Al Presidente dell’INFN, prof. Fernando Ferroni
19 aprile 2016
Caro presidente,
abbiamo appreso con grande soddisfazione la notizia dell’attribuzione al nostro Ente di ben 73 nuovi posti da ricercatore, che vengono finalmente a mitigare la più dolorosa delle ristrettezze che la ricerca tutta ha dovuto sopportare nell’ultimo decennio: l’impossibilità di dare adeguate opportunità ai giovani di valore. Riteniamo che questo risultato sia un riconoscimento al valore delle ricerche dell’INFN ed alla sua organizzazione e gestione che, al di là della giusta dialettica interna, è in grado di mantenere altissimi livelli di efficienza e qualità, specie nel panorama italiano.
Siamo certi che a nessuno sfugga da un lato la difficoltà di organizzare e completare entro quest’anno le procedure concorsuali più adatte a selezionare i 73 migliori giovani attivi nelle linee di ricerca di interesse dell’INFN, dall’altro l’enorme impatto che una simile immissione di risorse umane è destinata ad avere sul futuro scientifico ed organizzativo dell’Ente. Il compito di gestire questo importante passaggio spetta ovviamente alla dirigenza dell’Ente, ma come rappresentanti dei ricercatori dipendenti e associati (la cui attività di ricerca non potrà che risentire fortemente del delicato processo in corso), riteniamo doveroso farti presente alcune considerazioni che a nostro avviso dovrebbero informare le scelte che la dirigenza si appresta a fare:
1. I nostri gruppi di ricerca sono ricchi di giovani brillanti con diverse anzianità di dottorato, basati sia in Italia che all’estero. Molti di loro erano troppo giovani per partecipare, o comunque per vincere, nell’ultimo concorso del 2010, ma da allora hanno accumulato esperienze e prodotto ottima ricerca. Riteniamo che l’indicazione ministeriale di dare priorità ai giovani con anzianità di dottorato inferiore ai 5 anni non sia in contraddizione col valutare adeguatamente anche le capacità dimostrate sul campo dai giovani più esperti, che col loro lavoro hanno sostenuto i nostri gruppi negli ultimi anni.
2. Nell’ottica di rendere le selezioni il più imparziali possibile si potrebbe essere tentati di basarle prevalentemente sulla conoscenza dettagliata della materia, acquisibile in gran parte con lo studio, dando poca importanza all’attività fin qui svolta dai candidati. Riteniamo che un simile approccio sia più adatto a selezionare dei brillanti studenti piuttosto che dei buoni ricercatori, per i quali invece in gran parte delle istituzioni di ricerca con cui collaboriamo in tutto il mondo ci si basa primariamente sul curriculum scientifico ed un semplice colloquio.
3. Il campo scientifico di interesse dell’INFN, sia pure molto specifico, è composto da linee di ricerca diverse, con differenze importanti nell’organizzazione dei gruppi di ricerca e nella produzione di pubblicazioni, che rendono problematico il confronto della produzione scientifica fra linee diverse. Inoltre, è molto raro che un giovane nei primi anni di attività abbia occasione di lavorare in più di una linea di ricerca. Riteniamo pertanto che le valutazioni possano essere equilibrate solo se vengono differenziate per linea scientifica.
4. Il ruolo delle commissioni di concorso è sempre delicato, e lo è a maggior ragione quando i posti disponibili sono così numerosi. Riteniamo che sia saggio cercare di allargarne il più possibile la composizione, limitare il numero di posti affidato ad ogni commissione e adottare dei criteri di trasparenza nella loro nomina, ricorrendo se possibile al sorteggio di parte dei membri a partire da liste condivise.
5. La distribuzione dei nuovi ricercatori fra le diverse linee di ricerca e nelle diverse sedi dell’INFN influenzerà pesantemente il futuro dell’Ente e quindi anche l’attività di ricerca di chi adesso vi lavora. Riteniamo un diritto dei ricercatori essere informati sulle scelte programmatiche della dirigenza, alla quale appartiene invece il diritto-dovere di compierle e di renderle note prima della partenza delle procedure concorsuali.
Confidiamo che accoglierai queste nostre riflessioni come un contributo costruttivo all’individuazione delle scelte migliori per il bene dell’INFN.
Un caro saluto,
Antonio Passeri |
Rappresentante nazionale |
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Mario Antonelli |
LNF |
Tommaso Boccali |
Pisa |
Lorenzo Bonechi |
Firenze |
Paolo Branchini |
Roma Tre |
Silvia Capelli |
Milano Bicocca |
Nicolò Cartiglia |
Torino |
Massimo Casarsa |
Trieste |
Paolo Cattaneo |
Pavia |
Gabriele Chiodini |
Lecce |
Denis Comelli |
Ferrara |
Michele Comunian |
LNL |
Luigi Coraggio |
Napoli |
Biagio Di Micco |
Roma Tre |
Giuseppe Di Sciascio |
Roma Tor Vergata |
Fabrizio Ferro |
Genova |
Alessandra Filippi |
Torino |
Davide Fioravanti |
Bologna |
Fabio Gargano |
Bari |
Simone Gennai |
Milano Bicocca |
Marco Guagnelli |
Pavia |
Stefano Lacaprara |
Padova |
Francesco Longo |
Trieste |
Lorenzo Manti |
Napoli |
Silvia Nava |
Firenze |
Simone Pacetti |
Perugia |
Cristiano Palomba |
Roma |
Lorenzo Perrone |
Lecce |
Mauro Piccini |
Perugia |
Stefano Pirro |
LNGS |
Paola Puppo |
Roma |
Emilio Radicioni |
Bari |
Nunzio Randazzo |
Catania |
Alessia Satta |
Roma Tor Vergata |
Carla Sbarra |
Bologna |
Daniele Sertore |
Milano |
Cristina Tuvé |
Catania |
Javier Valiente |
LNL |
Stefania Vecchi |
Ferrara |
Graziano Venanzoni |
LNF |
Michele Viviani |
Pisa |
Oliver Wieland |
Milano |
Sandra Zavatarelli |
Genova |