Dall’antimateria di ALICE alla materia oscura nello spazio
E’ ipotizzato che la Materia Oscura (MO) costituisca circa 80% della materia dell’Universo e 25% della sua energia. La MO viene cercata da molti esperimenti sulla Terra e nello Spazio (ad esempio AMS-02 e GAPS). La rivelazione di antinuclei di bassa energia è un promettente segnale per le ricerche di MO nello spazio. Tuttavia, per interpretare una possibile osservazione, è indispensabile una comprensione quantitiva della produzione e dell’annichilazione di antinuclei nel mezzo interstellare. Questi processi possono essere studiati usando le collisioni a LHC come sorgente di antimateria e l’esperimento ALICE come rivelatore di antimateria. I gruppi INFN hanno ruoli importanti in questi studi. La Collaborazione ALICE ha recentemente pubblicato una misura di produzione di (anti)deutone in collisioni protone-protone e in altri sistemi (figura di sinistra), ponendo vincoli importanti ai modelli di produzione che poi possono essere usati per stimare la produzione nello spazio. La Collaborazione ha anche misurato per la prima volta la sezione d’urto di assorbimento dell’antideutone a bassa energia (figura di destra), utilizzando il materiale del rivelatore come assorbitore. L’intervallo di momento coperto dalla misura è particolarmente rilevante per l’interpretazione delle osservazioni nello spazio in termini di possibili segnali di Materia Oscura. Inoltre, queste misure contribuiscono alla comprensione dei processi di annichilazione materia-antimateria a bassa energia.
CERN Media Update:
https://home.cern/news/news/physics/fresh-antimatter-study-alice-collaboration-will-help-search-dark-matter
Approfondimenti:
Measurement of the low-energy antideuteron inelastic cross section:
https://arxiv.org/pdf/2005.11122.pdf
(Anti-)Deuteron production in pp collisions at √ s = 13 TeV:
Pubblicato il report 2019 del CNAF: i contributi degli esperimenti in CSN3
Il report annuale del CNAF, per il 2019, è online a questo link. Le edizioni precedenti sono disponibili a questo link. A questa edizione hanno contribuito tre esperimenti afferenti alla CSN3, con i seguenti report:
- ALICE computing at the INFN CNAF Tier1
- From experimental nuclear astrophysics to nucleosynthesis simulations with ASFIN
- The NEWCHIM activity at CNAF for the CHIMERA and FARCOS devices
Nel 2019, gli esperimenti ASFIN, FOOT, FAMU, NUCLEX, GAMMA, n-TOF e NEWCHIM hanno usufruito delle risorse di calcolo offerte dal CNAF, per un totale di circa 9400 HS06, 150 TB di disco e 1900 TB di tape. A questi si aggiunge l’esperimento ALICE con circa 60000 HS06, 6000 TB di disco e 12000 TB di tape.
Posticipato a data da destinarsi il "Terzo Incontro di Fisica con Ioni Pesanti alle Alte nergie". Il Comitato Organizzatore ha deciso di rinviare l'evento alla luce dell’emergenza Covid-19 e delle restrizioni necessarie per continuare a contenere l’epidemia nei prossimi mesi. Le nuove date verranno comunicate il prima possibile.
Pagina web https://agenda.infn.it/event/21267/
È online dal 15 Aprile il nuovo portale realizzato dalla Divisione Fondi Esterni (DFE) per ottimizzare la ricerca delle informazioni sulle novità messe in campo dai vari enti finanziatori, gli eventi e le opportunità di formazione, con collegamenti diretti a strumenti di ricerca bandi tra cui “Research Professional”. Il sito permette l'accesso a un database pubblico che raccoglie tutti i progetti con finanziamenti ricevuti dall’INFN sui fondi esterni.