Contributo italiano al trigger ed al sistema di acquisizione dati di Atlas
by Enrico Pasqualucci, rewied by Andrea Negri
Il contributo italiano al trigger ed al sistema di acquisizione dati di Atlas è strettamente connesso ad alcune delle attività di costruzione legate al rivelatore nelle quali i gruppi italiani hanno fortemente contribuito. Questo contributo, cominciato già nella fase di progettazione del sistema, si è sviluppato attraverso la forte partecipazione ai test dei rivelatori su fascio, è continuato in tutta la fase di montaggio e messa in opera dell’esperimento ed è proseguito con il mantenimento del sistema durante la fase di presa dati durante il primo run di LHC.
L’intero trigger di primo livello (L1) dei muoni nella parte cilindrica dell’esperimento è stato progettato e realizzato da gruppi italiani, che ne hanno la responsabilità. Il sistema comprende sia la parte di estrazione dei segnali generati dal rivelatore RPC, anch’esso di concezione e realizzazione italiana, sia la parte di elaborazione e generazione del segnale di trigger – effettuata da circuiti elettronici situati direttamente sulla parte di rivelatore interessata – e la sua trasmissione al processore di trigger centrale. Fino all’arrivo di un trigger, i dati vengono conservati all’interno dell’elettronica sul rivelatore. In seguito alla generazione del trigger, questi vengono trasmessi e concentrati in moduli detti “Read-Out Drivers” che provvedono a trasmetterli verso il sistema di acquisizione dati e di trigger di alto livello. Anche questa parte è stata progettata e realizzata dalla collaborazione italiana.
Il contributo ai trigger di alto livello (HLT), che si basano sulla elaborazione dei dati raccolti in grandi “farm” di elaboratori elettronici, riguarda sia la parte infrastrutturale (con la partecipazione alla progettazione e realizzazione del sistema integrato di trigger/acquisizione dati ed alla definizione della infrastruttura software che gestisce l’interazione tra i differenti algoritmi), sia la parte algoritmica. I gruppi italiani hanno la responsabilità di diversi algoritmi di trigger di alto livello, sia riguardo la catena che analizza eventi da muoni, sia riguardo gli algoritmi che utilizzano i dati del rivelatore centrale, in special modo i pixel, oltre alla responsabilità globale del trigger dei muoni
Attualmente, diversi fisici italiani hanno la responsabilità di coordinare diverse parti del sistema di acquisizione dati di ATLAS. In particolare, l’infrastruttura di “data flow” degli HLT è sotto la responsabilità italiana, così come l’attività di acquisizione dati per i rivelatori di muoni, per il rivelatore a pixel e per il luminometro. Inoltre lo sviluppo del monitor on-line dell’esperimento vede una larga partecipazione di gruppi italiani e lo studio della qualità dei dati del rivelatore di muoni è una responsabilità italiana.
Dopo la conclusionde del run 1 i gruppi italiani hanno contribuito alle operazioni di manutenzione del sistema di trigger e sono fortemente coinvlti nelle attività di sviluppo di ATLAS previste per le future fasi del programma di LHC. In particolare la comunità italiana è fortemente coinvolta nello sviluppo del tracciatore hardware FastTracKer (FTK) che sarà integrato nel sistema di presa dati durante il run 2. Il progetto è coordinato da un fisico italiano ed è italiana anche la coordinazione delle attività di upgrade del L1.
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