milano interne
National Institute for Nuclear Physics

Comitato Nazionale Project Management

Dicono di noi

MARINA COBAL

Nella fase finale del mio mandato come Coordinatore nazionale dell’esperimento ATLAS all’ acceleratore LHC, l’INFN ha cominciato ad organizzare delle prime riunioni per noi responsabili di esperimento, con lo scopo di avvicinarci alle potenzialità e ai possibili tools di Project Management. Sin da subito mi è stata chiara l’assoluta necessità dell’adozione di un framework di questo tipo, soprattutto per i grandi progetti che l’ente ha intrapreso ( e andrà a intraprendere nei prossimi anni). Ho trovato poi le suddette riunioni estremamente interessanti e utili, anche grazie alla pazienza nel rispondere ad ogni domanda, e chiarire ogni dubbio, di chi le ha organizzate e gestite.


LIVIO FANO

Ho trovato le indicazioni (gli insegnamenti) del GdL molto interessanti e approcciare la gestione di un progetto, non solamente il progetto di per sé, in modo scientifico è chiaramente vantaggioso per l’efficacia che ne deriva nella gestione delle risorse e nel controllo dell’andamento temporale.
Naturalmente la possibilità di iniziare un progetto da zero con gli strumenti giusti di gestione permette di evitare la difficoltà che come CMS-Fase2 abbiamo affrontato nell’avere un certo disallineamento tra le gestione di “CMS general” con quella che è la buona pratica di gestione. Ma non ci siamo scoraggiati.
Un'ultima nota che vorrei fare è legata alle competenze richieste per questa attività. Al di là del mio interesse personale, credo che bisognerebbe dotare i progetti più impegnativi di figure specializzate per la gestione, in particolare per la fase di messa a punto iniziale. Penso, in generale, ad un gruppo di ingegneria gestionale che possa coadiuvare i PI nella messa a punto della struttura di progetto e penso a professionalità specifiche di cui le sigle dovrebbero potersi dotare con la stessa necessità con cui acquisiscono ricercatori.


DAVIDE BOSCHERINI

Partecipando agli incontri assolutamente a digiuno della materia, sono riuscito ad acquisire familiarità con la terminologia di Project Management ed a capire le potenzialità degli strumenti da utilizzare. Ora sono sicuramente molto più a mio agio rispetto alla grande maggioranza dei miei colleghi nel trattare questioni relative al Project Management. (capisco che non ci voleva molto). Per progredire ulteriormente mi sarebbero servite delle sessioni hands-on con esempi/esercizi sul campo.

 

GIANPAOLO CARLINO

Il corso di dicembre è stato molto interessante e chiaro. Sono convinto che sia opportuno che le conoscenze sul PM siano diffuse il più possibile nell'INFN. Ci sono dei punti che, a parer mio, vanno definiti e riguardano entrambi la possibilità di organizzare le attività secondo i criteri del PM. È facile e opportuno che nella proposta di un nuovo esperimento o progetto si applichino questi criteri, sopratutto quando il management è in carica alla comunità italiana. Invece è ben più difficile quando il progetto o l'esperimento è già avviato ed è gestito centralmente, mi riferisco per esempio agli esperimenti LHC. Quindi, sarebbe utile capire come riuscire a integrare un'organizzazione di PM relativa alle attività italiane all'interno di un progetto già avviato e con il suo sistema di PM consolidato. Un altro punto riguarda la possibilità di fornire ai partecipanti delle informazioni pratiche sui modi di applicare i criteri descritti. Quindi organizzare, anche in momenti diversi, dei tutorial sull'uso dei tool di PM. Un'ultima cosa, i corsi sono svolti nell'ambito della formazione INFN, quindi possono partecipare solo i dipendenti. Sarebbe opportuno permettere anche agli associati di seguire i corsi, in quanto molto spesso sono degli associati ad avere ruoli di management negli esperimenti o nei progetti.

 

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