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Riunione allargata dei Direttori

26 settembre 2013 ore 11:00

- Comunicazioni

Il Presidente presenta il dott. Raffaele Liberali, nostro consulente per aiutare l’INFN per quanto riguarda i progetti europei, mettendo a frutto un’esperienza trentennale presso la Commissione Europea. Il dott. Liberali lavorerà a stretto contatto con il Presidente, naturalmente, ma anche con il responsabile dei fondi esterni, Vercesi, con il presidente del Comitato Traferimento Tecnologico, Vacchi, nonché con qualsiasi Direttore vorrà avvalersi della sua esperienza in materia. Il dott. Bonifazi si unisce al benvenuto del dott. Liberali, che ben conosce per i ruoli che egli ha ricoperto nel Ministero, e sottolinea l’importanza che questo ruolo di consulenza sia in forte raccordo con l’operato della Giunta Esecutiva.

Si è appena concluso a Trieste il congresso annuale della Società Italiana di Fisica. Si ricorda che per mantenere l’iscrizione alla SIF occorre rinnovare annualmente, questo è particolarmente rilevante nel momento del rinnovo delle cariche sociali. In realtà l’invito a tutti coloro che lo vogliano è comunque ad iscriversi alla SIF. Ci sono diversi candidati di provenienza INFN per le cariche sociali, inoltre in occasione del Congresso sono stati consegnati diversi premi, tra cui l’importante premio Fermi, per gli esperimenti LHC, e diversi premi per giovani di provenienza INFN. C’è stato un seminario dedicato a LHC, ma anche un seminario di cosmologia sperimentale del prof. De Bernardis. Il Presidente sottolinea l’importanza di quel filone della fisica, legato non solo alle attività istituzionali INAF e ASI, ma anche agli interessi della Commissione II.

Sempre a Trieste in occasione del congresso SIF, si è tenuta una tavola rotonda sul tema del trasferimento tecnologico, con molti qualificati partecipanti: oltre al Presidente della SIF, il rettore dell’Università di Trieste, il presidente di Sincrotrone Trieste, la dr. Amodio in rappresentanza diConfindustria, Eurotech, e l’ing. Sangiovanni Vincentelli , full professor a Berkeley e fondatore di Cadence e Synopsis. Il tema è stato affrontato anche dal punto di vista delle imprese, le quali naturalmente sono interessate a sviluppare idee a scopo industriale, ma non alla ricerca in quanto tale. Naturalmente l’Università e il sistema della Ricerca hanno un ruolo fondamentale di serbatoio di idee e di personale altamente qualificato, ma va preservato l’investimento pubblico per la ricerca fondamentale, mentre per le applicazioni è necessario avere buone idee per attrarre capitale privato.

Tra le iniziative di divulgazione scientifica, sempre numerose, il Presidente segnala il grande successo del Festival della Filosofia di Carpi, invitando a rinnovare l’impegno per questo tipo di iniziative. Il direttore dei Laboratori di Frascati, ricorda gli appuntamenti per la Notte Europea dei Ricercatori.

Èin corso una ricognizione degli accordi bilaterali che l’INFN ha sottoscritto con diverse importanti nazioni, vengono citati a titolo di esempio i recenti accordi con Cina e Stati Uniti, e i contatti con il Regno Unito in merito. Si discute dell’opportunità di utilizzare lo strumento degli accordi bilaterali anche con gli enti di ricerca italiani con i quali molto spesso l’Ente ha importanti e proficue collaborazioni. Naturalmente a latere degli accordi, sono previsti incontri e allo scopo di discutere anche di problematiche scientifiche.

Riguardo le procedure amministrative e in particolare il Sistema Informativo, a gennaio 2014 sarà necessario una migrazione software e conseguente fermo. Sono in corso contatti con tutti i responsabili amministrativi, in ogni caso la comunicazione ufficiale e le procedure da seguire durante il fermo verranno diramate dopo averleconcordatecon laGiunta Esecutiva.

Vengono,da più parti,richiesti chiarimenti in merito all’applicazione dello scambio tra Università e INFN, prevista da un recente decreto MIUR. Trattandosi di una convenzione, questa andrà firmata dal Presidente e dal Rettore dell’Università interessata. Naturalmente ci sarà un’approvazione del direttore del Dipartimento di fisica e un nulla-osta del direttore della Sezione INFN. In condizioni normali non dovrebbe essere necessario altro, se non, in caso di contrarietà di uno dei direttori, un dibattito nel Consiglio Direttivo. In effetti, come per le altre convenzioni, è il Direttore della struttura a proporre e a istruire la pratica. Sarà comunque necessario un modello di convenzione a livello nazionale. Viene inoltre sollevata la questione della non simmetria di diritti nella procedura di scambio, il Presidente sottolinea come gli statuti e i regolamenti siano diversi da Ateneo e Ateneo e come né una legge, né tantomeno questo decreto ministeriale, possano incidere sull’autonomia universitaria.

