Passaggio di testimone nel CNTT, da Maria Rosaria Masullo a Giuseppe Torrisi

Il Comitato Nazionale per il Trasferimento Tecnologico (CNTT) dell’INFN si rinnova, accogliendo Giuseppe Torrisi che subentra a Maria Rosaria Masullo, protagonista di un percorso che ha segnato profondamente la crescita e la cultura del TT nell’Ente.

C’è un filo rosso che lega le storie di chi, all’interno dell’INFN, ha scelto di dedicarsi al trasferimento tecnologico: la convinzione che la ricerca possa e debba generare valore concreto per la società. Oggi questo percorso si arricchisce di un nuovo passaggio di testimone, che non è solo un cambio di nomi, ma il segno di un gruppo di lavoro in continua evoluzione.

ritratt di Maria Rosaria Masullo

Un’eredità di visione e inclusione

Maria Rosaria Masullo, Prima Ricercatrice presso l’INFN di Napoli, ha accompagnato il CNTT fin dai suoi primi passi, portando la sua esperienza dalla fisica degli acceleratori e dalla Commissione Scientifica Nazionale 5, fino a diventare punto di riferimento per il trasferimento tecnologico nella Sezione di Napoli. Il suo ingresso nel TT è stato mosso dalla curiosità verso le ricadute sociali della ricerca e dalla volontà di raccontare, anche fuori dai laboratori, il valore concreto dell’innovazione scientifica.

Quando ho iniziato, il TT era ancora qualcosa in embrione: ci siamo buttati, ma serviva studiare, capire, imparare nuove competenze che l’INFN non aveva ancora sviluppato,” ricorda Masullo. La professionalizzazione di chi lavora nel servizio è stata fondamentale, così come la capacità di lavorare in gruppo e di ascoltare punti di vista diversi. Solo così si cresce davvero, come persone e come comunità.”

Nel suo mandato, Masullo ha sempre posto grande attenzione alle questioni etiche e all’inclusione, sottolineando come la diversità di sguardi sia motore di innovazione: “Noi perdiamo potenziale di innovazione se non includiamo prospettive diverse. La rete dei referenti, la distribuzione sul territorio e la capacità di lavorare insieme sono la nostra forza.”

foto di giuseppe torrisi

Il nuovo corso: apertura, dialogo e concretezza

Giuseppe Torrisi, primo tecnologo presso i Laboratori Nazionali del Sud (LNS), raccoglie il testimone con entusiasmo e una visione che nasce da un percorso costruito tra ricerca applicata, collaborazione con il mondo industriale e coordinamento della Commissione 5. “Entrare nel CNTT è stato un passo naturale, quasi una conseguenza logica di un percorso già avviato, che oggi voglio continuare con ancora più determinazione, mettendo a disposizione la mia esperienza e la mia visione,” racconta Torrisi.

Per Torrisi, occuparsi di trasferimento tecnologico significa “dare un senso più ampio al nostro lavoro, cercando di trasformare idee e risultati in valore reale. Questo dà grande motivazione.” E aggiunge: “Credo che siano importanti innanzitutto la curiosità e la disponibilità ad aprirsi a competenze diverse, anche al di fuori del proprio ambito specifico. Serve anche una certa praticità nel comunicare quello che facciamo in modo chiaro e comprensibile, soprattutto quando ci si confronta con realtà non accademiche.”

Tra le priorità del nuovo CNTT, Torrisi indica la necessità di valorizzare i casi di successo ma anche di fallimento, “perché”, spiega, “raccontare storie concrete aiuta a far capire, anche all’interno, cosa può diventare il TT quando funziona, o quando funziona meno, e soprattutto perché.” Centrale anche la semplificazione delle procedure e il rafforzamento della formazione trasversale,che aiuti chi fa ricerca a riconoscere e coltivare il potenziale tecnologico del proprio lavoro”.

Sul piano delle relazioni, Torrisi è chiaro: “Il TT non può esistere senza contaminazione. Le imprese ci spingono verso soluzioni concrete, mentre la collaborazione con altri enti ci permette di condividere approcci e strumenti. Mi piacerebbe che il TT venisse percepito non come un’attività ‘extra’ o distante dal lavoro quotidiano, ma come una possibilità concreta di valorizzare il proprio lavoro”.

Un passaggio di testimone che è anche continuità

Il racconto di questo passaggio di testimone è la storia di una comunità che cresce, si interroga e si rinnova, mantenendo saldi i valori della collaborazione, dell’apertura e della responsabilità sociale. Il CNTT, oggi più che mai, si conferma luogo di dialogo e di costruzione condivisa, pronto ad affrontare le sfide dell’innovazione con uno sguardo rivolto al futuro e radicato nella ricchezza delle esperienze di chi lo anima.