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DAI LABORATORI DEL GRAN SASSO AL BIG BANG, E RITORNO

DAI LABORATORI DEL GRAN SASSO AL BIG BANG, E RITORNO

L’esperimento LUNA fa luce sulla densità della materia che compone tutto ciò che conosciamo nell’universo

C’è una reazione chiave di quel processo fondamentale, chiamato nucleosintesi primordiale, che ha portato alla produzione degli elementi chimici più leggeri nei primi momenti di vita del nostro universo: è la reazione per mezzo della quale da un protone e un nucleo di deuterio si ottiene uno dei due isotopi stabili dell’elio, l’Elio-3.

Questa reazione è stata ora indagata con una precisione mai raggiunta prima dall’esperimento LUNA (Laboratory for Underground Nuclear Astrophysics) nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN: è stato così possibile raffinare i calcoli della nucleosintesi primordiale, ricavando un’accurata determinazione della densità della materia ordinaria, di cui è fatto tutto ciò che conosciamo, compresi gli esseri viventi. 

I risultati della misura di LUNA, insieme a una discussione delle loro conseguenze cosmologiche, sono stati pubblicati sulla rivista Nature, oggi 12/11/2020, https://www.nature.com/articles/s41586-020-2878-4

Lo studio è stato svolto con la preziosa collaborazione del gruppo di fisica astroparticellare e cosmologia teorica dell’Università Federico II di Napoli, per ottenere un’accurata determinazione della densità barionica, e del gruppo di fisica nucleare teorica dell’Università di Pisa per la descrizione dell’interazione nucleare. 

 L’esperimento LUNA proseguirà la sua attività scientifica nel prossimo decennio con il progetto LUNA-MV, focalizzato sullo studio di processi chiave per la composizione chimica dell’universo e la nucleosintesi degli elementi più pesanti

LUNA è una collaborazione scientifica internazionale composta da circa 50 ricercatori italiani, tedeschi, britannici ed ungheresi. In particolare, collaborano all’esperimento: i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, le sezioni INFN e le università di Bari, Genova, Milano Statale, Napoli Federico II, Padova, Roma Sapienza, Torino e l’Osservatorio di Teramo dell’INAF Istituto Nazionale di Astrofisica per l’Italia; l’Helmholtz-Zentrum Dresden-Rossendorf per la Germania, la School of Physics and Astronomy dell’Università di Edimburgo per il Regno Unito e l’ATOMKI di Debrecen e il Konkoly Observatory di Budapest per l’Ungheria.

Per ulteriori informazioni contattare Gianluca Imbriani, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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DOE, Brookhaven Lab, and Jefferson Lab lanciano l’Electron Ion Collider Project

DOE, Brookhaven Lab, and Jefferson Lab lanciano l’Electron Ion Collider Project 

Il 18 settembre si è tenuto l’evento: “Electron-Ion Collider Project Launch” alla presenza, tra gli altri, del U.S. Department of Energy (DOE) Under Secretary for Science Paul Dabbar, leaders del Brookhaven National Laboratory (Brookhaven Lab) e del Thomas Jefferson National Accelerator Facility (Jefferson Lab). È intervenuta anche Fabiola Gianotti, CERN Director-General, a testimonianza dell’interesse e del sostegno della comunità scientifica europea per il progetto, che mira alla realizzazione del collider di 3.9 km di circonferenza per lo studio delle proprietà e della dinamica di quark e gluoni.

Maggiori dettagli sull’evento possono essere trovati ai due link qui di seguito:

- link 1

- link 2

 

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L'esperimento VIP ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso sfida la teoria di Penrose

L'esperimento VIP ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso sfida la teoria di Penrose

 

Un nuovo record nello studio del modello di collasso della funzione d'onda indotto dalla gravità, proposto da Lajos Diósi e Roger Penrose (modello DP) per risolvere il famoso problema della misura, è stato ottenuto con una ricerca sperimentale nell'ambito della collaborazione VIP, che ha come Spokesperson Catalina Curceanu e come responsabile INFN Kristian Piscicchia.

L’esperimento è incentrato sulla misura dell’emissione di una caratteristica radiazione spontanea prevista nell'ambito di questo modello. La misura è stata effettuata presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso utilizzando un rivelatore di Germanio ultra-puro. I risultati sono stati appena pubblicati in Nature Physics nell'articolo "Underground test of gravity-related wave function collapse", la sensibilità dell’esperimento è stata per la prima volta tale da scartare il modello DP, quantomeno nella sua versione attuale. Il limite superiore misurato per il rate di radiazione spontanea e' ordini di grandezza piu' piccolo rispetto a quanto previsto dal modello.

Il gruppo collabora già con esperti teorici del settore (tra cui gli stessi Penrose e Diósi) alla ricerca di un nuovo modello di “gravity-related collapse”, ed è già impegnato nel design e realizzazione di un esperimento più sensibile ancora, in grado di testare modelli di collasso ancora più sfuggenti.

Il risultato pubblicato in Nature Physics ha ottenuto un'ampia diffusione pubblica:

- link 1

- link 2

- link 3

- link 4

 vip small

Still from interactive video installation, courtesy of camerAnebbia

 

 

Science3IP ‐ il viaggio della Scienza verso il mondo del Terzo Settore, le Istituzioni e la Politica

Science3IP ‐ il viaggio della Scienza verso il mondo del Terzo Settore, le Istituzioni e la Politica

 

Science3IP ‐ il viaggio della Scienza attraverso il mondo del Terzo Settore, le Istituzioni e la Politica, è un programma innovativo di promozione e diffusione della cultura scientifica in grado di coinvolgere direttamente le istituzioni politiche regionali, in particolare deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ed oltre 60 enti del Terzo Settore in Sicilia stabilendo per la prima volta un contatto diretto tra il mondo della Ricerca, il Terzo Settore ed il mondo Politico‐Istituzionale regionale.
Il progetto ‐ sebbene non vincitore della call “Physics Involving People” ‐ è stato ritenuto meritevole di essere finanziato con fondi extra in quanto è stato considerato innovativo negli obiettivi e nel coinvolgimento del target.

Maggiori dettagli a questo link.

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Nelle foto, alcuni momenti dei workshop di co-progettazione organizzati presso Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, tra associazioni e deputati regionali, sui temi dell’Agricoltura di Qualità, del Welfare, dell’Accoglienza.

 

 

 

 

Installato il primo cluster triplo di GALILEO

Installato il primo cluster triplo di GALILEO

 

Nel corso della settimana del 27 luglio è stato montato il primo cluster triplo di GALILEO con il suo schermo anti-Compton. Il rivelatore è composto da tre cristalli di germanio iperpuro montati all’interno di un unico criostato appositamente sviluppato per GALILEO. L'installazione degli altri rivelatori tripli è prevista per l'autunno 2020 e permetterà di raddoppiare l'efficienza di rivelazione dello spettrometro per raggi gamma. Durante l'estate saranno eseguiti i primi test dell'elettronica digitale. Particolare attenzione sarà data alla risoluzione in energia, al timing e alla loro stabilità al fine di validare le prestazioni del primo cluster triplo di GALILEO ed essere pronti per la campagna di fisica prevista in autunno.

 

 

GALILEO TripleCluster

Primo cluster triplo di GALILEO installato nella sala sperimentale II del complesso di acceleratori Tandem-ALPI-PIAVE dei LNL.

 

 

 

 

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