Il dott. Cuttone, delegato ministeriale per Horizon 2020 per le attività Euratom, ragguaglia brevemente sulle attività dei delegati, che si apprestano a dare le linee guida per la preparazione, da parte di Ministero e degli Enti di ricerca, del nuovo Piano Nazionale della Ricerca. Èstato in particolare sottolineato il ruolo delle Regioni, come possibili soggetti finanziatori di programmi di ricerca. Viene ribadito il ruolo di ESFRI per le strategie future, il quale avrà a breve un nuovo Direttore.

Il Presidente aggiorna sulle notizie dal Council del CERN. Èsempre d’attualità l’allargamento del CERN, il prossimo Stato membro è Israele, che entrerà a far parte integrante dell’Organizzazione a partire dal prossimo 1 gennaio. Intanto ci sono richieste di diversi Paesi, sia come stati membri che come stati associati, come Pakistan e Serbia, che si aggiungono ai contatti con altri grandi paesi come India e Brasile.

Il dott. Graziano Fortuna, direttore straordinario del Centro Nazionale di Trento, riporta sulla costituzione del Centro, in particolare dei vari accordi che vanno sottoscritti tra le parti per arrivare a far parte integrante del nuovo soggetto. Già sottoscritti gli accordi con l’Università di Trento, ora si sta lavorando a quelli con la Fondazione Bruno Kessler, che è una struttura diversa e più articolata. Anche il regolamento del Centro è in corso di definizione. Si tratta di una realtà nuova, che coniugherà università, gruppi di ricerca e innovazione tecnologica.

Il prof. Zoccoli aggiorna sulle attività del GARR. Di recente il Consortium GARR si è dotato di un dipartimento Calcolo e Storgage Distribuito (CSD)per il quale sono state svolte delle selezioni di personale, sostanzialmente su 4 aree: operations, user support, site support emiddleware development?

Per quanto riguarda le attività del nuovo dipartimento sarà necessario un comitato di raccordo con l’INFN. Segue una discussione sul futuro dei progetti europei in ambito Grid.

Il Presidente comunica che nella conversione in legge del decreto di luglio, è previsto che siano esentati dal taglio del 50% anche i finanziamenti da soggetti pubblici agli enti di ricerca (si tratta del D.L. 69/2013, art. 58, comma 3 bis, convertito con modificazioni dalla L. 98/2013):

3-bis. All'articolo 6, comma 12, quarto periodo, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, dopo le parole: «soggetti privati» sono aggiunte le seguenti: «nonche' da finanziamenti di soggetti pubblici destinati ad attivita' di ricerca».

Dopo l’emanazione del decreto ministeriale di riparto del FOE 2013, che dovrebbe essere imminente, sarà possibile presentare le richiesteper il “rientro dei cervelli”.

- Premiali

Il Governo ha ritirato il decreto ministeriale per il riparto della quota premiale del fondo ordinario degli enti di ricerca per l’anno 2012 (pari a circa 125 milioni di Euro, ovvero il 7%), già incardinato[1] presso la VII Commissione Parlamentare della Camera dei Deputati per il parere previsto dalla legge. Anche per i premiali 2013 c’è il problema di seguire la nuova normativa introdotta dal recente decreto legge “Istruzione” (D.L. 104/2013) che ha introdotto l’assegnazione della quota premiale sulla base della valutazione della ricerca VQR. Resta il dato di fatto che senza questa parte di budget molti enti, incluso l’INFN, avrebbero seri problemi a chiudere il bilancio.

- Concorsi

Aggiornamento da parte del prof. Zoccoli sulla complessa materia dei concorsi. Si ricorda che l’obiettivo è quello di bandire 20 posti da tecnologo e 6 da ricercatore (III livello professionale), con una parte del turn-over 2009-2010, per le quali risorse abbiamo già l’autorizzazione ad assumere con DPCM.

