Rilevamento della frazione di origine remota di radon presente in un sito di misura

L’invenzione oggetto del brevetto riguarda un metodo e un apparato per il rilevamento continuo del Radon-222 nel suolo, con la particolare capacità di discriminare l’emissione di Radon-222 associata a fenomeni geofisici.

Come funziona?

L’invenzione riguarda un metodo e un apparato per il monitoraggio continuo del gas radioattivo Radon-222 nel suolo, con la capacità innovativa di distinguere tra la frazione di gas emessa localmente e quella proveniente da sorgenti più lontane. Questa distinzione è fondamentale sia per scopi sanitari, come il controllo della radioattività in ambienti sensibili (es. stabilimenti termali), sia per fini scientifici, in particolare nello studio di fenomeni geofisici come terremoti e attività vulcanica.

Il metodo sfrutta il confronto con un altro isotopo naturale, il Thoron (²²⁰Rn), che ha un’origine esclusivamente locale per via della sua breve vita media. Analizzando il rapporto tra i due gas e i relativi coefficienti di emanazione dal terreno, è possibile stimare con precisione quanta parte del Radon misurato provenga da lontano. Inoltre, il sistema tiene conto dei parametri ambientali che influenzano le misure, garantendo maggiore accuratezza. Questo approccio consente di ottenere dati più affidabili per la valutazione del rischio e lo studio di anomalie geofisiche.

Applicazioni

• Monitoraggio ambientale;
• Geofisica;
• Fisica nucleare;
• Prevenzione sanitaria e sicurezza ambientale.

Vantaggi

• Distinzione tra radon locale e radon di origine remota;
• Rilevamento continuo del Radon-222, con monitoraggio in tempo reale;
• Maggiore precisione nella stima della radioattività grazie alla correzione degli effetti ambientali;
• Possibilità di individuare segnali precursori di eventi sismici o vulcanici attraverso variazioni anomale del radon remoto;
• Riduzione dei falsi allarmi o delle sovrastime, distinguendo le emissioni naturali locali da quelle realmente significative.