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Resoconto CD 26 e 27 gennaio 2012

(versione pdf)

26 gennaio, ore 14.30

  • Approvazione ordine del giorno

 

1) Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente porge il benvenuto, a nome del Consiglio, al nuovo direttore della sezione di Bologna, dott. Graziano Bruni.

Il 22 e 23 febbraio si svolgerà presso la sede del CNR un convegno sulla partecipazione italiana alle infrastrutture di ricerca europee – quali ESS, ELI, ESRF, eccetera – durante il quale è prevista una tavola rotonda  con la partecipazione dei presidenti degli enti di ricerca e il ministro Profumo. Antonio Zoccoli (per l’INFN) e Massimo Inguscio, tra gli altri, stanno lavorando alla preparazione del programma del convegno. Il Consiglio Direttivo di febbraio si svolgerà, quindi, nella sola giornata di venerdì 24 febbraio.

E’ in corso di organizzazione la visita, in programma il 5/6 ottobre, dell’ECFA (che l’anno scorso si era svolta presso i Laboratori Nazionali di Frascati). Nello stesso periodo, dal 2 al 4 ottobre, è in programma il Comitato di Valutazione Internazionale, a Pisa.

Il Presidente ricorda la scomparsa di due illustri colleghi, Albert Silverman e il prof. Franco Pacini.

La Giunta Esecutiva e la Direzione Affari Generali stanno definendo con la Direzione Generale del MIUR l’accordo di programma che regolerà il contributo dell’INFN a IGNITOR.

Riguardo alla presentazione dei progetti premiali, il Presidente sottolinea che, sebbene i tempi molto ristretti non abbiano consentito una consultazione ampia e capillare della comunità INFN, resti un segnale estremamente positivo il fatto di essere riusciti a presentare ben 17 progetti, tutti di livello qualitativo elevatissimo, e ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla preparazione di tali progetti.

Il vice-Presidente riporta che, in occasione dell’incontro al Ministero relativo ai progetti premiali, il Ministro ha sottolineato come sia assolutamente prioritario aumentare la percentuale di successo della partecipazione italiana ai progetti e bandi europei: la quota di finanziamento data dall’Italia è del 14% (7 miliardi) a fronte di una quota di progetti pari solo l’8% (4 miliardi), nell’ultimo Programma Quadro. Risulta pertanto evidente come tale percentuale debba migliorare in vista del nuovo Programma “Horizon 2020”, che mette a disposizione ben 80 miliardi, di cui 12 rappresentano il contributo dell’Italia.

E’ in corso di definizione la costituzione di una unità di ricerca dell’INFN da costituire a Trento: il Presidente comunica di avere avuto un incontro molto positivo con il Presidente della Provincia autonoma, con il Rettore dell’Università. L’idea sarebbe quella di costituire un centro di alta tecnologia anche sfruttando la sinergia con i laboratori della Fondazione Bruno Kessler.

La responsabile della Direzione del Personale, avv. Bovo, informa che grazie a un grande sforzo dell'Amministrazione Centrale, è stato sanato l’arretrato relativo alle Dichiarazioni Mensili Analitiche INPDAP. L'arretrato relativo alle dichiarazioni INPS è limitato ad alcuni casi specifici ed è in via di soluzione. Il prossimo impegno nel senso di velocizzare e rendere più efficiente l'azione della nostra Amministrazione sarà quello relativo al modello 770. L’avv. Bovo informa altresì che siamo sempre in attesa dell’emanazione delle autorizzazioni a bandire sul turn-over 2009-2010.

Dal 1 febbraio 2012 il dott. Luigi Giunti è il Direttore Generale dell’INFN. In conseguenza di ciò, verranno riviste le assegnazioni dei compiti di revisione sugli uffici e direzioni dell’Amministrazione Centrale ai membri della Giunta Esecutiva

A far data dal 1 febbraio il Direttore Generale sarà anche il nuovo capo della delegazione dell’Ente per la trattativa sindacale, e sarà coadiuvato da un membro della Giunta Esecutiva.

Sebbene il mandato del dott. Fortuna come membro della Giunta scada a luglio, il Presidente intende procedere all’elezione del sostituto già nel corso della seduta di febbraio del Consiglio Direttivo, allo scopo di garantire un periodo di sovrapposizione adeguato.

Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, in attesa che gli altri Ministeri competenti facciano le loro osservazioni, ha intanto inviato le proprie osservazioni al nuovo Regolamento del Personale, in particolare richiedendo alcuni riferimenti giuridici. Il Presidente, insieme al dott. Giunti e all’avv. Bovo, sta preparando la risposta con i chiarimenti richiesti. Va chiarito che in ogni caso sono vincolanti i pareri del Ministero dell’Economia e Finanze e del Dipartimento della Funzione Pubblica, in assenza dei quali non sarà possibile emanare il nuovo Regolamento.

La commissione del Consiglio Direttivo che sta lavorando a proposte di modifica dello Statuto dovrebbe concludere i propri lavori entro marzo.

A seguito della riorganizzazione dell’INAF e del conseguente accorpamento di alcune strutture, il personale dell’IFSI di Torino (8 ricercatori, 2 amministrativi e 1 tecnico, più due unità di personale – 1 ricercatore e 1 tecnico – ancora da assumere) che da molti anni operano in un ambito di ricerca prettamente INFN, verranno distaccati presso la sezione INFN di Torino.

Viene ricordato che la partecipazione al PRIN prevede, per l’area 02 – scienze fisiche, un minimo di 5 unità. Una di queste unità, che però non potrà essere quella del coordinatore nazionale, può essere INFN (una sola unità indipendentemente dal fatto che partecipi personale INFN di diverse strutture). Il bando stabilisce che la selezione avvenga in due fasi: una prima fase, a livello delle università, dovrà preselezionare un numero di progetti determinato dallo 0.75% del personale di ruolo (o, se maggiore, pari alla media dei progetti PRIN vinti negli ultimi bandi), seguita da una seconda fase a livello nazionale, effettuata da Comitati di Selezione (uno per ciascuna delle 14 aree disciplinari CUN).

Poiché all’area 02 afferiscono circa 2400 docenti, il numero di progetti da preselezionare dovrebbe essere di 18, per cui si può prevedere circa una decina di progetti che verranno finanziati. Si pone quindi il problema non solo di presentare dei buoni progetti, con responsabili di chiara fama, ma anche di avere buone probabilità di essere selezionati nella prima fase dalla propria università.

Discorso analogo vale per il bando Futuro in Ricerca (FIRB) 2012. In questo caso l’INFN può presentare autonomamente dei progetti, per una quota pari allo 0.5% del personale ricercatore di ruolo (4 progetti in totale). Anche in questo caso, sarà quindi necessaria una fase di preselezione. L’ultimo bando FIRB vide infatti circa una ottantina di proponenti.

E’ necessario inviare entro il 12 febbraio l’indicazione dei progetti che si intendono presentare, allo scopo di predisporre il meccanismo di selezione interna. Ci sarà infatti un panel di esperti internazionali, composto da 5 persone. Se però il numero di progetti fosse superiore a circa una dozzina, il panel dovrà nominare 5 sub-panel di 3 persone, i quali dovranno fare la revisione dei progetti producendo una “short list” di una dozzina di progetti, all’interno dei quali il panel sceglierà i migliori 4 secondo questo criterio: il migliore in assoluto, e quindi il migliore di ciascuna delle 3 linee di intervento elencate nel bando.

Per il futuro occorre tenere conto che l’aver vinto un bando FIRB rappresenta per i giovani ricercatori un titolo di merito di cui tenere debito conto.

Non ci sono delibere urgenti, tra le delibere relative al personale c’è il rinnovo di contratti a tempo determinato ex. art. 15 e art. 23, generalmente di un anno, inteso a completare l'allineamento di tutti i contratti. Come annunciato si tratta dell'ultimo rinnovo generalizzato di contratti a tempo determinato. Fanno naturalmente eccezione i casi come i contratti erogati su fondi PON, che hanno scadenza fino alla scadenza del progetto stesso.

2) Approvazione verbali precedenti sedute

Non ci sono verbali da approvare 

3) Rinnovo cariche elettive:

Per tutte le votazioni la maggioranza assoluta è di 18 voti su 34 aventi diritto, 34 presenti.