Recentemente il regime autorizzativo è stato modificato dal decreto legge sulla Pubblica Amministrazione (D.L. 101/2013) semplificando l’iter per gli enti di ricerca: l’autorizzazione per il reclutamento viene data contestualmente all’approvazione al fabbisogno di personale illustrato di anno in anno, con il dettaglio delle risorse, con il Piano Triennale di Attività. Lo strumento è quello del Decreto Direttoriale della Presidenza del Consiglio (Dipartimento della Funzione Pubblica) il quale, in sede di approvazione,controlla quali sono i posti da riservare per il personale a tempo determinato che ha i requisiti e l’eventuale uso delle graduatorie ancora attive. Il decreto legge è naturalmente in vigore, ma l’intero impianto della nuova procedura di stabilizzazione è stato messo fortemente in discussione dal Parlamento in sede di dibattito della legge di conversione del decreto. In questa situazione è difficile un orientamento chiaro, ad esempio sull’uso delle idoneità. Il nuovo direttore del personale dell’INFN, dott. Carletti, sta comunque procedendo con i direttori interessati per la definizione dei bandi di concorso, in particolare per quello che riguarda i profili professionali, mentre un gruppo di lavoro del Consiglio Direttivo sta lavorando per la definizione dei criteri di valutazione (Zoccoli, Cuttone, Diemoz, Gomezel, Ragazzi, Valente) che vanno naturalmente indicati nei bandi di concorso.

Sempre in materia di personale e di recenti provvedimenti di legge, per quanto riguarda gli esuberi in virtù del taglio del 10% della dotazione organica di tecnici e amministrativi, è stata inviata al personale interessato la lettera con i termini per l’esodo volontario. Le organizzazioni sindacali hanno lamentato che la scadenza ètroppo stretta, e in questo senso si dichiara la disponibilità dell’Ente a prendere in considerazione anche le richieste inoltrate oltre la scadenza.

Il Direttore Generale chiarisce, in merito alla preventiva comunicazione dell’invio di tali lettere, che il centinaio di dipendenti a cui è stata indirizzata sono semplicemente coloro che si trovano nelle condizioni previste dalla legge. Il dott. Giunti chiarisce inoltre che trattandosi di risoluzione unilaterale del rapporto e non di dimissioni non ci dovrebbero essere problemi di ritardo nel pagamento del TFR. Viene chiesto di prendere in considerazione, a questo punto, una nuova scadenza. In ogni caso la situazione verrà chiarita il 4 ottobre in sede di incontro con le OO.SS. mentre è in corso oggi stesso una tele-conferenza del dott. Carletti con i responsabili del personale delle strutture per chiarire questa materia.

- Documento su Tecnologi e CSN V.

La vice-presidente Falciano illustra il lavoro svolto dal gruppo di lavoro del Direttivo incaricato di rivedere i disciplinari per le elezioni in merito all’elettorato attivo e passivo dei tecnologi dell’Ente nelle Commissioni Scientifiche Nazionali (Cuttone, Falciano, Gomezel, La Rana, Staiano, Valente).

Questa questione s’interseca con quella molto più generale del ruolo del tecnologo nell’INFN e richiede un dibattito che più in generale tocchi le attività dei tecnologi, che sono estremamente varie, ma anche il reclutamento, la crescita professionale, la carriera, eccetera. Questi argomenti andranno elaborati separatamente e più ampiamente. Il documento è corredato da diverse informazioni dettagliate: un’indagine sul lavoro dei tecnologi, un’analisi dei profili professionali negli EPR, una comparazione degli statuti degli EPR, e infine un’analisi dei disciplinari INFN.

Il documento, che contiene alcune riflessioni generali, deve essere inteso come spunto iniziale di una più ampia discussione, naturalmente a partire dal Consiglio Direttivo.

Segue un ampio dibattito durante il quale vengono affrontate le quattro proposte avanzate dal gruppo di lavoro:

* la modifica dello Statuto nel senso di introdurre, per i Direttori di struttura, una descrizione più generale, che – tra l’altro – abbracci anche scienziati che operano in istituzioni estere, naturalmente sempre richiedendo l’alta qualificazione sia scientifica sia gestionale, rimuovendo al tempo stesso il riferimento a specifici ruoli professionali, sul modello dello Statuto dell’INAF;

* l’estensione ai tecnologi dell’elettorato attivo e passivo nelle Commissioni Scientifiche Nazionali, con la richiesta che si sia attivi nella Commissione, in particolare tramite l’afferenza, sulla quale, a parte le percentuali espresse sulle attività dei gruppi di ricerca, il Direttore di struttura ha l’ultima parola. Naturalmente non è una richiesta, né un incoraggiamento ai tecnologi ad afferire necessariamente ad una Commissione Nazionale, ma semplicemente una possibilità per quei tecnologi che svolgono la loro attività tecnologica o di ricerca tecnologica principalmente nell’ambito di esperimenti e dunque hanno una partecipazione attiva nei gruppi di ricerca di una CSN; la semplificazione dell’elettorato attivo e passivo della Commissione V, introducendo la richiesta semplicemente di avere una partecipazione nelle attività della Commissione stessa e, per coloro che non vi afferiscono, una soglia di attività che tenga conto del fatto che molti ricercatori e tecnologi hanno – spesso – un’attività principale in un’altra Commissione, oltre all’impegno sui progetti tecnologici della CSN V;

* l’estensione dell’elettorato anche ai dipendenti a tempo determinato, come del resto richiesto dalla legge italiana che recepisce le Direttive europee in materia. Discussione sull’introduzione di un periodo minimo, ma in linea generale non ci sono forti contrarietà.

