Riunione pre-CD 29 novembre
Il presidente è impegnato al MIUR, la riunione è presieduta dal vicepresidente Masiero.
Masiero informa che nella seduta notturna della Commissione Bilancio del Senato è stato approvato un emendamento alla legge di bilancio che stanzia un finanziamento di 10 milioni nel 2018 e 50 nel 2019 dedicato alle stabilizzazioni di ricercatori e tecnologi degli Enti di Ricerca, purché siano cofinanziate su fondi interni al 50%. La legge di stabilità dovrà ora essere discussa alla Camera, dove potranno essere introdotte ulteriori modifiche (si tenterà per esempio di estendere il finanziamento alle stabilizzazioni del personale tecnico e amministrativo).
Masiero informa anche che un’assemblea sindacale indetta congiuntamente da CGIL, CISL, UIL e ANPRI è in corso all’ingresso dell’edificio e che i partecipanti saranno ricevuti dal CD alle 11:30. Il CD deve quindi prepararsi a fornire una posizione chiara su due temi: le stabilizzazioni e le progressioni di livello ex art. 54 per il personale tecnico e amministrativo.
- Per quanto riguarda le stabilizzazioni Masiero propone che la posizione fin qui presa dall’Ente rimanga invariata fino a quando sarà nota la forma definitiva della legge di stabilità, momento in cui potrà essere riconsiderata alla luce delle nuove norme e delle risorse che saranno rese disponibili. Viene chiesto se non permangano le pregiudiziali “di principio” fin qui sostenute, ma Masiero ritiene che tutto il quadro vada riconsiderato nel suo complesso se dovessero cambiare le condizioni esterne.
- Per le progressioni ex art.54 ci sono circa 400 persone candidabili ed ogni progressione costa 2500 euro. Osservando le regole imposte dalla FP sul salario accessorio al massimo se ne possono fare 80, grazie al metodo ISTAT (recupero della spesa per art.54 dei pensionati ai quali era stato riconosciuto). Si tratta chiaramente di un numero molto insoddisfacente: Masiero propone quindi al CD di programmare 200 progressioni nel PT, con la precisazione che vi si procederà solamente dietro esplicito consenso di MEF e FP. Precisa tuttavia che i revisori hanno specificato che, anche in presenza di autorizzazione ministeriale, se poi dovesse comunque arrivare un rilievo della Corte dei Conti, il CD ne dovrebbe rispondere. Chiede quindi la disponibilità ad assumersi tale responsabilità.
Gomezel ricorda che le limitazioni alle progressioni ex art.54 derivano solamente da una circolare della FP che impone di finanziarle col fondo del salario accessorio, malgrado ciò non sia affatto previsto nel CCNL. A questo proposito informa che il 31-10-2017 è stata pubblicata l’ordinanza n. 25905 della Corte di Cassazione, riguardo un ricorso contro una circolare dell’Agenzia delle Entrate, che specifica che ogni interpretazione della legge fornita dalla PA attraverso circolari non può essere vincolante e non costituisce fonte normativa. Lo stesso principio deve quindi valere per gli art.54, e la circolare della FP non può essere considerata vincolante.
Viene ricevuta l’assemblea sindacale. Intervengono i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL. Tutti richiamano la recente circolare Madia sulle stabilizzazioni e concordano nel chiedere la stabilizzazione di tutti gli aventi diritto, la proroga dei contratti a td fino alla stabilizzazione e un sostanziale incremento delle progressioni ex art.54. Consegnano una lettera firmata da numerosi dipendenti in cui si chiede una ampia valorizzazione del personale.
Il vicepresidente Masiero risponde descrivendo le proposte del CD: c’è la disponibilità a riconsiderare il piano delle stabilizzazioni solo dopo il testo definitivo della legge di stabilità. L’Ente ha fatto un notevole sforzo di programmazione, con l’idea di mantenere le competenze presenti attualmente, ma per ora resta contrario ad automatismi per ricercatori e tecnologi. Viceversa saranno previste nel PT 200 progressioni ex art.54, ma si chiederà l’approvazione di FP e MEF prima di bandirle.
