19 Dic Dalle valvole criogeniche a SpaceX e alla NASA: la collaborazione tra OMB Valves e INFN
Valvole di nuova generazione per idrogeno liquido in grado di operare a temperature fino a -253°C. Questa la sfida lanciata dall’azienda bergamasca OMB Valves e accolta da INFN. Dopo un’analisi approfondita delle opzioni, l’azienda, specializzata dal 1973 nella produzione di valvole in acciaio forgiato per i settori dell’energia, tra cui petrolio e gas, energia elettrica, marina e aerospaziale, si è rivolta all’INFN.
“Avevamo bisogno di un esperto in criogenia e navigando sul sito dell’INFN abbiamo visto che vi era un’area dedicata al trasferimento tecnologico, che poteva fare al caso nostro”, racconta Pierangelo Scaglia, Vice President Engineering OMB. “Nel meeting con il dipartimento dedicato di INFN presso i loro uffici di Frascati abbiamo compreso meglio le potenzialità del loro network: per rispondere alle nostre esigenze, ci hanno affiancato a un esperto in criogenia dei laboratori nazionali di Legnaro. Da lì abbiamo iniziato la collaborazione, che ci ha permesso di approfondire alcune procedure e nuove soluzioni”. Grazie al confronto con l’esperto di INFN, infatti, sono emerse proposte innovative che hanno sovvertito completamente l’approccio iniziale, con tecniche, prodotti e procedure in linea con quanto utilizzato nel mondo della ricerca.
“L’INFN”, spiega Luca Taffarello, referente locale per il Trasferimento Tecnologico per la Sezione di Padova, “ha molta cultura criogenica, anche in area padovana, e siamo stati sollecitati da un problema industriale interessante, ovvero poter raffreddare delle valvole per idrogeno liquido in modo tale da poterle caratterizzare in modo preciso ed economicamente vantaggioso”.
“Il sistema di raffreddamento, derivato dai sistemi utilizzati per i computer quantistici, ha rappresentato per noi una novità assoluta”, segnalaScaglia. “Durante i test, infatti, è emerso che il trasferimento del calore non avveniva come previsto, e questo ha richiesto modifiche significative. Grazie a questa collaborazione, ad esempio, con l’aggiunta di una copertura riempita di polvere di rame abbiamo potuto migliorare la trasmissione del calore e ridurre l’ingresso di calore dall’esterno.”
“Questo lavoro”, afferma Taffarello “ha permesso di allestire il sito di test direttamente in ditta e, grazie alle competenze acquisite, OMB Valves può gestire in autonomia la procedura di controllo e certificazione delle sue valvole e la commercializzazione nel mercato.”
Un mercato molto ampio, essendo che l’utilizzo di idrogeno liquido sta diventando un’opportunità green per il trasferimento di energia e non solo: “la collaborazione con INFN”, conclude Scaglia “ci ha permesso di entrare in un altro mondo, quello dell’alto vuoto. Questo ci ha aperto le porte all’ente spaziale indiano inizialmente e poi alla NASA, in una collaborazione che ha riguardato valvole a farfalla per il progetto Artemis-2, e a SpaceX, alla quale abbiamo fornito valvole a farfalla sia per ossigeno liquido che per metano liquido. Ora stiamo anche collaborando con il mondo farmaceutico.”
“Al di là dei risultati, del tempo dedicato e dei costi”, ha concluso il Vicepresidente dell’azienda, che conta un fatturato di 150 milioni di dollari, “c’è sicuramente un ritorno tecnico e uno reputazionale. Questo percorso di certificazione dei prodotti con INFN, infatti, rappresenta una garanzia ulteriore per i nostri clienti.”