  • Elezione del direttore della sezione di Milano. Le consultazioni del personale della Sezione hanno dato i seguenti risultati: 120 aventi diritto al voto, 91 votanti. Hanno ottenuto voti: 56 dott.ssa Chiara Meroni, 28 prof.ssa Laura Perini, 3 schede bianche e 4 schede nulle. Si procede alla votazione, con 34 votanti, ottengono voti: Chiara Meroni 30, Laura Perini 2, 2 schede bianche. Risulta eletta la dott.ssa Chiara Meroni.
  • Elezione del direttore della sezione di Pavia. Le consultazioni del personale della Sezione hanno dato i seguenti risultati: 67 aventi diritto al voto, 62 votanti. Hanno ottenuto voti: 37 dott. Oreste Nicrosini, 23 dott. Valerio Vercesi, 2 schede bianche. Si procede alla votazione, con 34 votanti, ottengono voti: Valerio Vercesi 27, Oreste Nicrosini 7. Il dott. Valerio Vercesi è eletto nuovo direttore della sezione di Pavia.
  • Elezione del direttore della sezione di Torino. Le consultazioni del personale della Sezione hanno dato i seguenti risultati: 148 aventi diritto al voto, 72 votanti. Hanno ottenuto voti: 69 dott. Amedeo Staiano, 1 dott.ssa Nadia Pastrone (che ha comunicato la sua indisponibilità), 2 schede bianche. Si procede alla votazione, con 33 votanti (il dott. Staiano lascia la sala), ottengono voti: Amedeo Staiano 33. Il dott. Amedeo Staiano è eletto direttore della sezione di Torino per il secondo mandato.

4) Variazioni di Bilancio 2012

Il dott. Giunti illustra le variazioni al Bilancio 2012. Viene chiarito che tali variazioni si rendono necessarie già in gennaio per la necessità di registrare 3 diverse tipologie di voci:

  • la riassegnazione dell’avanzo dell’esercizio precedente di fondi a destinazione vincolata, in particolare quelli assegnati a dicembre 2011 dal Ministero;
  • gli storni che normalmente vengono previsti con cadenza periodica, da parte delle strutture;
  • l’assegnazione dell’overhead del progetto europeo HadronPhysics3.

5) Approvazione delibere di ordinaria amministrazione

 Come da elenco: http://www.presid.infn.it/elencodel/2012_0126cd.html

A seguito dell'introduzione dei nuovi livelli di servizio da parte di Trenitalia sui treni ad alta velocità, il livello Business è equiparato alla prima classe.

Nell’affrontare delibera contratti ex art. 2222: discussione sull’opportunità di conferire incarichi di coordinamento generale a persone – per quanto di elevato livello scientifico e manageriale – già collocate a riposo.

 

27 gennaio, ore 11.00 

6) Relazione del Prof. R. Petronzio su Progetto Super B (presentazione pdf)

Il prof. Roberto Petronzio illustra lo stato del Progetto Super B e del Consorzio “Laboratorio Nicola Cabibbo”.

Il Consorzio è stato registrato in data 7 ottobre 2011, costituito da 2 associati: l’INFN e l’Università di Tor Vergata.

Si sono svolte 4 assemblee dei soci:

  • 28 ottobre 2011: nomina del Direttore Generale, nella persona del prof. Petronzio.
  • 16 novembre 2011: presente il rappresentante del MIUR, nella persona del Direttore Generale, dott. Ghilardi, il Direttore Generale è stato incaricato di predisporre il programma di bilancio.
  • 28 novembre 2011: discussione del programma di bilancio.
  • 16 dicembre 2011: insediato il Collegio dei revisori dei conti, l’Assemblea ha potuto procedere all’approvazione del programma relativo al bilancio di previsione

Come è noto, i fondi vincolati assegnati dal MIUR nel decreto di riparto del 2010 (19 milioni) sono stati trasferiti al Consorzio con delibera del Consiglio Direttivo INFN. E’ ora necessario stralciare la cassa del Consorzio dalla cassa dell’INFN. In particolare è in corso di registrazione il primo trasferimento, per una cifra pari a 4 milioni.

Il Consorzio ha provveduto alla nomina, oltre che del Direttore Generale e del Collegio dei revisori, del Consiglio Scientifico, coordinato da Claudio Pellegrini (SLAC).

Resta da completare il Direttorato, che prevede, oltre al Direttore Generale, 4 Direzioni: Infrastrutture, Amministrazione, Integrazione con l’esperimento, Luce di sincrotrone. A oggi, a parte la Luce di sincrotrone, 3 direttori sono stati individuati e contatti e verranno presto ufficializzati. Inoltre resta da nominare il Comitato Finanze. Questo organo del Consorzio è molto importante dal momento che:

  • controlla il flusso delle risorse;
  • aggiorna periodicamente il costo dell’opera, e da Statuto entro un anno effettua una cost review del progetto;
  • stabilisce il valore convenzionale degli apporti “in natura” (in kind).

