Rilevatore 3D a positroni e metodo per stimare la dose differenziale in adroterapia

La presente invenzione riguarda il campo dei dispositivi di imaging medicale e, nello specifico, i metodi basati sull’imaging dei vertici di annichilazione dei positroni emessi da radionuclidi inoculati nei soggetti sotto forma di traccianti, cellule tumorali o altre cellule o proteine di interesse per scopi medici e di prevenzione.

Come funziona?

Questa nuova tecnologia ha l’obiettivo di migliorare la qualità delle immagini ottenute tramite tecniche di imaging a positroni, come la PET (Tomografia a Emissione di Positroni). In particolare, consente di visualizzare con maggiore precisione il punto in cui avviene l’annichilazione del positrone, migliorando così la risoluzione delle immagini rispetto ai metodi tradizionali. Un altro importante vantaggio è la possibilità di ridurre la quantità di tracciante radioattivo da iniettare nel paziente. Nonostante la dose minore, le immagini ottenute risultano più chiare, luminose e con un contrasto migliore, rendendo più facile per i medici individuare eventuali anomalie.

Questo è possibile grazie a un rivelatore innovativo, costruito con una struttura cilindrica che contiene un materiale scintillante capace di emettere luce quando colpito dai raggi gamma generati nel processo di annichilazione. La luce prodotta viene poi rilevata da particolari sensori ottici, che la trasformano in segnali utili per ricostruire l’immagine finale. Grazie all’impiego di materiali più efficienti e a una configurazione più avanzata, questa tecnologia permette quindi di ottenere immagini diagnostiche più dettagliate e sicure, aprendo la strada a esami più precisi e meno invasivi.

Applicazioni

• Imaging diagnostico;
• Medicina nucleare;
• Ricerca e sviluppo.

Vantaggi

• Maggiore sensibilità;
• Immagini più dettagliate;
• Risoluzione migliore;
• Migliore rapporto segnale-rumore;
• Migliori prestazioni.