Vengono richiesti diversi chiarimenti e espresse alcune perplessità, ma non essendoci delle assolute contrarietà, le modifiche verranno proposte al prossimo Consiglio Direttivo dalla Giunta, naturalmente sono possibili modifiche o miglioramenti sulla base delle proposte che sono state fatte o che giungeranno nei prossimi giorni dai Direttori.

- Progetto Bandiera

Il recente decreto legge “Istruzione” (D.L. 104/2013) già citato, introduce la possibilità di variare, previa autorizzazione del MIUR, la destinazione di fondi vincolati a progetti che non è più possibile eseguire. Naturalmente questo è un meccanismo simile a quello delle variazioni di bilancio, per cui è necessario che sia preventivamente completato l’iter di revisione del progetto bandiera dell’INFN.

Viene richiesto che oltre agli obiettivi generali del progetto rivisto, esso venga corredato da una pianificazione dettagliata, anche delle risorse, (WBS) e che – poiché in generale si tratta di acceleratori di particelle – ci sia un contributo da parte del Comitato apposito (Machine Advisory Committee, MAC) presieduto dal dott. Graziano Fortuna.

Consiglio Direttivo

27 settembre 2013 ore 10:00

- Ordine del giorno

L’ordine del Giorno è approvato.

1) Approvazione verbali precedenti sedute.

Il verbale è approvato.

2) Comunicazioni del Presidente

Vengono completate le Comunicazioni iniziate nella giornata precedente, che per comodità sono state raccolte tutte nel resoconto del 26.

3) Variazioni di Bilancio 2013

Bilancio: vengono accertate alcune entrate e viene assegnato un piccolo avanzo a destinazione vincolata.

4) Rinnovo cariche elettive: Elezione Direttore CNAF

Il dott. Mauro Morandin è giunto al termine del primo mandato. I membri del Consiglio Direttivo hanno ricevuto il documento del Search Committee sui due candidati: oltre al direttore uscente, il dott. Gaetano Maron. Le consultazioni del personale hanno avuto il seguente esito: aventi diritto 22, votanti 21, Maron 14, Morandin 6, 1 scheda bianca. Il Presidente ricorda di aver ricevuto e inoltrato poche ore prima la lettera di rinuncia alla candidatura del dott. Morandin. Le operazioni di elezione vengono precedute da un ampio dibattito sul futuro del calcolo INFN e in particolare sul ruolo del Centro. Gli aventi diritto sono 34, 33 presenti, quorum: 18. Al quinto scrutinio risulta eletto il dott. Gaetano Maron (18 voti, 8 Morandin, 7 bianche).          

5) Approvazione delibere di ordinaria amministrazione

Come da elenco allegato. Si segnala in particolare:

27-9/10: Approvazione “Relazione sulla Performance” dell’anno 2012

Si tratta di un consuntivo sul piano triennale sulla Performance, segue un’impostazione dettata dalla CiVIT. Il Rappresentante del personale TTA chiede che sia modificata la tabella che riporta il numero di mandati e di ordini, per includere tutti gli effettivi atti amministrativi, anche se più lunga e dettagliata.

27-9/10: Modifica Appendice 3 delibera CD n. 12756 e modificata con delibera CD n. 12874 relativa ai requisiti di ammissioni del Disciplinare per il conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca dell’INFN e per la partecipazione al finanziamento di assegni conferiti dalle Università.

Il Rappresentante dei ricercatori coglie l’occasione dell’ennesima modifica del regolamento degli assegni di ricerca per manifestare la sua contrarietà a due norme che non sono congruenti, a suo parere, con l’attuale situazione dell’Ente e della ricerca in generale, ovvero:

* il limite di età a 34 anni (a tale proposito cita a titolo di esempio il recente innalzamento del limite di età per i contratti di tipo “Fellow” al CERN, inizialmente concepiti per studenti di dottorato e per post-doc, a 40 anni),

* la non associabilità per chi – pur avendo un assegno di ricerca regolarmente conferito – ha già usufruito di 4 anni presso l’INFN.

Il Presidente conferma la volontà di non modificare né il limite di età, per non incoraggiare la permanenza in un profilo di “formazione” come quello dell’assegno di ricerca, di persone non propriamente giovani, né il limite sull’associazione, introdotto a seguito della non applicabilità del limite di 4 anni complessivi per l’assegno di ricerca ai contratti conferiti prima della riforma “Gelmini”.

6) Varie ed eventuali

Non ci sono varie ed eventuali.

Roma, 29 settembre 2013

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