the P.A.T.H. project

Particles Accelerator Technologies for Health

PATH e’ un progetto finanziato dall’INFN per la divulgazione dell’Adroterapia e del suo rapporto con la fisica delle particelle, rivolto alla popolazione e all’ambiente medico.

Con PATH vogliamo parlare di fisica e adroterapia attraverso diverse attività:

  • Adro-Beer: incontri al pub per informali chiacchierate sull’argomento
  • Adro-Med: seminari di esperti rivolti ai medici per stimolare la collaborazione
  • Adro-Tour: una visita al centro di ricerca e trattamento del CNAO con visita all’acceleratore di particelle e incontro con gli esperti
  • Adro-Bologna: evento pubblico rivolto a tutta la popolazione della città per discutere con esperti ed ospiti illustri
  • Adro-Contest: concorso a premi per il miglior video breve divulgativo sul rapporto tra fisica e adroterapia. Aperto a tutti!!!

PATH e’ nato pensato come esperienza inquadrata nella realtà di Bologna, città con un forte tessuto universitario e importanti strutture sanitarie. In futuro questo format potrà essere esportato in altre città italiane.

L’adroterapia è una forma avanzata ed evoluta di radioterapia, sviluppata per trattare i tumori non operabili e resistenti ai tradizionali trattamenti radioterapici.
L’adroterapia non è pertanto sostitutiva della radioterapia, con cui oggi è trattato circa il 50% dei malati oncologici, ma è necessaria nei casi in cui la radioterapia stessa si rivela inefficace.
Ciò accade ad esempio con i tumori “radio resistenti” e nei casi in cui i tessuti tumorali sono vicini a organi vitali e delicati come ad esempio, occhi, nervi, cervello o intestino, che devono essere preservati dagli effetti collaterali della radioterapia. A differenza della radioterapia infatti, è in grado di colpire solo le cellule tumorali preservando i tessuti sani.

Fondamentale per lo sviluppo dell’adroterapia sono stati gli studi sulla fisica delle particelle fatti in tutto il mondo a partire dagli anni ’50. Solo la comprensione dei fondamenti delle interazioni atomiche e sub-atomiche raggiunte negli ultimi decenni ha reso possibile l’applicazione sicura ed efficace di questa tecnica. Inoltre l’applicazione medica ha beneficiato dello sviluppo tecnologico apportato nei centri di ricerca (primo tra tutti il CERN di Ginevra).

Un progetto INFN in collaborazione con CNAO, UNIBO, Fondazione Occhialini.


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