Software
Nell’esperimento CMS le informazioni basilari relative al passaggio attraverso il rivelatore delle particelle prodotte nelle collisioni di LHC, vengono raccolte dai sotto-rivelatori. Si tratta di informazioni del tipo: quale elemento del rivelatore è stato colpito, in che posizione e in che istante di tempo e` stato colpito, quanta energia è stata rilasciata in esso, ecc. Prendono il nome di “raw data”, dati grezzi, e sono dati unici, preziosi in quanto non più riproducibili, dei quali vengono eseguite copie multiple di custodia al CERN e negli altri centri di calcolo della GRID di LHC. I raw data servono da input ad un complesso software di “ricostruzione” che li elabora per risalire alle traiettorie delle singole particelle, al loro impulso, all’energia, al tipo, ecc. e produrre i cosiddetti “physics data”. Le analisi di questi ultimi, effettuate con software dedicati, producono i risultati di fisica dell’esperimento.
Il software di CMS è inquadrato in maniera modulare in un framework chiamato CMSSW. CMSSW contiene il codice di C++ per i programmi di simulazione, ricostruzione, acquisizione dati, trigger, analisi; contiene i files e gli scripts di configurazione, tipicamente scritti in Python; contiene files di altri formati per conservare gli stati di alcuni parametri, e per la documentazione; accede al database di configurazione che include tutti i parametri per la descrizione del rivelatore e per svolgere i compiti richiesti.
Dato il coinvolgimento nell'hardware del rivelatore di muoni, il gruppo di Bologna si è da sempre occupato della pianificazione degli algoritmi e della scrittura del codice per il trigger, la simulazione, la ricostruzione sia locale che globale, e l'analisi dei muoni, e delle procedure di validazione degli stessi. Membri del gruppo, oltre ad avere posizioni di responsabilità nel coordinamento di queste attività, hanno ricoperto o ricoprono tuttora ruoli di coordinamento globale nell'esperimento per quanto riguarda il trigger di alto livello, la ricostruzione degli eventi e la simulazione.
Dato il coinvolgimento nell'hardware del rivelatore di muoni, il gruppo di Bologna si è da sempre occupato della pianificazione degli algoritmi e della scrittura del codice per il trigger, la simulazione, la ricostruzione sia locale che globale, e l'analisi dei muoni, e delle procedure di validazione degli stessi. Membri del gruppo, oltre ad avere posizioni di responsabilità nel coordinamento di queste attività, hanno ricoperto o ricoprono tuttora ruoli di coordinamento globale nell'esperimento per quanto riguarda il trigger di alto livello, la ricostruzione degli eventi e la simulazione.