Poiché gli scopi e gli obiettivi sono paragonabili a quello di valutare la consistenza delle risorse necessaria a nuovi progetti dell’INFN attribuito al Comitato Tecnico Scientifico dell’INFN, il Consorzio intenderebbe avere alcuni componenti del CTS dell’Ente all’interno del Comitato Finanze del Cabibbo-Lab. Il presidente del Comitato Finanze del Cabibbo-Lab viene invece designato dal MIUR.

Riassumendo, il controllo ministeriale sul Consorzio viene assicurato da tre figure:

  • un rappresentante nell’Assemblea dei soci;
  • la designazione del Presidente del Collegio dei revisori dei conti;
  • la designazione del Presidente del Comitato Finanze.

Riguardo allo stato e agli obiettivi di breve-medio termine, essi si possono riassumere in tre principali elementi:

  • costituire la struttura amministrativa (non molto pesante);
  • permettere l’avvio, entro pochi mesi, delle opere di ingegnieria civile;
  • preparare il progetto esecutivo dell’acceleratore.

Per quanto riguarda la gestione della contabilità, questa verrà gestita da uno studio professionale esterno.

L’INFN fornirà un supporto per quanto riguarda gli Affari internazionali (dott. Roberto Pellegrini) e il Servizio di radioprotezione, mentre per gli Affari legali e Medicina del lavoro è in corso di definizione un accordo con l’Università di Tor Vergata. Per quanto riguarda invece la gestione dei contratti, è necessario costituire una struttura amministrativa (leggera) del Consorzio, nei prossimi 2 mesi.

Sono in corso di predisposizione il Regolamento del personale del Consorzio e Regolamento missioni, sul modello del nuovo disciplinare INFN. Per quanto riguarda la regolamentazione del personale (tutto necessariamente a tempo determinato, data la durata di 6 anni – da Statuto attuale – del Consorzio) ci sono essenzialmente due alternative:

  • adottare un contratto collettivo nazionale privato, avendo il Consorzio una personalità giuridica di diritto privato;
  • adottare un regolamento da sottoporre a trattativa con le Organizzazioni Sindacali in modo da essere trasformato in un contratto “d’azienda”. Il modello scelto è quest’ultimo, anche sulla base di quanto fatto per il Consorzio italo-francese EGO.

Il modello è quello del contratto del comparto Ricerca, con 3 livelli e – per semplicità – 3 fasce stipendiali nei profili di ricercatore e tecnologo e 2 livelli nei profili tecnico e amministrativo. Il contratto sarà basato su 40 ore settimanali (10% in più rispetto al contratto Ricerca, pari a 36 ore settimanali).

Come ulteriore incremento rispetto a questo 10%, alla retribuzione base sarà possibile aggiungere fino al 25% sulla base del merito. Il controllo delle presenze, gli straordinari e i turni saranno sotto la diretta supervisione del responsabile del servizio. Sarà inoltre prevista una indennità di non residenza o un contributo al trasloco e installazione. L’erogazione di turni e straordinari a personale esterno al Consorzio sarà regolata da appositi accordi e convenzioni. Ci sarà inoltre la possibilità di una Associazione non pagata, sul modello delle associazioni INFN e degli utenti CERN.

Nel breve periodo sarà quindi necessario sottoscrivere una serie di importanti accordi o Memorandum of Understanding:

  • con SLAC/DOE per il trasferimento delle componenti di PEP II;
  • con i partner responsabili della costruzione di parti dell’acceleratore;
  • con gli associati:
    • INFN: per regolare la partecipazione del personale in comando o messo a disposizione; per definire l’utilizzo delle infrastrutture INFN, la collaborazione dell’Ufficio affari internazionali e del Servizio radioprotezione; per la collaborazione sul sistema informativo.
    • Tor Vergata: per il sito, la collaborazione dell’Ufficio tecnico, il supporto per l’Ufficio legale, la Medicina del lavoro e Ingegneria.

Entro un mese sarà intanto possibile erogare i contratti di collaborazione per il Direttorato, e quindi circa 20 o 30 contratti a tempo determinato per il personale del Consorzio.

