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Documento dell'Assemblea dei rappresentanti sulle chiamate dirette

L'assemblea dei rappresentanti dei ricercatori e associati alla ricerca delle 20 sezioni e dei 4 laboratori nazionali dell'INFN ha approvato a larga maggioranza (è richiesto il voto favorevole dei 2/3 dei rappresentanti e metà delle strutture) le presenti considerazioni in merito alle recenti procedure di assunzione per ‘chiamata diretta’, ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 213/2009:

                                                 

L’Assemblea dei rappresentanti dei ricercatori,

in relazione all’uso delle risorse liberate dal turnover 2009-2010, e la procedura di assunzione per chiamata diretta ai sensi dell’art. 13 D.lgs. 213/2009, esprime contrarietà all’utilizzo senza un processo di selezione pubblico di candidature di chiara fama, regolato da semplici e trasparenti norme interne all’Istituto.

Pertanto, pur riconoscendo la difficoltà oggettiva di procedere in presenza di norme in costante mutamento e fortemente limitanti l’autonomia dell’Istituto, l’Assemblea richiama quanto segue.

 

1. Domanda:

 1a. Come sono state identificate le linee di ricerca per la chiamata di personalità di ‘chiara fama’?

 1b. Nell’ambito di queste linee di ricerca, quali sono stati i criteri di scelta dei candidati? Come mai tali criteri hanno condotto a selezionare 5 uomini e nessuna donna?

 1c. Perché la procedura non è stata opportunamente pubblicizzata?

 

2. Esprime contrarietà:

 2a. Pur riconoscendo la congruità dell'attribuzione del profilo di dirigente di ricerca per persone già impegnate all’estero, con la caratteristica della ‘chiara fama’, si esprime contrarietà in merito al riconoscimento della VII fascia stipendiale, un traguardo praticamente irraggiungibile secondo il requisito dell’anzianità (tranne casi oramai rarissimi) visti i profili di età e lo sviluppo di carriera attuale;

 2b. Pur riconoscendo l’opportunità di chiamare come Ricercatori giovani meritevoli in quanto vincitori di programmi di alta qualificazione come indicati dal Ministero, si esprime contrarietà in merito all’attribuzione del profilo di primo ricercatore per il  candidato vincitore di ERC starting grant.

 

3. Richiede

 3a. Anche in connessione al punto precedente, si chiede che venga immediatamente riattivata la cadenza dei concorsi di passaggio di livello, ancorché solo ai fini giuridici e non economici, sia al II sia al I livello, anche attraverso il meccanismo dell’art. 15 del CCNL (passaggi interni), dove i più meritevoli (come i vincitori di grant nazionali e internazionali) potranno facilmente vedere riconosciuto il loro valore;

 3b. Si chiede che si attivi nella maniera più forte e convinta l’azione politica per rimuovere i vincoli al reclutamento e alla progressione di carriera per il personale di ricerca, ristabilendo i concorsi come lo strumento principale che possa garantire l’accesso più ampio e più trasparente possibile, in parallelo allo scorrimento delle graduatorie degli idonei, oggi unico canale previsto dalla legge;

 3c. Si chiede che nel futuro siano enunciate in modo chiaro le aree strategiche o i programmi di qualificazione (ERC, FIRB o altro) per i quali s’intenderà – eventualmente – utilizzare nuovamente il meccanismo della chiamata diretta, possibilmente con un bando internazionale (sul modello di quello della direzione di Centri Nazionali e Laboratori).