Le rappresentanze sindacali si dichiarano insoddisfatte delle proposte illustrate e chiedono una discussione approfondita e l’estensione di un documento congiunto in cui l’Ente si assuma alcuni impegni, altrimenti si dichiarano pronte ad occupare la presidenza. Una delegazione ristretta si ritira per trattare. Nel frattempo rientra anche il presidente Ferroni. Dopo alcune ore Masiero comunica al CD che è stato raggiunto un accordo su 4 punti, elencati e sottoscritti in un documento congiunto.
Riprende la riunione con agenda ridotta.
Il presidente comunica che è stato approvato un emendamento alla legge di stabilità che cancella i premiali e ne riversa sul FOE i 68 milioni. C’è ancora la speranza di ottenere un finanziamento aggiuntivo per l’upgrade di Virgo. Inoltre dovrebbero esserci dei fondi dedicati per il trasferimento del CNAF nel nuovo polo informatico di Bologna.
Il presidente preannuncia che nel CD di domani sarà portato in approvazione il nuovo Disciplinare organizzativo di LNGS: è un passo importante verso una razionalizzazione della gestione del laboratorio, anche se non può considerarsi ancora completo. Tuttavia permetterà di rispondere al meglio alle tensioni attuali sia interne che esterne.
Il presidente chiede l’approvazione con urgenza di una delibera che costituisca in AC una direzione RUP, per fare fronte alle esigenze dell’Ente in questo campo. Si impegna a garantire che la riforma organica di AC, inclusa l’organizzazione dei RUP, sia discussa a fondo nei prossimi mesi, ma chiede fiducia su questo provvedimento che mira solo a rispondere ad urgenti necessità. Pur comprendendo la richiesta, molti dei presenti trovano inopportuna la creazione di una sesta direzione in AC. A seguito di discussioni e proposte continuati in serata, matura poi la proposta di dedicare ai RUP una Divisione (ovvero una unità organizzativa di livello inferiore alla Direzione) che sarà poi recepita nella delibera presentata in CD.
Il dott. Saban relaziona sull’incidente capitato lo scorso 9 novembre al CNAF
È stato costituito gruppo di studio per analizzare quanto successo, composto da R.Saban, R.Ricci (LNF), G.Carlino (NA).
Il 9-11 la sala quadri elettrici era sotto 1.2 m di acqua e la sala macchine sotto 40 cm d’acqua. Una condotta dell’acquedotto ha perso una flangia ed ha riversato gradualmente l’acqua in una specie di lago sotterraneo che a un certo punto è esploso, riversando l’acqua in una trincea da cui poi l’acqua è confluita nei locali del CNAF.
Dal log file delle sicurezze dell’edificio risulta che il primo segnale di problemi con una sonda è delle ore 4:15, ma la valvola di chiusura è stata azionata alle 9. Purtroppo il primo segnale non è stato trattato come allarme, in quanto segnalava solo umidità. Ma alle 5 c’è stato un allarme allagamento all’ingresso che ha provocato correttamente la chiusura del portone. Tuttavia c’è stata una risalita d’acqua dal pavimento, malgrado il portone chiuso. Questa è una debolezza del sistema, perché l’edificio è circondato da pilastri che non bloccano l’entrata dell’acqua. La sonda di livello nella vasca è andata in allarme alle 5:30, ma non ha provocato reazione. Alle 7:10 a causa della salita d’acqua nella sala elettrica si è sganciata l’alimentazione e sono partiti i motori diesel per supplire: questo è stato un errore di procedura. Inoltre lo switch per fermare i motori diesel non era accessibile ed è stato necessario chiudere l’iniezione di carburante.
Per il ripristino sono stati prima di tutto rimossi 500 m^3 di acqua. Poi pulito il fango. Rimossi dischi e tape. Installata una linea elettrica di fortuna, ripristinata l’alimentazione del polo GARR, spostati i servizi informativi ed i servizi nazionali al vicino CNR. Iniziate le prime verifiche di funzionalità. L’incidente è avvenuto di giovedì: al termine del week end le cose cominciavano a funzionare.
