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Seduta straordinaria
Il prof. Fernando Ferroni presiede il suo primo Consiglio Direttivo. All’inizio della riunione il Presidente rivolge un saluto al direttore del Fermi National Laboratory, Pier Oddone, che si trova in Italia per una serie di incontri. Il prof. Oddone si rivolge brevemente al Consiglio Direttivo, sottolineando lo stretto rapporto di collaborazione tra Fermilab e INFN che dura oramai da diversi decenni. Ricorda la più recente delle imprese del Fermilab che ha visto l’importante collaborazione della comunità INFN, il Tevatron, che si è appena conclusa, ma anche i prossimi progetti del Fermilab, che saranno dedicati alla fisica del neutrino e ai decadimenti rari, con l’ambizioso Project-X.
Approvazione ordine del giorno
Il Presidente rimanda le sue comunicazioni alla sessione pomeridiana, allargata ai presidenti delle Commissioni Scientifiche Nazionali.
1. Rinnovo cariche elettive: Elezione membro GE
Il Presidente ricorda che i membri di Giunta scaduti e “congelati” durante la fase di riordino sono il Dott. Dosselli, ora alla direzione dei Laboratori Nazionali di Frascati, e il prof. Benedetto D’Ettorre. Si procederà alla sostituzione del prof. D’Ettorre nella seduta presente, e di Dosselli in quella successiva. Il Presidente ricorda che il prof. D’Ettorre ha ricoperto questo incarico per oltre sette anni (a causa, appunto, del congelamento) e sottolinea le doti di pazienza, imparzialità, modi impeccabili, oltre che una grande dedizione e invita il Consiglio a un caloroso ringraziamento. Il prof. D’Ettorre ricorda che, aggiungendo 6 anni come membro del Direttivo, si chiude un periodo di oltre 13 anni, e ringrazia gli altri membri di Giunta, il Direttivo e i dirigenti dell’Amministrazione Centrale. Conclude con l’osservazione che, nonostante i frangenti, l’INFN ha saputo navigare con successo.
Il Presidente propone il prof. Antonio Masiero. Il prof. Masiero si assenta. Si procede alla votazione, il prof. Masiero risulta eletto, con 30 voti su 30 presenti, membro della Giunta Esecutiva, e potrà però entrare in carica solo dopo che verrà eletto un nuovo direttore della Sezione di Padova (e, nel caso fosse un professore universitario, avrà ricevuto il nulla-osta). Il Presidente aprirà le consultazioni con i membri del Direttivo per arrivare a una proposta per gli altri membri della Giunta da votare al prossimo CD.
2. Definizione della dotazione organica dell'Istituto per profili e per livelli
La dott.ssa Bovo, Direttore del Personale, illustra lo schema di delibera. La premessa è che non si poteva non tenere conto della situazione attuale, ovvero dell’occupazione attuale dei vari livelli nei profili, dal momento che non è possibile trovarsi in una situazione di soprannumero. Si è inoltre tenuto conto della programmazione delle nuove assunzioni riportata nel Piano Triennale, che considerano le risorse di turn-over disponibili per ciascun anno, vista la normativa vigente:
Poiché la dotazione organica non era dettagliata per livello, sono state distribuite nei diversi livelli le unità di personale nei diversi profili professionali, prendendo come riferimento la situazione alla data del 31/12/2011. A questa data il personale in servizio ammonta a 1814 unità. La dotazione organica complessiva è invece di 1906 unità. Le 92 unità di personale disponibili sono state generalmente attribuite al livello di ingresso. Questo perché, tranne poche eccezioni, nel triennio sono previsti pochissimi passaggi di livello (solo nel profilo di tecnologo e per sanare anomalie pregresse) negli strumenti già presentati al Ministero (in particolare il Piano Triennale 2011-2013)
La situazione generale è riassunta nella seguente tabella:
Va precisato che delle 92 unità di personale disponibili, 2 sono vincolate per le categorie protette.
