue un’interessante discussione. Si richiamano alcune questioni: Il prof. Calderini sottolinea che, nonostante la durata dei progetti sia limitata, i cluster dovrebbero diventare soggetti di una policy attiva. Richiama come il legame con la territorialità deve essere inteso in senso di macro-area e soprattutto improntato sulla specializzazione del cluster. Viene anche sottolineato come verranno messi in campo dei meccanismi di valutazione per evitare o limitare opportunismi: ex-ante attraverso un finanziamento agevolato all’industria, che presuppone un cofinanziamento e un’effettiva partecipazione al progetto, e ex-post con meccanismi di rendicontazione (non per le spese sostenute da Università e EPR). Il prof. Calderini informa che saranno organizzati dal MIUR, ma anche da Confindustria, degli open-day settoriali informativi. Il senso ultimo dei nuovi cluster dovrebbe essere quello di rimuovere duplicazioni e inefficienze negli attuali distretti tecnologici. Infine, un ultimo aspetto ritenuto importante dal Ministero, è quello di allontanare dal MIUR la fase di valutazione dei progetti, in favore di meccanismi di reale peer-review.

7) Varie ed eventuali

Tra le varie ed eventuali viene richiesto quale saranno le conseguenze dell’approvazione del nuovo Regolamento del Personale sulla disciplina delle missioni. Data la complessità del problema, si ritiene di dedicare una parte di un prossimo Consiglio Direttivo per questa discussione.