Dal 20 novembre la ditta Belfor, specializzata in disaster recovery, è al lavoro per la pulizia, essiccamento e deumidificazione dei locali. Ci vorranno 3 settimane.
Per la parte elettrica si sono già ricevuti i preventivi. Si prevede la bonifica di un primo quadro entro Natale, poi a gennaio il secondo che è più danneggiato. Anche i gruppi di continuità saranno ripristinati. I chiller sono spenti ma dovrebbero essere ok perché situati al primo piano.
Il sistema antincendio è da controllare e ripristinare. Il sistema antiallagamento è da riprogettare completamente.
Per quanto riguarda le infrastrutture informatiche:
- Dischi: in totale sono presenti 23.9 PByte. 4 PByte sono da sostituire. 9 cestelli a rischio che coinvolgono CSN2, Atlas, LHCB, Alice, CMS. Era già stato acquistato un set da 7 Pbyte, che verrà consegnato quando la sala sarà pronta.
- Tape: ci sono state varie interazioni col fornitore (Oracle). È necesaria una completa pulizia interna, e la sostituzione delle parti bagnate. Va poi ricertificata tutta la libreria. I primi test sono positivi per il recupero dei dati sui nastri bagnati. Tuttavia tutti i dati sono duplicati almeno su un altro centro, quindi in caso di necessità potranno essere copiati.
- Servizi: SI e Servizi nazionali sono stati spostati nella vicina sede del CNR, dove al momento non c’è ridondanza. Deve essere implementato un sistema di gestione delle emergenze, peraltro già allo studio prima dell’incidente.
- Il Calcolo scientifico (TIER 1) è fermo per ora. Ci sono varie tipologie di danno ai sistemi di storage, in particolare dischi, diversificate per esperimento e CSN: in alcuni casi potrebbe essere piu’ difficile il recupero (CSN2), per altri invece il recupero dovrebbe essere agevole senza danni per gli esperimenti. Alcune risorse dai Tier2 di CMS, ATLAS e ALICE potranno essere usate per rimpiazzare in parte il TIER1. AMS e Virgo sono in sofferenza perché hanno i dati delle pre-analisi a rischio. LHCB ha perso le CPU sia Tier1 sia Tier2 e chiede di avere accesso alle CPU su tutti i siti.
È stata ovviamente attivata l’assicurazione e nominato un esperto di parte. Speriamo di avere un indennizzo.
Viene ringraziato tutto il personale del CNAF, della CCR e del SI per l’enorme impegno profuso, la dedizione ed il senso di responsabilità dimostrati in questo frangente.
Il direttore del CNAF, Maron, chiarisce che non c’è ancora una quantificazione del danno, molto dipenderà da quello che si riesce a recuperare. Tuttavia sono state identificate delle debolezze strutturali che vanno assolutamente corrette.
- Lucchesi riferisce che gli esperimenti LHC si stanno organizzando utilizzando risorse dei Tier2 per il Tier1. Per i dati è sicuramente preferibile copiarli su nastri nuovi dalle repository esterne, piuttosto che mettersi a pulire i nastri bagnati. È tuttavia molto importante dare alle collaborazioni ed al CERN una stima di quando l’intero sistema potrebbe essere ripristinato. Maron risponde che ritiene impossibile una ripartenza del calcolo scientifico prima della fine di gennaio.
Zoccoli aggiunge che avendo un accordo col Cineca dal prossimo anno, parte delle CPU potrebbero esserci fornite dal Cineca.
Nella parte finale della riunione Zoccoli riassume la ricognizione delle esigenze di professionalità tecnologiche nelle strutture. Si discute un possibile piano di acquisizione di tali risorse umane, in parte già presenti come tempi determinati.