In allegato alla circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica che richiede la documentazione per le autorizzazioni a bandire ed assumere per gli anni 2010 e 2011, entro il 31 ottobre, principale motivo della convocazione di questo Consiglio Direttivo straordinario, c’è il decreto ministeriale, già previsto dalla legge 133/2008, che stabilisce il metodo di calcolo delle risorse liberate dalle cessazioni dal servizio, allo scopo di procedere a nuove assunzioni, ma anche a progressioni di carriera “verticali” (nel nostro caso, passaggi di livello) o trattenimenti in servizio. Per procedere dunque a delle nuove assunzioni occorre quindi soddisfare al doppio vincolo: sulle “teste”, ovvero occorre avere capienza nella dotazione organica (e come chiarisce la circolare, non solo nel profilo professionale nel quale si vuole assumere, ma anche nel livello), e sul budget. Per le cessazioni (pensionamenti) del 2009 si calcola quindi il 100%, e per quelle del 2010-2013 il 20%, di una base di calcolo che non è però lo stipendio reale (o medio) del personale cessato dal servizio, ma è lo stipendio "senza il maturato" e in particolare calcolato nella fascia iniziale del livello. Per esempio, un dirigente di ricerca che va in pensione non libera il budget pari al suo stipendio, ma solo quello della fascia iniziale del I livello pari a 0-2 anni di anzianità.
La conseguenza di questo nuovo metodo di calcolo è che: da una parte il budget che si ricava dal turn-over non sarà pari alle 62 unità calcolate in precedenza (sul turn-over 2009+2010), ma un numero inferiore; dall'altra, per gli anni successivi il calcolo è stato effettuato sulle cessazioni dal servizio sicure (per raggiunti limiti di età), mentre ci saranno, già alla fine di quest'anno, più pensionamenti rispetto a questo "minimo" previsto.
In conclusione, il piano di assunzioni dettagliato nel Piano Triennale certamente vedrà delle unità di personale in meno (da calcolare in base al metodo stabilito dal nuovo decreto) rispetto alle 62 previste (42 sul turn-over 2009, al 100%, e 20 sul turn-over 2010, al 20%). Questo però non ha conseguenze sulla deliberazione della dotazione organica teorica, dal momento che si potrà certamente assumere meno unità di personale, e non di più, e comunque non c’è un problema di capienza della dotazione organica. Anche per i passaggi di livello, va considerato che non sono sostanzialmente previsti fino al 2013, e quando dovessero essere banditi, andrà considerato quanti posti si saranno liberati nel frattempo nel livello.
Relativamente alla dotazione organica, dunque, essa viene deliberata all'unanimità, come da proposta.
Nel pomeriggio il Consiglio Direttivo prosegue con la seduta allargata ai Presidenti delle CSN
3) Comunicazioni del Presidente
Il Presidente procede a una serie di comunicazioni che vengono qui sinteticamente riassunte per argomenti:
Giunta Esecutiva: è intenzione del Presidente non suddividere i compiti, e dunque identificare i candidati alla GE, sulla base della divisione rigida di competenze per linea scientifica o sui Laboratori Nazionali. Sebbene sia importante che un membro di Giunta mantenga un contatto con una CSN di riferimento e assicuri il raccordo con un Laboratorio Nazionale, il Presidente ritiene importante che la Giunta mantenga una visione unitaria dell’Ente, e che ciascun membro di GE sia responsabile di una macroarea. In particolare per i due prossimi membri di Giunta, uno dovrà occuparsi di Bilancio e personale , l’altro di rapporti con l’Amministrazione Centrale e il Direttore Generale. Il prof. Masiero, oltre a costituire l’antenna di fisica della Giunta si dovrà occupare di affari internazionali (tenendo i rapporti con le principali istituzioni internazionali) e di valutazione.
Commissioni Scientifiche Nazionali: esse sono l’architrave dell’INFN, ne costituiscono la specificità e uno dei punti di forza. Occorrerà discutere della situazione di ciascuna Commissione prima della suddivisione del budget. Occorrerà definire i rapporti e le aree di competenza tra le CSN e il Comitato Tecnico-Scientifico: le CSN istruiscono le pratiche per il giudizio del CTS sui nuovi esperimenti, non necessariamente solo per quelli di taglia medio-grande. Al prossimo CD è prevista una relazione del coordinatore del CTS, prof. Enrico Iacopini. Certamente occorrerà anche verificare la congruità delle metodologie e delle metriche adottate dalle Commissioni, cercando di renderle il più possibile omogenee. In generale, nelle discussioni scientifiche del Direttivo, ci sarà un maggior coinvolgimento dei Presidenti delle CSN
SuperB: dopo l’approvazione dello Statuto del consorzio “Laboratorio Nicola Cabibbo” occorre procedere ai prossimi passi. Il prof. Roberto Petronzio è stato nominato Direttore Generale. Vanno definiti o rivisti:
- I costi dettagliati del progetto
- Il piano temporale
- La situazione dei competitori (all’inizio di novembre verrà ufficialmente lanciato il progetto di SuperKEKB)
- Il risk-assessment
- Le relazioni tra il Cabibbo-lab e l’INFN
Riorganizzazione dei servizi: il Presidente richiede, in particolare ai Direttori, 2 lettere nelle quali vengono elencati:
- I 10 provvedimenti di semplificazione normativa che possono migliorare, in breve tempo, il funzionamento delle strutture
- Le 10 proposte di innovazione, eventualmente meno semplici e veloci da realizzare, ma che porterebbero a un deciso miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia.
