Il Circolo di Ascolto Organizzativo di Napoli è stato formato con una composizione volutamente trasversale ai vari ruoli del personale dipendente, in modo da includere un po’ tutte le figure professionali e i servizi presenti in sede.

Era quindi composto da due Ricercatori, tre CTER, un Amministrativo, con la presenza di componenti di ognuno dei Servizi Tecnici, in alcuni casi i Responsabili dei Servizi stessi. In tutto 2 donne e 4 uomini. Dati i tempi stretti per l’espletamento delle attività del Circolo, si è scelto di attenersi al numero minimo di partecipanti.

Facendo seguito all’iniziativa relativa all’indagine sul Benessere Organizzativo, svolta alcuni anni fa nell’Ente a cura della Consigliera di Fiducia, l’obiettivo che il Circolo si è prefisso era di partire dalle problematiche e/o criticità emerse nella Sezione di Napoli e studiarne le possibili soluzioni oltre che individuarne di nuove. Per questo si è scelta la composizione molto aperta del Circolo.

L’attività svolta dal Circolo è stata impostata su 7 incontri di circa due ore ognuno, tenuti fra novembre 2015 e marzo 2016.

Nel corso degli incontri i componenti del Circolo, assistiti dal facilitatore e dal componente napoletano del gruppo di pilotaggio dell’iniziativa, dopo una prima fase nella quale hanno definito i valori fondanti sui quali di comune accordo si ritiene debba essere basata la collaborazione lavorativa ed il dialogo interpersonale sul luogo di lavoro, sono poi passati ad individuare alcuni problemi sui quali hanno ritenuto si debba agire prioritariamente alla luce dei valori individuati nella prima fase.

Per questi problemi, consistenti nello scarso livello di manutenzione dei locali della sede (in particolare dei bagni), e nel sovraccarico lavorativo derivante da condizioni oggettive di carenza di personale e di non ottimale pianificazione delle attività, sono state indicate soluzioni almeno parziali la cui adozione è stata attuata attraverso una serie di azioni, in parte negoziate con la Direzione e con i Responsabili dei Servizi non presenti nel circolo.

Le criticità incontrate sono consistite, soprattutto all’inizio, nella poca “credibilità” del tipo di approccio proposto, per cui ci sono stati dipendenti che hanno rifiutato di partecipare al Circolo. Per alcuni dei presenti la diffidenza nei confronti di uno strumento non noto si è protratta nei primi incontri. Superato questo ostacolo si è avuto un effetto opposto: la renitenza dei membri del Circolo al rispetto dei tempi prefissati per le discussione dovuta all’entusiasmo con cui i componenti si accaloravano nella partecipazione al tipo di attività collaborativa.

I punti di forza coincidono in parte con le criticità: il Circolo ha funzionato molto al di là delle aspettative degli stessi componenti come “punto di aggregazione”. Le persone, anche quelle all’inizio piuttosto riluttanti, hanno partecipato con convinzione alle discussioni mettendosi in gioco e facendosi promotrici di idee, contributi, resoconti di esperienze. Il Circolo è stato un eccellente “catalizzatore di rapporti umani” fra persone che si conoscevano e frequentavano professionalmente in qualche caso da molti anni, ma che non avevano mai “interagito”, se non per pochi minuti per motivi di lavoro, e in occasione del Circolo si sono reciprocamente “scoperte”. E’ stato anche ragionevolmente efficace nell’esplicitazione di esigenze legate direttamente al benessere organizzativo e al benessere del personale, e che erano finora rimaste al livello di “chiacchiere di corridoio”. Per la prima volta si sono cercate insieme soluzioni.

A circa un anno di distanza si possono valutare gli esiti delle azioni intraprese.

 

  • Sulla questione della pulizia dei locali le azioni sono consistite in una forte pressione esercitata dai membri del Circolo, insieme al facilitatore, sui Direttori della Sezione INFN e del Dipartimento di Fisica, svolta anche con azioni dimostrative di pulizia di aree pubbliche a cura di membri del Circolo. Si osserva che il rinnovo del contratto con l’impresa di pulizie, avvenuto a distanza di mesi, sta rivelando un certo miglioramento, anche se non di ampia portata, nella condizione degli ambienti.
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  • L’azione di intervento sul sovraccarico lavorativo e di ottimizzazione delle condizioni di lavoro si è concretizzata nella richiesta alla Direzione di attuare dei periodi di chiusura al pubblico dell’accesso ai Servizi, al fine di migliorare l’efficienza e l’organizzazione del lavoro in assenza di continue interruzioni.  
  • E’ possibile affermare che l’azione del Circolo, senza essere “rivoluzionaria”, è stata in generale comunque piuttosto positiva, sia per le ricadute a livello personale fra i membri direttamente coinvolti nell’attività che nell’effettivo riscontrato miglioramento del benessere organizzativo nella Sezione.
  • Dopo opportuna negoziazione che ha coinvolto anche i Responsabili dei Servizi, il Direttore La Rana ha accolto questa richiesta, che è stata quindi attuata. Il Personale dei Servizi interessati (Segreteria di Direzione, Officina Meccanica e Servizio Elettronico) testimonia un effettivo netto miglioramento delle condizioni di lavoro e della produttività, a vantaggio sia personale che di tutta la comunità.

 

La foto del gruppo si può vedere cliccando qui.