CD del 30 novembre
Il presidente, in accordo con la nuova prassi sui congedi, informa il CD che il dott. Urbano, neoassunto ricercatore teorico a Trieste, chiede di andare al CERN dal 7-1 al 30-9-2018, avendo preso servizio all’INFN il 1 ottobre, per poter completare il suo contratto di fellow. Parere favorevole del direttore. Il CD acconsente.
Rinnovo di un vicepresidente: viene eletto Antonio Zoccoli con 29 voti e una scheda bianca.
Zoccoli informa che, visti i problemi al SI dovuti all’incidente di Bologna, si pensa di riassegnare tutto quello che non sarà speso nel 2017 su consumo, inventario e apparati. La GE tratterrà un overhead del 20%, ma l’80% sarà disponibile per la spesa subito dopo l’approvazione del bilancio consuntivo.
Ratificata la delibera di GE che innalza temporaneamente il limite di firma del direttore del CNAF a 300 keuro.
Approvate borse di studio per laureati a Pisa e Torino. Viene rilevato che, secondo la policy decisa dal CD, le borse scientifiche per laureati non possono superare i 6 mesi (in quanto concepite come contratti “ponte” prima del dottorato), mentre quella richiesta da Pisa è di 1 anno rinnovabile. Tuttavia si appura successivamente che si tratta di un errore: anche la borsa di Pisa ha carattere tecnologico e non scientifico.
Ratificata la modifica dell’accordo bilaterale INFN-Elettra e UniPg per il progetto CarESS, ovvero computing per ESS e Fermi.
Per quanto riguarda la European Spallation Source, il presidente precisa che l’INFN non intende partecipare ai costi di funzionamento, cui invece dovrebbe contribuire il CNR. Se questo accordo non venisse rispettato l’Ente valuterà se uscire dal progetto (non prima però di aver recuperato quanto investito). Peraltro ESS ha già un extra cost di 1 miliardo di euro.
Viceversa il protocollo per la partecipazione italiana a Xfel e ESFR prevede che il contributo italiano (a Xfel di 3.8 milioni l’anno) sia finanziato dal ministero degli esteri, non dal FOE. Il protocollo dice anche che quote della società XFEL saranno acquistate in ragione di 2/3 dal CNR e 1/3 dall’INFN.
Approvato l’accordo per il prolungamento no-cost di PAMELA
Prorogata di 9 mesi la convezione per l’adeguamento del SCF_LAB nell’ambito del progetto premiale “Laser ranging to Galileo” in collaborazione con ASI.
Finanziati due RtdA a Napoli e a TOV
Approvato un amendment dell’agreement fra CERN, INFN e STFC, per lo sviluppo di cavità superconduttrici per FCC, che aumenta di 20 keuro il contributo che il CERN verserà all’INFN (già di 450 keuro).
Approvato un Framework di collaborazione per la costruzione dei magneti per HL LHC : INFN contribuirà per 2.9 milioni in 3 anni.
Approvato l’affitto dell’ufficio a Bruxelles.
Approvato un appendice al Collaboration agreement fra INFN –DESY che definisce il contributo del LASA ai progetti XFEL e ESS. Comporta un costo per l’Ente di 700 keuro nel biennio 2017-19.
Approvato un bando per CTER appartenente a categorie protette a LNF
Assunti vari vincitori dei concorsi per giovani ricercatori: ne resta ancora solo uno che comunicherà le sue intenzioni il 5 dicembre. Bisognerà poi fare l’ultima assunzione di corsa al CD di dicembre.
Assunti vari vincitori di concorsi per categorie protette.
Approvato il nuovo Disciplinare organizzativo di LNGS.
Approvata la costituzione di una Divisione RUP in AC, alle dirette dipendenze del DG. I due RN del personale si astengono e leggono la seguente dichiarazione: Come rappresentanti del personale riteniamo che questa delibera modifichi il Provvedimento organizzativo dell'AC mentre ne è in discussione un'ampia riforma sulla quale abbiamo espresso le nostre osservazioni e pertanto, al di là del merito, non condividiamo il metodo utilizzato. Tuttavia scegliamo di astenerci dal voto come segno di fiducia nei confronti del Presidente e confidando nelle sue assicurazioni che questo provvedimento potrà essere ridiscusso nell'ambito generale della riforma di AC. Chiedono che la dichiarazione sia messa a verbale. Il presidente capisce il punto ma ribadisce che ritiene urgente questo intervento e comunque non definitivo.