Per quanto riguarda le opere di ingegneria civile, è stato chiarito che la destinazione d’uso dell’area, per attività di ricerca, è consona. Il progetto esecutivo delle opere verrà affidato all’esterno, sotto la supervisione di un team di controllo, attualmente in formazione. Sarà molto importante il supporto dell’Ufficio tecnico dell’Università. Le autorizzazioni necessarie saranno acquisite tramite lo strumento della Legge-obiettivo, ovvero una conferenza dei servizi unificata gestita dal CIPE, che dovrebbe avere tempi molto rapidi (4 o 5 mesi).

A questo proposito, è prevista a breve un’ulteriore ispezione del sito per verificare le opere necessarie per il consolidamento del sito. L’obiettivo generale è quello di arrivare a far partire le opere di ingegneria civile nel corso del 2013. Le strutture di servizio e il grosso delle opere necessarie all’acceleratore dovrebbero richiedere non più di 6-8 mesi.

Per quanto riguarda il progetto dell’acceleratore, come è noto il dott. Pantaleo Raimondi ha accettato l’incarico di direttore della divisione acceleratori e luce all’ESRF di Grenoble. E’ necessario quindi riorganizzare il team e in particolare assicurare il coordinamento e il controllo delle parti del progetto realizzate da partner internazionali.

In tutto questo appare cruciale il ruolo dei Laboratori Nazionali di Frascati allo scopo di garantire la presenza di tutte le competenze necessarie per integrare il team del Consorzio.

Il piano per il prossimo futuro è quindi:

  • metà febbraio 2012: completamento della governance;
  • fine maggio 2012: lattice completo dell’acceleratore;
  • luglio 2012: cost review e, a valle di questa, accordo di programma con il MIUR sul profilo di spesa;
  • autunno 2012: sottomissione del progetto dell’acceleratore al Consiglio Scientifico.

Alla presentazione del Prof. Petronzio è seguita una lunga discussione con il Consiglio Direttivo, allargato ai presidenti delle Commissioni scientifiche. E’ impossibile dare conto dell’intera discussione, se non citare per grandi temi gli interrogativi che sono stati posti, relativi:

  • grado di internazionalizzazione del progetto;
  • eventualità di imprevisti in fase di cost-review o progettuale (risk-assessment);
  • fattibilità del progetto nei suoi obiettivi di luminosità massima e integrata, rispetto al costo previsto e ai tempi previsti;
  • le domande relative alla tempistica sono state collegate a
    • l’impatto sul panorama della Fisica delle alte energie e ai suoi programmi di lungo periodo, quali ILC, anche in relazione ai risultati di LHC, in funzione del tempo effettivamente necessario al completamento e all’entrata in funzione a regime dell’acceleratore;
    • la concorrenza del progetto giappone di SuperKEKB;
    • l’(eventuale) incremento dei costi in relazione al tempo effettivo di realizzazione del progetto;
  • le risorse umane effettivamente necessarie e la loro ripartizione tra dipendenti a tempo determinato del Consorzio, risorse esterne, e Associati; effettiva disponibilità di tutte le professionalità necessarie;
  • lo stato delle conoscenze della tecnica del crab-waist in presenza di campo solenoidale, con particolare rispetto ai risultati del run di KLOE;
  • compatiblità dell’impegno del personale dei Laboratori di Frascati con le altre attività di LNF;
  • disponibilità e costo delle infrastrutture necessarie al sito, come acqua e potenza elettrica.

Il prof. Petronzio, tra le varie risposte:

  • ha illustrato il forte coinvolgimento di partner russi nel progetto;
  • ha ribadito la significatività dei risultati di fisica di Super B, conseguiti nei tempi preventivati, ovvero con una partenza delle collisioni entro il 2017, anche in presenza di una macchina giapponese in operazione con luminosità di progetto 3 volte inferiore, indipendentemente dai risultati ottenuti da LHC;
  • ha chiarito che non ci sono problemi di approvvigionamento idrico, ma piuttosto un problema di costo relativo ai 60 MW preventivati di potenza elettrica massima, nonché ai costi operativi;
  • ha sottolineato come riguardo ai tempi, ai costi e alle risorse umane e competenze necessarie, sarà cruciale, nell’ordine: individuare in tempi brevissimi la nuova guida del progetto della macchina, completare il progetto dell’acceleratore, a partire dal lattice, effettuare la cost review e sottoporla con Consiglio Scientifico, concludere gli accordi con i partner, i soci e il Ministero.

7) Varie ed eventuali

Roma, 1 febbraio 2012