Assegni di ricerca: attualmente la durata complessiva degli assegni è di 4 anni. La proposta è di articolarli in 2 anni di assegno “junior”, con l’importo minimo, e 2 anni di assegno “senior”, di importo variabile e contrattabile. Il Presidente incarica una commissione di fare un quadro della situazione attuale nelle varie sedi, riguardo alla situazione degli assegni, del cofinanziamento, in rapporto alla platea di giovani di ciascuna struttura, delle prospettive di accesso nell’INFN e nel Dipartimento, della situazione dei contratti a tempo determinato, ecc. La commissione è composta da un direttore di Laboratorio, uno di sezione grande, media e piccola, e da un rappresentante del personale: Votano, Staiano, Ragazzi, Ciuchini, Valente.
Tempo determinato: come deliberato nel nuovo Regolamento del Personale, che dovrà essere ora approvato dal Ministero, all’art. 23 si accederà con una selezione per titoli che sarà rapida, efficiente e razionale. Ciascun contratto avrà un titolo, anche molto specifico, e verrà selezionato il miglior candidato per svolgere quello specifico lavoro.
Fondi esterni: dato il peso che ciascun progetto su fondi esterni, di qualsiasi provenienza, ha sulle strutture, la proposta è di assegnare una parte dell’overhead (che è pari al 20% in generale) alla struttura dove insiste il progetto. Come riferimento si potrebbe prendere la percentuale trattenuta dai Dipartimenti per il caso analogo (il 6% dal dipartimento di Fisica della Sapienza, ad esempio). Ci saranno novità nella gestione e nel reperimento dei progetti esterni, nei contatti con le istituzioni anche europee, anche sulla falsariga (o in collaborazione) dell’ufficio permanente a Bruxelles istituito da altri Enti, come ad esempio il CNR. Bilancio 2012: nel bilancio 2012 ci sarà una riorganizzazione in merito ai Progetti Speciali e/o Strategici. Alcuni, infatti, sono pronti a rientrare nei canali normali di finanziamento:
- SPARC sarà finanziato dal Laboratorio, essendo un’infrastruttura
- il budget di NTA sarà ridotto e sarà necessaria una riorganizzazione
- I progetti INFN-Med tornano alla Commissione V ma con un ruolo speciale di supervisione del suo (ex)coordinatore
- per INFN-E verrà ridiscusso il complesso delle sue attività e il suo indirizzo
- Le attività di SuperB-TDR passano al consorzio, quindi non ci sarà questo progetto speciale
- APE concluderà l’ultima tranche di acquisti previsti
Valutazione: il (nuovo) responsabile della valutazione dovrà, oltre a gestire la fase molto complessa della VQR, suggerire una linea generale di valutazione interna.
A questo excursus del Presidente sono seguiti numerosi interventi di membri del Direttivo. Sono stati sottolineati molti aspetti, in aggiunta a quelli – generalmente apprezzati e condivisi – elencati dal Presidente: dalla situazione dei Dipartimenti di fisica, in particolare in relazione alle prossime abilitazioni, alla necessità di avere un processo decisionale tra CSN e CTS chiaro ma anche efficiente e rapido; dalla necessità di mantenere un positivo clima di confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali (instauratosi soprattutto in occasione della stesura del Regolamento), alla necessità di mantenere questo approccio di estrema trasparenza nella linea dell’Ente, fino alla situazione di precariato storico, attenuata dalle assunzioni degli ultimi anni, ma non completamente risolta e da tenere in massima considerazione (nel regime transitorio alle nuove regole di accesso al tempo determinato, per esempio).
Roma, 31 ottobre 2011