Viene approvato l’acquisto di alcuni immobili confinanti con i LNF per permettere una più agevole costruzione dell’edificio di Eupraxia.
Approvata l’adesione al consorzio APEnet: Atenei e Centri di Ricerca per il Public Engagement. Non prevede costi per l’Ente, ma permette di mantenere un coordinamento delle attività di public engagement con università ed istituzioni di ricerca a livello nazionale.
Approvata l’istituzione di un Centro Nazionale di Studi Avanzati al GGI, come già discusso e concordato nel CD di aprile. Questa operazione permetterà di dare una maggiore visibilità ed una più adeguata collocazione al centro, già esistente, che manterrà la stessa missione ed organizzazione. Direttore pro tempore viene nominato il prof. Daniele Dominici. Il Centro sarà inaugurato il 15 febbraio e nell’occasione sarà istituito un premio internazionale col nome di “medaglia Galileo”.
Il presidente ricorda che l’amministrazione del GGI è totalmente a carico dell’università di Firenze. Bisognerà costituire il consiglio di Centro, il comitato Scientifico ed il comitato di coordinamento. Andrà però chiarito come affrontare la ristrutturazione dell’immobile universitario. Adriani risponde che a dicembre sarà approvata la convenzione con l’università, inizialmente senza costi. Poi l’università di Firenze la approverà da parte sua con uno schema dei costi, e l’INFN lo ratificherà nel cd di gennaio.
Approvato l’accordo con l’ASI per la realizzazione del Satellite LARES2. Le lavorazioni meccaniche avverrano a Pd, l’installazione e calibrazione degli specchi a LNF. Per questo progetto l’INFN riceve dall’ASI 3.5 milioni, incluso un overhead di circa il 15%. Il presidente commenta che è la prima volta che si riesce a fare un contratto così sostanzioso con ASI, ritiene che sia stato fatto un bel lavoro che può essere un modello per ulteriori contratti. Campana aggiunge che a breve ci sarà anche il progetto di un laboratorio congiunto INFN- ASI a LNF.
Approvato lo schema di convenzione con il CNR dipartimento di Scienze della terra per il progetto SIDDARTA, che si occupa della ricerca di polvere minerale in Antartide. L’Ente riceve 89 keuro.
Approvato un agreement di collaborazione scientifica con l’università di Chilecito. Senza costi.
Il direttore di Cagliari propone di modificare il bando di un concorso per categorie protette allo scopo di ampliare la base dei partecipanti, in quanto sono state ricevute solo 2 domande. Il direttore sostiene che esistono precedenti in altre PA o università. Tuttavia la dott.ssa Carfora, revisore dei conti, afferma che questa operazione non è lecita nel momento in cui si sono già ricevute delle domande: se i candidati hanno le capacità richieste nel bando si procede col concorso, altrimenti si annulla e se ne bandisce uno nuovo.
Assunti i vincitori dei concorsi per tecnologo a LNF e TIFPA.
Assunta una tecnologa a LNL per scorrimento della graduatoria. Si utilizza uno dei posti di tecnologo del PT in vigore.
Assunta con art.36 una vincitrice di borsa Marie Curie per il progetto EasiTrain a LNL.
Il contratto del dott. Iliescu a LNF viene spostato da fondi overhead a un progetto esterno.
Approvato diversi contratti a tempo determinato.
Approvato un contratto ex art.7 come esperto qualificato al dott. Adolfo Esposito, da poco pensionato. Il contratto è legittimo, dura due anni, il tempo necessario per la formazione del personale che lo sostituisce.
Approvato l’ultimo contingente di ore di lavoro straordinario: 560 ore.
