Atlas, Atlas Rivelatore, Contributo Italiano, Esperimento

Il primo rivelatore Micromegas pronto per il primo test su fascio

14 Jun , 2016   Gallery

Il primo della serie di rivelatori che costituiranno l’upgrade degli spettrometri di muoni di ATLAS è stato realizzato. Questo rivelatore specificamente realizzato per la rivelazione di muoni prodotti a piccolo angolo rispetto alla linea di fascio di LHC già è stato spedito al CERN dove si stanno effettuando test di funzionamento su fasci di particelle. Si tratta del più grande rivelatore Micromegas mai realizzato, caratterizzato da una superficie utile di quasi 2 metri quadrati. In una camera ci sono 4 distinte regioni attive, ognuna delle quali fornisce la misura della posizione delle particelle che lo attraversano, con una precisione di circa un decimo di millimetro. Presto inizierà la produzione in serie che prevede la realizzazione di 32 camere in meno di due anni. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione in ambito INFN dei gruppi ATLAS presenti nei Laboratori Nazionali di Frascati e nelle sedi di Cosenza, Lecce, Napoli, Pavia, Roma 1 e Roma Tre. Va sottolineato che, insieme al lavoro dei fisici, è stato fondamentale il contributo di progettisti e di tecnici meccanici ed elettronici. Il coinvolgimento delle industrie italiane è particolarmente importante in questo progetto. In particolare, la parte più delicata di questo rivelatore (i circuiti stampati di grandi dimensioni) è stata realizzata dalla ELTOS di Arezzo seguendo un disegno sviluppato in collaborazione con il CERN.

(English version)

The first chamber of the upgrade of the ATLAS muon pectrometer at low angle has been built. The detector has been shipped at CERN and now it is taking data in the H8 test beam area. It is the largest Micromegas detector ever buit and has an active area of about of 2 m2. The chamber is made by four independent active layers allowing the reconstruction of the charged particle trajectory with an accuracy of about 100 μm per layer. The series production will start soon and 32 chambers of this type will be built in less than 2 years. This achievement is the result of the INFN collaboration made of the Laboratori Nazionali di Frascati and of the sites of Pavia, Roma 1, Roma Tre, Napoli, Lecce and Cosenza. It is important to stress the fundamental contribution of engineer and of technicians. The role of Italian industry has been particularly relevant. In particular, the most delicate part of the detector (the large size PCB’s) has been made by ELTOS (Arezzo) following the CERN-INFN design.

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