I rappresentanti dei ricercatori hanno condotto un sondaggio fra i propri rappresentati su due punti in discussione per il nuovo Statuto dell'INFN. Gli intervistati (attraverso uno o più messaggi di richiesta di voto) sono stati poco meno di 1400, composti da 570 ricercatori dipendenti, 740 associati con incarico di ricerca e circa 50 ricercatori e tempo determinato. 360 ricercatori hanno risposto al primo quesito e 352 al secondo, ovvero ha votato poco più del 25% della platea complessiva. Al momento i dati disponibili non permettono di distinguere la partecipazione dei dipendenti e degli associati. Essendo stato il sondaggio chiaramente finalizzato a fare una proposta comune per il nuovo Statuto, è evidente che le astensioni implicano l'accettazione della scelta di chi si è espresso.
Il primo quesito riguarda la composizione della rappresentanza del personale nel Consiglio Direttivo, per la quale si è chiesto di scegliere fra 5 opzioni:
A: 1 rappresentante dei ricercatori ed 1 rappresentante per amministrativi, tecnici e tecnologi (situazione attuale)
B: 1 rappresentante per ricercatori e tecnologi ed 1 rappresentante per amministrativi e tecnici
C: 2 rappresentanti di tutto il personale dipendente e associato
D1: 2 rappresentanti eletti da tutto il personale ma con elettorato passivo ristretto ai soli ricercatori e tecnologi
D2: 2 rappresentanti eletti da tutto il personale ma scelti uno fra ricercatori e tecnologi ed uno fra amministrativi e tecnici.
Il risultato è riassunto dal grafico a torta sottostante:
Il secondo quesito riguarda la durata dei mandati di tutte le cariche, ad eccezione di quelli dei membri del CD, fissati a 4 anni rinnovabili una sola volta dal DL 213/2009. Le opzioni proposte sono:
1. 4 anni rinnovabili una sola volta, come il CD
2. 3 anni rinnovabili una sola volta
Il risultato è riassunto nel grafico a torta sottostante: