I commenti dei ragazzi di Cagliari 


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Il sole è spuntato da dietro le nuvole da pochi minuti sono le 10:04 e l’aria inizia a riscaldarsi. Il mare calmo rende la nostra navigazione piacevole (tolti alcuni momentidi mal di mare) ma il vento non è sufficiente a far gonfiare le vele e perciò la quiete del mare è spezzata dal rumore del motore. L’equipaggio dell’Adriatica è simpatico e accogliente. Siamo salpati stamattina presto, abbiamo visto l’alba e ora siamo riuniti per parlare del più e del meno. Mare, fisica, calcio... Sono molto contento di poter partecipare a questa esperienza che unisce la fisica e il mare, di cui io sono appassionato. Non pensavo infatti che fosse possibile, e solo ora mi rendo conto che fisica vuol dire veramente natura. Ringrazio quindi l’INFN, l’Adriatica, tutti i professori che ci hanno accompagnato perchè ci hanno dato questa bellissima opportunità.
Simone Frau (Liceo Alberti)
 
Non avevo mai dormito su una barca a vela... Le onde ti cullano e ti addormenti in modo magnifico... Perciò la sveglia alle 4 non è stata traumatica anche se la pioggia e il cielo coperto hanno spento un pò gli entusiasimi di tutti. Tuttavia ora le nuvole si sono allontanate ed è meraviglioso vedere nell’acqua i riflessi del sole che si infrangono nel mare di un blu indescrivibile. A tutto ciò fa sfondo l’unico paesaggio sardo spennellato di macchia mediterranea. Stare su Adriatica con cappellino e maglietta della “fisica in barca” non penso mi ricapiterà e per questo cerco di assaporare al meglio ogni minuto, con il viso rivolto verso l’orizzonte e il vento (apparente) che piacevolmente mi scompiglia i capelli. Rivolgo un grazie a tutti: all’equipaggio, all’INFN, ai miei professori, che mi hanno permesso di partire ma anche al mio mare di Sardegna per offrirmi questo spettacolo. (Stranamente non ho sofferto il mal di mare forse grazie anche alla colazione leggera ed equilibrata per cui non ho avuto dubbi: pane e nutella!). Ovviamente il ringraziamento più grande è verso le nostra passioni: siamo stati motivati al massimo e per questo motivo abbiamo superato la selezione. Confido che con la stessa volontà d’animo riusciremo a configurare come reali le nostre passioni, inerenti o meno al mondo della fisica, contro un mondo intero che ci ripete in continuazione che è inutile studiare ciò che più ti piace...
Martina Cocco (Liceo Mariano IV Oristano)
 
7.6.2011 h 13.05. Siamo alle coordinate 39°53’N, 9°44’E, in rotta per una prua di 030° ed un totale di circa 9 ore di navigazione. La rotta è stata modificata, infatti la destinazione finale è Siniscola. L’assenza di vento è piuttosto fastidiosa, tutta la navigazione è stata effettuata con il motore, ed un piccolo aiuto della randa per contrastare il rollio. Nonostante una pioggia mattutina ora il tempo è piuttosto stabile. h.21.55. La navigazione è terminata, ora l’Adriatica è ormeggiata a Siniscola. Non vi è stata la possibilità purtroppo di spiegare le vele. Nonostante ciò la navigazione è stata piacevole: vento quasi completamente assente e mare piatto. E dopo un bagno non programmato al mare, una bella cena con pizza. 8.6.2011 h 7.58 Siamo sbarcati circa tre ore fa; Adriatica proseguirà il suo viaggio verso La Spezia, mentre noi rientraimo verso Cagliari via terra. E’ stata un’esperienza unica. Lo skipper e il suo primo ufficiale sono stati molto cortesi e disponibili. Sarà un problema ora riadattare il linguaggio, dal gergo nautico a quello “terrestre”. Adesso pur con un pò di stanchezza addosso, rientriamo a casa, alla vita di tutti i giorni, ma con la differenza che abbiamo vissuto un’espereinza indimenticabile. Un ringraziamento dunque all’INFN e ad Adriatica.
Stefano Boi (Liceo Pacinotti Cagliari).
 
La giornata è iniziata prima dell’alba, abbiamo messo la sveglia alle quattro meno un quarto, è stato a dir poco traumatico. Cosi’ come è stata traumatica e folle l’idea di uscire in bermuda. Siamo partiti. Direzione Olbia. Sembra una mattinata tranquilla, ma tutto cambia nel giro di pochi minuti: inizia a piovere. Ecco, per piovere non si intende due goccioline che ti carezzano il viso, ma piuttosto una doccia nell’autolavaggio. Tutti sotto, non è possibile stare fuori. In tutto siamo dodici: sette alunni, due docenti un ricercatore e i due skipper, Mattia e Carlotta. Non resta altra scelta che tornare a dormire. Sono in cabina con Gabriele e Simone e tutti e tre riusciamo a cadere in un sonno profondo. Il rumore del motore è rimasto sempre in sottofondo, senza mai spegnersi. Nonostante ciò siamo comunque riusciti a dormire. Ci siamo risvegliati alle sette e mezzo, è stato proprio il momento in cui ho iniziato a soffrire il mal di mare. Così ho scelto di fare avanti e indietro dal pozzetto al letto fino all’ora di pranzo. E’ stata l’unica soluzione che mi ha aiutato a riprendermi. A pranzo eravamo tutti riuniti intorno al tavolo fuori. Subito dopo non ho più sofferto ed ho iniziato ad apprezzare il panorama, stavamo costeggiando Cala Gonone. Nel pomeriggio abbiamo anche trovato il tempo di un pisolino pomeridiano. Alle cinque e mezzo ci siamo alzati ed eravamo vicini alla nostra nuova meta, Siniscola. Niente più Olbia, ci fermiamo a Siniscola e l’indomani si prende il pullman per Cagliari alle cinque e quarantotto. All’arrivo a Siniscola siamo andati alla Caletta dove abbiamo fatto il bagno che profumava tanto di estete. Ora dopo la doccia siamo tutti in pizzeria per concludere al meglio la giornata.
Andrea Turno (Liceo Siotto).