Caro Gomezel,

ti ringrazio per il tuo messaggio che mi da l'occasione di contattarti, nonché di fare la tua conoscenza, nel tuo ruolo di Rappresentante TTA e di conseguenza membro del Consiglio Direttivo. Ho letto attentamente la lettera che hai mandato. Essa tocca problemi molto seri, che certamente il nuovo Presidente sarà chiamato ad affrontare e su cui c'è, comprensibilmente, una grande attenzione da parte del personale TTA.

Avendo fatto il Direttore di Sezione INFN per 6 anni, ed essendo stato per tre anni nel Consiglio di Amministrazione dell' INAF, alcune di queste questioni mi sono piuttosto familiari. Nel 2002 ho analizzato alcuni di questi temi in un articolo sull' INFN che ho scritto con Enrico Vigezzi per

Analysis:

http://www.buconero.eu/wp-content/uploads/2008/10/vigezzibattiston.pdf.

Altre hanno a che vedere con le normative che sono stata introdotte in questi ultimi anni e con cui l' Istituto si trova ora a fare i conti, talvolta con oggettiva difficoltà.

Questo mio mail non vuole essere una risposta alle questioni sollevate, che pero' considero spunti importanti per le discussioni che sono in corso in questo periodo e per la stesura del curriculum che mi è stato richiesto entro il 15 settembre.

Vorrei evidenziare pero' una questione generale che ho ritrovato in vari punti della vostra lettera e che mi trova totalmente d'accordo e cioè la sottolineatura che l'INFN esiste solo nella misura in cui il personale che lo compone, in tutti i ruoli, si sente orgoglioso e motivato di farne parte e di condividere l'avventura tecnico-scientifica che giustifica l'esistenza stessa di questo Istituto.

Questo spirito comune si puo' ottenere solo con la giusta combinazione di progettualità e di professionalità a tutti i livelli dell' Istituto.

Solo se riusciremo a mantenere e a rafforzare questo spirito, i problemi sul tappeto si riusciranno ad affrontare e risolvere, perché, effettivamente, la competenza professionale e la motivazione del personale dell' INFN è ottima, come si può vedere dalle tante eccezionali realizzazioni a livello nazionale ed internazionale.

Come molti altri, io devo moltissimo all' INFN. Se non ci fosse stato l'INFN farei forse un altro mestiere, oppure probabilmente farei il ricercatore in un altro paese. Per questo motivo sono convinto che sia giusto, in un momento di transizione particolarmente difficile, mettermi a disposizione dell' Istituto per contribuire a rilanciarlo continuando a puntare verso traguardi ambiziosi.

Mi riservo di intervenire, eventualmente, sulle questioni sollevate.

Cordiali saluti

Roberto Battiston

ps: visto che è giusto e opportuno che mi conosciate un po' meglio, segnalo il mio sito,

http://www.robertobattiston.it/

dove ho raccolto molte delle cose che ho scritto in questi anni

(link-->Media)

In particolare, in agosto e settembre sulla rubrica mensile che tengo da anni su le Scienze ho trattato questioni collegate alla ricerca e all'infn, che segnalo, in quanto possono essere di interesse date le discussioni in corso in questo periodo.

Le trovate su

http://www.robertobattiston.it/articoli_categoria.html?ID_ragg=3