Premessa ….

 

La Carta dei diritti fondamentali dell’ Unione Europea, detta anche Carta di Nizza e proclamata il 7 Dicembre 2000 esordisce all’art. 1 con l’affermazione secondo la quale “la dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”. La salvaguardia  della dignità umana è posta addirittura antecedentemente alla “tutela del diritto alla vita per ogni individuo” sancita nell’ art. 2 del trattato, a dimostrazione dell’eccezionale significanza e rilievo di tale valore.La figura della Consigliera, posta a protezione della dignità personale e professionale del dipendente, sconta però un deficit di disciplina legislativa, pur a fronte di una origine in precisi atti comunitari e di una prefigurazione contrattual-collettiva, rimasta a “livello embrionale”  anche a causa del blocco della contrattazione nazionale che ha caratterizzato il settore pubblico in questi ultimi anni.

L’ufficio del Consigliere/a di fiducia, così come un’efficace opera del Comitato unico di garanza (cd. CUG), può essere “uno snodo importante” allo scopo di fare sintesi tra due diverse necessità, esigenza di conciliare i tempi di vita e di lavoro e di favorire condizioni di benessere lavorativo e organizzativo, comunque finalizzate ad un virtuoso andamento di una organizzazione lavorativa.     

Intervista alle Consigliere …dell’INFN.

Chi è la Consigliera di Fiducia?

Il /la Consigliere/a è una figura istituzionale che deve supportare l’Istituto, in maniera del tutto imparziale, nel garantire un ambiente di lavoro in cui donne ed uomini rispettino reciprocamente l’inviolabilità della persona umana, siano tutelati da qualsiasi atto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole e che discrimini anche in via indiretta in ragione del sesso, origine etnica o religione e sia inibito ogni comportamento persecutorio, prevaricatorio o vessatorio, tale da procurare disagio e malessere psicofisico nei lavoratori e nelle lavoratrici.

Il /la Consigliere/a è una figura istituzionale che deve supportare l’Ente, in maniera del tutto imparziale, nel garantire un ambiente di lavoro in cui donne ed uomini rispettino reciprocamente l’inviolabilità della persona umana, raccogliendo nell’organizzazione lavorativa segnalazioni riguardo atti di discriminazione, molestie sessuali e morali, vicende di mobbing e porre ad esse concreto rimedio, con tecniche di prevenzione e di risoluzione. Si è quindi in presenza di una sorta di “sentinella di situazioni di disagio lavorativo” deputata alla loro composizione e risoluzione, in applicazione di un Codice di condotta interno che configura regole sostanziali e procedurali dirette ad informare e guidare la sua azione di assistenza.

Chiara Federici è la nuova Consigliera di fiducia dell’INFN.

Chiara è una avvocata quarantenne specializzata in diritto antidiscriminatorio e del lavoro.

L’importanza dell’ascolto nella sua attività lavorativa l’ha spinta a frequentare un corso per diventare COUNSELOR “… poiché non è facile ascoltare  ed è un vero e proprio  punto di forza che spesso non viene valorizzato…”

Per affrontare i conflitti non esiste solo la via giudiziaria poiché spesso non risolutiva ma piuttosto occorre percorrere strade che promuovano la mediazione e la prevenzione; se si arriva ad una causa spesso la relazione si interrompe e non si riprende più.

Le persone che si rivolgono all’ufficio della Consigliera, hanno sofferenze che emergono forse troppo per cui è difficile andare a fondo e risulta difficile capire ed empatizzare, andando al di là di tutti i filtri e le barriere; la capacità di ascolto per questo è imprescindibile.

Cosa si deve fare per contattare la Consigliera? Questo è un ruolo ancora non capito completamente e di cui a volte si arriva a diffidare. La Privacy è importantissima, la Consigliera è obbligata alla riservatezza a prescindere dal canale che viene scelto c’è l’obbligo della non divulgazione del nome.

I recapiti sono presenti nella pagina web dell’istituto: http://www.infn.it/consigliera.

Chiara Federici dopo un breve passaggio di consegne e creerà occasioni per incontrare i dipendenti sul territorio… a presto un aggiornamento sulle iniziative!

La seconda intervista è a Marina Capponi la Consigliera di fiducia uscente che ha svolto il suo mandato dal 2009.

Avvocata giuslavorista per 16 anni prestata alle istituzioni con nomina ministeriale di consigliera di parità della Regione toscana, ha affrontato questo ruolo diverso dalla sua routine lavorativa, più basato sull’ascolto e vicinanza alle persone.

Un impegno che ha portato ad ascoltare tanto e a prevenire eventuali problematiche.

Ha intrapreso varie azioni positive ed indagini di clima lavorativo e progetti per individuare gli aspetti meno felici del rapporto di lavoro allo scopo di evidenziare un benessere o delle problematiche  relazionali

Al di là delle criticità l’obiettivo era trovare la via di uscita e permettere alle persone di conoscere meglio certe dinamiche e gestirle meglio.

Per Marina Capponi  lavorare per l’INFN è stato bellissimo.

L’attività lavorativa precedente, come Consigliera di Parità della Regione Toscana, era un po’ monocorde “tutti avvocati!!!“…l’INFN è un contesto vario e nuovo fuori dal suo background culturale, un  contesto in cui c’è  una FISICA VISSUTA basti pensare al Gran Sasso o al Piombo delle navi romane, o alle analisi di un quadro del 400 che si è studiato per verificarne l’autenticità. Tutto ha ed aveva un suo fascino, esperienze che sono state sicuramente stimolanti e affascinanti, come il relazionarsi con persone di grandissimo valore, la relazione umana tra persone straordinarie competenti ed innamorate del proprio lavoro che trasmettevano fiducia nel futuro, persone con una marcia in più, perché credono in ciò che fanno.

I video:

http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/video007.html

http://server11.infn.it/video/multimedia/cug/video008.html