Fine approvazione delibere.
Il presidente informa che, a norma della recente circolare Madia, la procedura di stabilizzazione parte su richiesta degli interessati. Quindi l’Ente dovrà approvare un bando a cui gli aventi diritto possono fare domanda. Sarà approvato a dicembre per tecnici ed amministrativi. Questo implica che non sarà possibile assumerli il 1 gennaio, ma in ogni caso i contratti a td in scadenza saranno prorogati.
Per quanto riguarda le borse post doc cofinanziate dall’Europa nel progetto COFUND, il primo bando per 15 borse uscirà a giugno e ci saranno 2 mesi per fare domanda. Vi sarà un secondo bando nel 2019, sempre per 15 borse. Sono borse triennali: 2 anni all’INFN ed 1 fuori (a scelta del borsista). Volendo il terzo anno si potrà lavorare anche presso un’azienda a scelta fra alcune (saranno probabilmente 8) che collaborano con l’INFN.
L’Ente vuole mantenere un numero di borsisti circa costante: al momento ne abbiamo 64 (ogni anno 32 borse biennali). Quindi è necessario ridurre il numero di borse post-doc “normali” tenendo conto anche della spesa un po’ maggiorata per quelle COFUND. A seguito di una stima accurata si propone di bandire nel 2018 solo 17 borse post doc INFN (oltre al cofund). Come dividerle fra teorici e sperimentali va capito. Nel 2019 bandiremo 19 borse e via dicendo fino poi a tornare a regime con 32 borse.
Con questo programma L’Ente risparmia circa 1.5 milioni rispetto a quanto avrebbe speso solo con le proprie borse. In realtà il management del COFUND costa un po’, ma non a livello di intaccare significativamente questo guadagno.
Si discute se ai borsisti COFUND dare contratti AdR senior o art.36 (gli AdR ora sono accettati dalla UE con qualche caveat). Il costo è invariante, ma con l’art.36 i borsisti ricevono uno stipendio netto un po’ minore a fronte di una previdenza completa. Dopo breve discussione si raggiunge il consenso sull’art.36.
Cuttone comunica che recentemente ha riallineato tutte le convenzioni con l’Università di Catania sull’uso degli spazi per LNS: ora l’INFN ha una convenzione che scadrà nel 2089.
Chiamate dirette: il presidente ricorda che nel precedente CD si era registrato consenso sulla necessità di offrire ai vincitori di grant ERC le stesse opportunità di carriera che offre l’università, specialmente per le starting e consolidator grants, in modo da evitarne la sistematica fuga (con grant al seguito), o almeno dare una concreta possibilità di scelta. Purtroppo essendo inapplicabile lo strumento di legge previsto nel DL218 per questi casi, il CD aveva discusso sull’opportunità di supervalutare i grant ERC nei titoli dei concorsi nazionali a livello 1 e 2, ma era giunto ad una conclusione negativa in tal senso. Si era quindi ritenuto più corretto, in questi casi, bandire dei concorsi locali ad hoc, per singoli posti a livello 2 o 1, con esplicita supervalutazione del titolo nel bando. Il presidente invita quindi i direttori che hanno in sede vincitori di ERC recenti a sottoporre nel 2018 una eventuale richiesta in tal senso.
Elenco Delibere:
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assegnazione ultimo contingente ore lavoro straordinario 2017 |
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stipula contratto art. 7 D.Lgs n.165/2011 al Dott. A. Esposito presso i LNF |
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14563 |
rinnoco cariche direttive: Elezione Vicepresidente dal 30-11-2017 al 15-06.2018 |
14577 |
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14576 |
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14575 |
integrazioni al Programma Biennale degli acquisti di Beni e Servizi 2017-2018 |
14574 |
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14573 |
approvazione schema di “Appendix 2 to the Cooperation Agreement between DESY and INFN |
14587 |
approvazione schema di “Framework Agreement between INFN and the Universidad Nacional de Chilecito” |
14586 |
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14585 |
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14584 |